giorgia meloni video primo maggio decreto lavoro tommaso longobardi

ANCHE LA “DUCETTA” HA LA SUA “BESTIA” – DIETRO AL VIDEO-SPOT DI GIORGIA MELONI SUL DECRETO LAVORO C'È LA REGIA DEL 32ENNE TOMMASO LONGOBARDI, “GURU” DELLA COMUNICAZIONE WEB DELLA PREMIER, CON UN PASSATO ALLA CASALEGGIO ASSOCIATI – PALAZZO CHIGI È STATO TRASFORMATO IN UN SET, CON LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COME ATTRICE, CHE ACCOMPAGNA LO SPETTATORE PER LE STANZE DEL POTERE, SINO ALLA SALA DOV’È RIUNITO IL CONSIGLIO DEI MINISTRI… – VIDEO

 

Estratto dell'articolo di Emanuele Lauria per www.repubblica.it

 

video di giorgia meloni sul decreto lavoro

C'è di nuovo il graffio della "Bestia" dietro lo spot del contro-Primo maggio della premier Giorgia Meloni che sta animando il dibattito sul web e nelle stanze della politica. Ove per "Bestia", termine assegnato per analogia con la struttura dell'ex guru salviniano Luca Morisi, deve intendersi la macchina della comunicazione social della presidente del Consiglio.

 

video di giorgia meloni sul decreto lavoro 2

Che, sotto la regia di Tommaso Longobardi, e la supervisione del capo ufficio stampa Mario Sechi, ha confezionato l'inedito video che vede la prima ministra "accompagnare" per le stanze di Palazzo Chigi lo spettatore, sino alla sala dove è riunito il Consiglio dei ministri che, all'arrivo della telecamera, vede tutti i suoi componenti seduti come studenti in attesa della professoressa.

 

tommaso longobardi e giorgia meloni

[…]  

 

Il set è rappresentato da marmi, affreschi, stucchi dorati, drappi pregiati e pigne. Tre pigne di colore verde, bianco e rosso che arredano la scrivania dello studio di Meloni. Quando la presidente del Consiglio si siede, suonando la campanella, fra il sottosegretario Alfredo Mantovano e un Antonio Tajani che sfoggia un sorriso impacciato, si conclude un lavoro che, secondo fonti dirette, non era stato elaborato da giorni. Ma che sarebbe frutto di un'iniziativa partorita proprio ieri (lunedì) mattina.

 

video di giorgia meloni sul decreto lavoro 3

È andata così: domenica sera, dopo l'incontro con i sindacati che si sono lamentati per una riunione del Cdm ritenuta propagandistica ("È la festa del lavoro, non del governo", aveva detto il segretario della Cgil Maurizio Landini), Meloni ha deciso di cancellare la conferenza stampa. Proprio in risposta all'accusa della "triplice" di volersi prendere la scena e per rispetto, si apprende, dei quotidiani che il due maggio non escono.

 

tommaso longobardi

[…]

 

Meloni, nelle ore precedenti il Cdm, ha proposto alla squadra social capitanata da Longobardi (32 anni e un passato nella Casaleggio associati) di fare un video per spiegare i provvedimenti in cantiere. Proprio dal confronto fra la premier e il suo giovane guru della comunicazione web è nata l'idea di questo tour filmato di tre minuti dentro il palazzo del governo.

 

L'ha girato proprio Longobardi (con lui lavorano sette persone), al fianco del fotografo ufficiale di Chigi. "Proprio un'improvvisata, una cosa cotta e mangiata", fa sapere il professionista, a confutare la tesi secondo cui il video era in gestazione da tempo. Il risultato, almeno come popolarità dell'iniziativa, è stato raggiunto.

 

video di giorgia meloni sul decreto lavoro 13

Ma tutto da dimostrare che questa soluzione sia stata meno "impattante" sul rito laico della Festa del lavoro e più rispettosa della dialettica con la stampa. Le polemiche si sono appuntate proprio su questi punti, d'altronde. Aperte, e non chiuse, dallo scampanellio con cui Giorgia Meloni in modello Cicerone "sigilla" il suo cameo da primattrice.

video di giorgia meloni sul decreto lavoro 14il video di giorgia meloni sul taglio al cuneo fiscale 9il video di giorgia meloni sul taglio al cuneo fiscale 8video di giorgia meloni sul decreto lavoro 9video di giorgia meloni sul decreto lavoro 7video di giorgia meloni sul decreto lavoro 8video di giorgia meloni sul decreto lavoro 4video di giorgia meloni sul decreto lavoro 6video di giorgia meloni sul decreto lavoro 11

 

tommaso longobardi e giorgia melonivideo di giorgia meloni sul decreto lavoro 5

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)