
CHE DAZIO CHE FA – NELLA GUERRA COMMERCIALE TRA AMERICA E EUROPA REGNA ANCORA L’INCERTEZZA: TRUMP USA TONI CONCILIANTI: “L’UNIONE EUROPEA ORA CI STA TRATTANDO MOLTO BENE” – MA SECONDO IL “FINANCIAL TIMES”, BRUXELLES SI RITROVERA’ CON DAZI PIÙ ELEVATI RISPETTO A QUELLI CONCORDATI DAGLI USA CON LA GRAN BRETAGNA – LA COMMISSIONE UE PUNTA A “UN'INTESA QUADRO TEMPORANEA” CHE FISSI LE “TARIFFE RECIPROCHE” AL 10% – IL “COATTO DELLA CASA BIANCA” MINACCIA DAZI DEL 50% SULLE IMPORTAZIONI DI RAME E DEL 200% SUI PRODOTTI FARMACEUTICI…
FT, DA INTESA CON TRUMP DAZI ALL'UE PIÙ ALTI RISPETTO A GB
DONALD TRUMP URSULA VON DER LEYEN
(ANSA) - PECHINO, 09 LUG - L'accordo sul commercio con il presidente americano Donald Trump lascerà l'Unione europea con dazi più elevati rispetto a quelli concordati dagli Stati Uniti con la Gran Bretagna. Lo riporta il Financial Times, secondo cui Bruxelles è pronta a siglare "un'intesa quadro temporanea" che fissi le "tariffe reciproche" al 10%, mentre i colloqui sul corposo dossier sono destinati a proseguire.
L'Ue, per altro verso osserva il quotidiano della City, "non si aspetta di ottenere lo stesso accesso al mercato americano dell'acciaio, delle automobili e di altri prodotti britannici soggetti a dazi settoriali".
'TRUMP HA POSTICIPATO DAZI RECIPROCI SU RICHIESTA DI BESSENT'
(ANSA) - NEW YORK, 08 LUG - Donald Trump ha posticipato l'entrata in vigore dei dazi reciproci al primo agosto dopo che i suoi consiglieri, incluso il segretario al Tesoro americano Scott Bessent, gli hanno fatto notare che avrebbero potuto ottenere più accordi commerciali con maggiore tempo a disposizione.
Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali il pressing dei consiglieri del presidente Usa era legato ai progressi che stavano facendo nelle trattative con l'India e l'Ue all'avvicinarsi della scadenza del 9 luglio.
LA CASA BIANCA: PRONTI I DAZI PER LA UE I PIANI E LE CONTROMOSSE DI BRUXELLES
Estratto dell’articolo di Francesca Basso per il “Corriere della Sera”
donald trump e ursula von der leyen dopo il bilaterale al g7 in canada
Regna l’incertezza. Oggi sarebbe scaduta la tregua tra Unione europea e Stati Uniti nella guerra commerciale scatenata dal presidente Donald Trump: ora l’ha prorogata fino al primo agosto. Tuttavia l’accordo con Bruxelles potrebbe arrivare prima.
Trump ha detto ieri, durante una riunione di gabinetto, che entro 2 giorni invierà all’Unione europea una lettera che indicherà l’aliquota dei dazi da pagare a partire dal primo agosto, precisando che dal suo punto di vista «una lettera significa un accordo».
Ma sempre ieri Trump ha annunciato a breve dazi del 50% sulle importazioni di rame e ha minacciato dazi del 200% sui prodotti farmaceutici dopo un periodo di transizione che potrebbe durare più di un anno. Senza specificare la provenienza di quei prodotti.
DONALD TRUMP MOSTRA LA TABELLA CON I NUOVI DAZI
Dunque, si delinea sempre più un accordo di principio per un dazio base (l’Ue spera a questo punto un’aliquota del 10% come nell’intesa con la Gran Bretagna), cui seguiranno i dettagli. In questo modo però i dazi già in vigore del 25% sulle auto e del 50% su acciaio e alluminio resterebbero in vigore mentre l’Unione punta ad abbatterli.
Il presidente Usa ha sottolineato di essere ancora in contatto con i negoziatori europei e che «l’Ue ora ci sta trattando molto bene». Gli ha fatto eco il segretario al Commercio Usa, Howard Lutnick, che in un’intervista alla Cnbc ha detto che dall’Unione sono arrivate «offerte reali» sui dazi che ora sono «sulla scrivania» del presidente Trump, a cui spetta la decisione finale. [...]
Maros Sefcovic - foto lapresse
Ormai è chiaro che l’accordo offerto da Washington a Bruxelles sarà «asimmetrico», lontano dall’intesa «reciprocamente vantaggiosa» perseguita fin dall’inizio dall’Unione europea. Un tira e molla che sta facendo spazientire i Ventisette, anche i più cauti come la Germania.
[...] il commissario al Commercio Maroš Šefcovic [...] in plenaria aveva detto che «dobbiamo essere preparati per tutti gli esiti ed essere pronti a riequilibrare se necessario».
donald trump e la guerra dei dazi
Ma come reagire a Trump in caso di accordo iniquo (ed è quello che si prospetta) resta il punto debole dell’Unione, che ha approvato e sospeso fino al 14 luglio contromisure su 21 miliardi di prodotti Usa in risposta ai dazi americani su acciaio e alluminio, cui si aggiunge un elenco di prodotti americani per 95 miliardi di euro finalizzato ma non approvato, da usare all’occorrenza in risposta ai dazi «reciproci» imposti da Washington il 2 aprile scorso sul 70% delle esportazioni Ue verso gli Stati Uniti .
I negoziati procedono. Secondo Bloomberg , la Commissione sta trattando per ottenere già nell’accordo di principio l’esenzione di alcuni dazi per gli aerei commerciali «con un potenziale vantaggio per Airbus» ed eccezioni per alcune case automobilistiche con stabilimenti negli Stati Uniti.
DONALD TRUMP VS URSULA VON DER LEYEN - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK
Questo avvantaggerebbe soprattutto le case tedesche, come Bmw e Mercedes-Benz, ma escluderebbe «produttori come la Ferrari». Anche il settore degli alcolici potrebbe essere risparmiato. Resta da vedere, però, se gli Stati Uniti accetteranno le proposte.