
DIES IRAN! LA GUIDA SUPREMA ALI KHAMENEI SPEDISCE UN MISSILE A TRUMP: “NON CREDO CHE I COLLOQUI SUL NUCLEARE CON GLI USA AVRANNO SUCCESSO. DIRE ‘NON PERMETTEREMO ALL'IRAN DI ARRICCHIRE L'URANIO’ È ASSURDO. DEVONO SMETTERE DI PRONUNCIARE SCIOCCHEZZE. NON ASPETTIAMO IL PERMESSO DI NESSUNO, PORTIAMO AVANTI LE NOSTRE POLITICHE” - E LA FOLLA ADULANTE ESPLODE IN UN FRAGOROSO “MORTE ALL'AMERICA” – IL MALUMORE DEI TURBANTI ATOMICI DI TEHERAN PER LE PAROLE DELL’INVIATO DI TRUMP, STEVE WITKOFF
Greta Privitera per corriere.it - Estratti
A cerimonia conclusa, Ali Khamenei alza la mano per «consacrare» la folla adulante che esplode in un fragoroso «morte all'America, morte all'America!». Appena hanno potuto, i seguaci dell'ayatollah sono tornati ai tanto cari slogan contro il «nemico» che, da sempre, identificano la Repubblica islamica.
Sul palco dedicato alle celebrazioni del primo anniversario della morte di Ibrahim Raisi, l'ex presidente iraniano che ha perso la vita in un incidente aereo molto discusso, la Guida suprema smentisce le ultime parole se non positive almeno speranzose di Donald Trump a proposito dei negoziati sul nucleare: «Non penso che i colloqui con gli Stati Uniti avranno successo. Non sappiamo cosa accadrà».
Poi, si rivolge direttamente all'amministrazione repubblicana e alla sua delegazione guidata da Steve Witkoff: «Voglio dare un consiglio: gli americani che stanno parlando in questi negoziati indiretti dovrebbero evitare di pronunciare sciocchezze. Dire “Non permetteremo all’Iran di arricchire l’uranio” è una totale assurdità. Noi aspettiamo il permesso di nessuno, portiamo avanti le nostre politiche».
Nel suo discorso, Khamenei ha elogiato le scelte passate dell'intransigente Raisi «per aver fermamente respinto un impegno diretto con Washington. Non ha permesso al nemico di affermare che attraverso minacce, incentivi o inganni era possibile portare l'Iran al tavolo dei negoziati».
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Intanto, alcuni giornali iraniani riportano la voce di funzionari molto vicini al regime che chiedono l'anonimato: «La Repubblica islamica non ha accettato l'invito dell'Oman al quinto round di colloqui previsto a Roma venerdì prossimo, perché Steve Witkoff ha affermato che non sarà consentito alcun tipo di arricchimento».
A Teheran, le parole del negoziatore americano stanno facendo dubitare sull'utilità di ulteriori colloqui. Gli ayatollah pretendono di mantenere il diritto all'arricchimento per scopi civili, per quello che loro definiscono il «programma nucleare pacifico». Continua il funzionario: «Non vogliamo che un altro round di incontri fallisca. Senza arricchimento, non c'è intesa. Ma se l'obiettivo è non avere armi nucleari, possiamo raggiungere un accordo».
Domenica, Witkoff ha affermato in un'intervista ad Abc: «Il presidente Trump è stato molto chiaro: vuole risolvere questo conflitto diplomaticamente e attraverso il dialogo. E ha inviato tutti i segni in questa direzione. D'altro canto, abbiamo una linea rossa molto, molto chiara, ed è la questione dell'arricchimento. Non possiamo accettare nemmeno l'uno per cento della capacità di arricchimento».
E ha aggiunto: «Abbiamo presentato agli iraniani una proposta che pensiamo risolverà parte di questo problema senza mancare loro di rispetto. Ma dal nostro punto di vista, tutto inizia con un accordo che non include l'arricchimento. Non possiamo accettarlo. Perché l'arricchimento rende possibile ottenere armi».
Ali Khamenei
ali khamenei con in mano un fucile prega per nasrallah a teheran
steve witkoff foto lapresse
ALI KHAMENEI - DISCORSO CON IL FUCILE IN MANO
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