SI STA COME / D’AUTUNNO / SUGLI ALBERI / LE FOGLIE. / E FRATTINI / S’INFRATTA CON TUTTE / LE SUE VOGLIE - IN QUESTO SCORCIO DI NOVEMBRE ALLUVIONATO, QUANDO CROLLANO GLI ARGINI DEI FIUMI E QUELLI DELLA DECENZA POLITICA, È FATALE CHE IL DECLINO DI BERLUSCONI LASCI SUL TERRENO POZZE DI SANGUE E CUMULI DI CADAVERI. MA ANCHE SOPRAVVISSUTI SOPRAVVIVENTI SOPRAVVALUTATI. L’EROE EPONIMO DI QUESTA MODESTA SAGA È INDUBBIAMENTE FRANCO FRATTINI…

Si sta come / d'autunno / sugli alberi / le foglie. / E Frattini / s'infratta con tutte / le sue voglie.

Luigi Manconi per "Il Foglio"

In questo scorcio di novembre alluvionato, quando crollano gli argini dei fiumi e quelli della decenza politica, è fatale che il declino di Silvio Berlusconi lasci sul terreno pozze di sangue e cumuli di cadaveri. Ma anche sopravvissuti sopravviventi sopravvalutati. L'eroe eponimo di questa modesta saga è indubbiamente Franco Frattini. Se la definizione di "partito di plastica" per la formazione creata da Berlusconi è stata, per certi versi, ingenerosa e incapace di qualificare una materia composita, fatta anche di carne e nervi, per Frattini quella formula è fin troppo lusinghiera.

Plastica? Bachelite piuttosto o polietilene a bassa densità. Giancarlo Perna sul Giornale è stato lesto a ostracizzarlo, ma col ricorso a una categoria (tradimento) totalmente fuori luogo. Non a caso la sindrome del tradimento colpisce e "ammala" il tradito, non chi tradisce. Dunque simili categorie (opportunismo, intelligenza col nemico, diserzione...) segnalano la patologica insicurezza dei fedelissimi assediati nel bunker, piuttosto che il funambolismo senza princìpi dell'ex ministro degli Esteri e i tratti profondi del suo carattere. (Oddio, definire profondo qualcosa che abbia a che fare con Frattini è già ardimentoso).

Con lui non ho mai avuto alcun rapporto diretto, se non quando accompagnai Susanna Agnelli nel suo studio, nel 2003, per discutere di una norma in materia di cooperazione internazionale. Il suo comportamento, tanto superficiale da risultare offensivo, nei confronti di quella che, tra l'altro, era stata ministro degli Esteri, mi lasciò assai perplesso. E quella sensazione non mi ha più abbandonato, venendo potentemente rafforzata dalla sequela di gaffe commesse nell'esercizio del suo ruolo di ministro e da quella che resta la sua più ineffabile performance.

Seduto nello studio televisivo di "Porta a Porta", dopo aver appreso in diretta dell'assassinio in Iraq di Fabrizio Quattrocchi, Frattini indugiò ancora, conversando con gli altri ospiti fino a quando il buon senso del conduttore lo indusse, finalmente, a togliere il disturbo per assumere (così sperammo) le decisioni del caso. A parte altri comportamenti ancora più goffi (memorabile quello in occasione dell'operazione militare israeliana "Piombo fuso"), tutto il resto è noia.

Ma quella noia imbronciata di chi sembra non conoscere, o non percepire, la tragedia del mondo. Figuriamoci la tragedia di un sistema, quello berlusconiano, che sembra putrefarsi più che crollare. Il Giornale, tutto ciò, non vuole vederlo: e così precipita nella spirale della rappresaglia. Con lo stesso paradigma cui ricorre l'opposta e speculare fazione dello schieramento politico, quella che si vorrebbe di sinistra. Se in quest'ultima area il motto "il puro più puro che epura l'impuro" vede un crescendo parossistico che, via via, individua come nemico il più prossimo - in quanto arrendevole verso il Male - la stessa dinamica percorre la fazione opposta.

Da una parte, quindi, la scansione giustizialista passa attraverso i nomi di Sonia Alfano che epura Oliviero Beha che epura Marco Travaglio che epura Paolo Flores d'Arcais che epura Michele Santoro che epura Antonio Di Pietro che epura Elio Veltri che epura Luigi De Magistris che epura Beppe Grillo che epura Kriminal...

Dall'altra parte la sequenza vede Giancarlo Perna che epura Magdi Cristiano Allam che epura Sandro Bondi che epura Mariastella Gelmini che epura Giorgio Stracquadanio che epura Denis Verdini che epura Angelino Alfano che epura Daniela Santanchè che epura il cuoco Michele Persechini...

In entrambe le fazioni prevale lo stesso meccanismo, che nulla ha a che fare col moralismo. E' piuttosto il suo esatto contrario. Quella pulsione micidiale a stigmatizzare l'altrui debolezza, e a rintracciarla nel "più vicino", nasce da una profonda amoralità. Perché in questo consiste propriamente l'amoralità: nel fatto di ritenere la Morale come un presupposto dato, fisso e indivisibile, del quale si può essere solo pienamente e integralmente titolari e custodi. La Morale diventa, dunque, una identità (io sono morale e, dunque, sono la morale) e non - come è - un indicatore, un parametro, un codice.

Di conseguenza, dalla Morale, in qualunque entità la si identifichi - le virtù civili, per la sinistra, o la leadership carismatica berlusconiana, per la destra - non ci si può discostare in questa o in quella circostanza; non la si può violare per questo o quel motivo; non la si può infrangere con una piccola o media o grande lesione. La si può solo tradire.

Una simile concezione è esattamente opposta a quella di origine liberale, oggi coltivata dai Radicali: mai è immorale una persona. E' non morale, nel caso, quell'atto o quella violazione della norma o della regola, commessi in quella occasione e limitatamente a quella circostanza.

Americanizzazione. Fino a due decenni fa, in Italia, il dito medio rappresentava la più superflua tra le dita della mano. Oggi che perfino Roberto Formigoni (di Lecco) lo esibisce in quel senso lì, possiamo dire che l'Italia è finalmente assimilabile alla Grande Democrazia Americana.

 

LUIGI MANCONIFRANCO FRATTINI Franco Frattini Franco Frattini DANIELA SANTANCHE Mariastella Gelmini dal Corriere ROBERTO FORMIGONI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…