DOLORES DE PANSA PER IL GOVERNO: CHI SARA’ IL NUOVO CAPO DELLA POLIZIA?

Fabrizio De Feo per IlGiornale.it

Cercasi disperatamente nome condiviso. Il braccio di ferro sulla nomina del nuovo capo della Polizia è in corso, il dialogo è aperto, i contatti tra gli ambasciatori di Pdl e Pd sono sempre più fitti, in attesa di aprire un canale di confronto anche con il capo dello Stato.

Enrico Letta aveva provato a dettare i tempi e chiudere la partita nel Consiglio dei ministri di giovedì scorso. Ma l'ipotesi di un «blitz» è sfumata per mancanza di accordo. D'altra parte quella del capo della Polizia è sempre stata una nomina delicata, fonte di polemiche politiche e di contrasti tra forze di polizia e forze armate.

Questa volta, però, rischia di accendere un vero «derby» all'interno della strana maggioranza Pdl-Pd, anche se nel centrosinistra c'è la consapevolezza che questa volta, dopo aver messo a segno un poker tra Quirinale, presidenza del Consiglio, Camera e Senato non si potrà procedere in maniera unilaterale.

Attualmente l'incarico è ricoperto ad interim dal vicario Alessandro Marangoni. Ma il totonomine è già partito da mesi. La poltrona è nelle mire dei prefetti che provengono dal ruolo Polizia e da quelli arrivati al vertice attraverso la carriera prefettizia. Per i primi si fanno i nomi di Franco Gabrielli, l'attuale capo della Protezione civile, dello stesso Marangoni, ex questore di Milano e poi prefetto di Padova e di Alessandro Pansa.

Per i secondi, i nomi accreditati sono quelli di Giuseppe Pecoraro, di Pasquale Piscitelli, Bruno Frattasi e Giuseppe Procaccini (capo di gabinetto del ministro degli Interni prima con Maroni poi con la Cancellieri). Ma al di là delle rose c'è l'elemento politico di cui tener conto. Il Pdl, infatti, è contrario alla nomina di Gabrielli, considerato troppo vicino al centrosinistra che lo nominò già nel 2006 al vertice del Sisde dopo i trascorsi alla Digos di Roma e all'Ucigos e poi come prefetto dell'Aquila mentre oggi è a capo della Protezione civile.

Gabrielli, invece, sarebbe il preferito sia di Enrico Letta che di Dario Franceschini con i quali ha avuto anche trascorsi politici comuni (era capo dello staff di Renzo Lusetti, allora segretario dei Giovani Dc). Ma nello stesso Pd, nell'area ex Ds-dalemiana, circolerebbero dubbi sull'opportunità di procedere a una nomina di questo tipo.

Al di là delle provenienze i rumours danno realmente in corsa quattro dirigenti. Oltre a Gabrielli, Alessandro Pansa (già superpoliziotto al fianco di Manganelli negli anni delle stragi di Palermo e poi prefetto a Napoli, oggi al Viminale a capo del Dipartimento Affari interni e territoriali), Marangoni e il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro del quale è riconosciuta unanimemente la competenza e la professionalità.

I tempi del verdetto sono ancora da definire. Fonti governative del Pdl e del Pd definiscono la situazione «in stand by», anche perché spiegano «non è facile sostituire un grande uomo come Manganelli, un poliziotto di grande livello ed eccezionale dal punto di vista umano».
Sono in molti, però, a ritenere che il titolare dell'Interno Angelino Alfano possa portare la sua proposta al Consiglio dei ministri la prossima settimana, visto che il 16 maggio si celebra la festa della Polizia.

Il momento della scelta è quindi arrivato. E non è escluso che possa intrecciarsi con la nomina di un sottosegretario con delega ai Servizi. Senza dimenticare l'altra delicata partita della scelta del presidente del Copasir, il comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, su cui anche i grillini hanno avanzato pretese.

 

PREFETTO ALESSANDRO PANSAIL PREFETTO ALESSANDRO PANSAAntonio Manganelli ALESSANDRO MARANGONIPecoraro IL Prefetto GIuseppe Pecoraro AnnaMaria Cancellieri

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