DE GREGORIO, DOPO LA PAURA SCONGIURATA DEL GABBIO, VUOTERÀ IL SACCO IN UN LIBRO - I CONSUMATORI SCENDONO IN CAMPO - RENZI ADORATO OVUNQUA MA NON A CASA SUA - AMATO CHIUDE LA QUESTIONE SUI FINANZIAMENTI AI PARTITI - PASSERA DIFENDE PAOLO ROMANI - ALITALIA TAGLIA IL CARBURANTE: GLI AEREI COSTRETTI AD ATTERRAGGI D’EMERGENZA - IL BANANA SOSTITUISCE IL FIDO SPINELLI PER MARIAROSARIA ROSSI - NIENTE PIÙ RAI IN SICILIA…

A cura di Gianluca Di Feo e Primo Di Nicola per "l'Espresso"

1 - LIBRI IN ARRIVO, PAROLA DI DE GREGORIO...
Ce ne sarà per tutti. Parola di Sergio De Gregorio. Il senatore del Pdl, salvato dall'arresto il mese scorso dai colleghi di palazzo Madama, sta scrivendo un libro. Vuole, spiega agli amici, ristabilire la verità sulla sua persona, «per cancellare quell'immagine di ladruncolo
che stanno tentando di cucirmi addosso». Per questo si appresta a scrivere delicati capitoli sulle «importanti vicende» che, come presidente della commissione Difesa nella scorsa legislatura, ma non solo, ha vissuto in prima persona.

A cominciare dai rapporti con Silvio Berlusconi, le manovre per far cadere Prodi che nel 2006 lo videro in prima fila nel tentare di reclutare senatori dal centrosinistra. Altre sorprese riguarderebbero i suoi rapporti con gli americani e la Cia, con qualche incursione anche sulle faccende dei servizi segreti italiani e su alcune delicate operazione che li hanno visti impegnati nelle aree calde del Medio Oriente. P.D.N.

2 - CONSUMATORI ALLA RISCOSSA: ROSARIO ELETTORALE
Le associazioni dei consumatori ci stanno pensando seriamente, incoraggiate da sondaggi e focus: entrare in Parlamento con liste proprie. Il più convinto di tutti appare Rosario Trefiletti, presidente della Federconsumatori, che ha ordinato a una importante società di sondaggi di saggiare la forza di una lista autonoma nella quale siano presenti gli esponenti del variegato mondo delle organizzazioni dei consumatori.

La risposta è considerata eccellente: una lista di quel tipo supererebbe agevolmente il 4 per cento, la soglia di sbarramento per entrare alla Camera. E non sarebbe nemmeno l'unica opzione sul tappeto per entrare in forze in Parlamento. Almeno altre due le scelte possibili: le liste di Grillo o quelle dell'Idv. La quarta via potrebbe essere il PD, se decidesse quali alleanze stringere per le ormai prossime elezioni. E.M.

3 - RENZI NON SFONDA IN CASA...
Nella Toscana rossa e bersaniana, il sindaco di Firenze Matteo Renzi sta spopolando alle feste del Pd. A Prato addirittura c'erano più di mille persone. «Neppure quando viene D'Alema c'è tanta gente», sostengono al Pd pratese. Successo anche a Livorno, dove nel 1921 è stato fondato il Pci, e nelle altre feste del Pd. «Un Renzi trattato spesso da rockstar con molti militanti che gli hanno chiesto l'autografo», gongola felice David Ermini, presidente del Consiglio provinciale di Firenze, che sta accompagnando Renzi negli incontri in vista delle primarie, in Toscana e in Italia. «Unico neo il mancato invito del Pd di Pontassieve, il paese alle porte di Firenze, dove Renzi vive con la moglie Agnese e i tre figli», spiega Ermini. Proprio vero: nessuno è profeta in patria. Neanche il Rottamatore. M.La.

4 - FINANZIAMENTI AI PARTITI, AMATO CHIUDE I CONTI...
Missione compiuta: l'ex presidente del Consiglio e superconsulente del governo dei tecnici, Giuliano Amato, ha consegnato il richiesto rapporto su come riformare il contestato meccanismo di finanziamento dei partiti politici. Lo ha fatto nelle mani dello stesso presidente del Consiglio, Mario Monti. Il succo del rapporto Amato è semplice: nella sua ossatura, la riforma del finanziamento dei partiti appena varata dal Parlamento può andare. E anche per il volume degli stanziamenti previsti sarebbe in linea con gli standard dei paesi europei più importanti.

Tutto bene, quindi? Fino ad un certo punto. Il "dottor Sottile" qualche appunto l'ha fatto: in primo luogo c'è la questione dei controlli sui bilanci dei partiti. Il controllo, ha spiegato, deve sempre essere fatto dalla Corte dei Conti. Secondo, per evitare altri casi Lusi, sarebbe meglio che i soldi a disposizione dei partiti rimanessero sempre in un conto aperto presso la tesoreria dello Stato, cioè Bankitalia. Non dovrebbero essere trasferiti in conti gestiti dai tesorieri dei partiti: ogni volta che il partito avesse bisogno di quei finanziamenti, chi di dovere dovrebbe chiedere il relativo trasferimento dal conto Bankitalia. Un modo sicuro per evitare le malversazioni degli ultimi anni. R.R.

5 - CONTE ELETTRICO...
Tensione crescente in Parlamento tra maggioranza ed esecutivo sulle materie economiche. Il più recente casus belli si è registrato in occasione dell'approvazione del decreto Sviluppo. Alcuni deputati riferiscono di avere sentito il presidente della Commissione Finanze, Gianfranco Conte (Pdl), usare parole di critica inusitate verso la «confusione» e il «mancato coordinamento» tra i vari ministeri interessati al provvedimento. Conte si è anche lamentato per il fatto che alcune modifiche pretese a tutti i costi dal governo, prima ancora di arrivare in Commissione erano state annunciate ai giornali da esponenti di primo piano dello stesso esecutivo. M.A.

6 - EUROPA CHIAMA ITALIA, PARLAMENTO IN CIFRE...
Aumenta il peso di Bruxelles nelle scelte politiche dei singoli Stati dell'Unione. Con i parlamenti sempre più impegnati ad esaminare atti riguardanti l'Ue. Ecco, da inizio legislatura, gli atti di interesse comunitario esaminati dal Parlamento italiano.

7 - GASBARRA NON DICHIARA...
Appena sei mesi fa invocava «un partito trasparente», in cui fosse rendicontata fino alla più piccola spesa. Naturalmente perché la politica deve essere una casa di vetro. Enrico Gasbarra, segretario del Pd Lazio, pare però non applicare a se stesso la logica tanto invocata, dal momento che è uno dei pochi big del Nazareno che ancora non hanno acconsentito a pubblicare sul sito della Camera la propria dichiarazione patrimoniale.
L'ex presidente della Provincia di Roma è comunque in buona compagnia: insieme a lui resistono anche i colleghi Livia Turco e Beppe Fioroni. P. Fa.

8 - ROMANI L'AFGANO...
Provocando grandi malumori tra i democratici, il ministro per lo Sviluppo Corrado Passera difende Paolo Romani, suo predecessore al ministero di via Veneto, inventore dello show tv hot "Colpo Grosso" e fedelissimo di Silvio Berlusconi, che l'ex banchiere ha nominato proprio rappresentante personale per l'Afghanistan e l'Iraq. «Da ministro dello Sviluppo economico ha maturato una specifica competenza in materia in quanto ha seguito con il precedente governo lo sviluppo dell'aeroporto, polo logistico di Herat e, pertanto, si è recato ad Herat dal 13 al 17 dicembre 2011 proprio per presentare il business plan di tale progetto alle autorità locali», ha detto Passera rispondendo ad una polemica interpellanza in Senato. Passera ha precisato che l'incarico di Romani «è gratuito»: avrà diritto solo al rimborso delle spese di missione. B.C.

9 - CARI PILOTI, OCCHIO AL CARBURANTE...
Il caro carburante non solo fa scioperare i benzinai. Costringe gli aerei Alitalia ad atterrare in emergenza. È successo per la seconda volta in un anno in Sicilia, quando un volo proveniente da Bologna a corto di carburante ha chiesto la priorità d'atterraggio a Punta Raisi, Palermo. È la conseguenza, dicono i lavoratori del settore, delle direttive inoltrate dalla compagnia stessa ai piloti.

Questo inverno era infatti circolata la richiesta informale ai comandanti di fornire rapporti dettagliati sul perché decidessero di caricare un certo quantitativo di carburante in surplus (magari per condizioni meteo avverse), con la possibilità di essere identificati come "spendaccioni", mentre è di giugno una circolare riservata che conferma l'attivazione di «un nuovo sistema di incentivazione legato ai risultati delle azioni di contenimento dei consumi» che vede appunto coinvolti 2 mila dipendenti, tra piloti, manutentori e addetti all'operatività dei voli. Per Alitalia la questione è decisiva visto che la spesa per il carburante «rappresenta la prima voce di costo», si legge nella circolare, e l'intenzione è di risparmiare 18 milioni di euro entro fine anno. A.B.

10 - PER BERLUSCONI BASTA SPINELLI...
Cambio nello staff ristretto del Cavaliere e ulteriore ascesa della deputata-assistente Mariarosaria Rossi. Esce in parte di scena il mitico ragionier Spinelli. Settantuno anni, milanese, Giuseppe Spinelli è colui che tiene il portafogli di Silvio Berlusconi. In pratica, l'uomo che gestisce il patrimonio personale dell'ex premier. È stato coinvolto nell'inchiesta e poi nel processo Ruby perché era a lui che si rivolgevano le ragazze ospiti delle cene roventi del premier quando reclamavano un po' di soldi.

Spinelli, che è rimasto molto scottato dalla vicenda giudiziaria, ha chiesto di essere destinato ad altro incarico. Così, a ereditare i suoi compiti è stata chiamata proprio la Rossi, l'avvenente deputata sempre più nelle grazie del Cavaliere. Berlusconi si fida di lei che, essendo parlamentare, ha oltretutto maggiori tutele a fronte di futuri e sempre possibili assalti dei magistrati interessati alla gestione delle sue risorse finanziarie private. V.D.

11 - SWITCH OFF ALLA SICILIANA...
Sono almeno 12 mila i cittadini che rimarranno orfani di mamma Rai per settimane o forse mesi. Succede all'Addaura, borgata marinara di Palermo nei pressi di Mondello, dove i canali pubblici sono praticamente invisibili. A poche settimane dallo switch off in Sicilia, ultima regione a passare al digitale, per posizionare il necessario dispositivo in grado di consentire la trasmissione con il nuovo sistema, i tecnici di Rai Way si sono presentati all'hotel Splendid La Torre sul cui tetto è posizionato il ripetitore.

Ma il gestore ha impedito l'operazione pretendendo un indennizzo per il disagio che l'antenna recherebbe alla sua attività. Il Comune per ora prova a mediare tra l'hotel e la Rai, che sta comunque cercando un nuovo sito per il marchingengo. Nel frattempo, Federconsumatori sta valutando la possibilità di avviare una class action per il disservizio. A.B.

12 - BANCHIERI CON POCO CREDITO...
Ore da brivido in tempi di crisi nera. È capitato ad Atene. Una delegazione della Banca d'Italia inviata nella capitale greca per collaborare con i tecnici della Troika (Commissione europea, Bce e Fmi), arrivata in aeroporto si è sentita dire dalla guida: «Non dite in giro che lavorate con la Bce altrimenti i greci vi fanno lo scalpo». Davvero tempi duri per i signori del credito. R. A.

13 - QUEL FEDE È UNA BUFALA...
Il re della mozzarella di bufala, Giuseppe Mandara, arrestato una settimana fa dalla Dia di Napoli per associazione mafiosa, sarebbe stato truffato da Emilio Fede. A raccontarlo agli inquirenti è stato Augusto La Torre, l'ex boss di Mondragone, oggi pentito. La Torre ha svelato molti retroscena che hanno portato all'arresto dell'imprenditore. A cominciare dall'intervento finanziario della camorra, 700 milioni di lire, proprio quando Mandara era sull'orlo del fallimento.

«Non era in grado di ripianare i suoi debiti ed era anche un giocatore di carte», ha raccontato il boss agli inquirenti: «Fu persino truffato da Emilio Fede e altri suoi soci, tanto che io stesso andai a Roma per minacciare due persone che erano d'accordo con Fede nella truffa. Mi recai personalmente lì per ricevere indietro gli assegni del Mandara». Sul fatto specifico non ci sono agli atti riscontri ed è bene ricordare che La Torre, pur essendo un collaboratore di giustizia, è ancora in carcere. C.P.

 

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