
È SEMPRE GOVERNO CONTRO TOGHE – IL VICEMINISTRO ALLA GIUSTIZIA, FRANCESCO PAOLO SISTO FA UNO SHAMPOO AL PROCURATORE DI NAPOLI, NICOLA GRATTERI, CHE DALLA PRIMAVERA 2026 CONDURRÀ UN PROGRAMMA SU LA7: “INOPPORTUNO, DÀ L’IDEA DI QUANTO LA NOSTRA RIFORMA SIA NECESSARIA” – RISPOSTA DEL MAGISTRATO: “DATO CHE IL SUO GOVERNO HA CAMBIATO CENTINAIA DI ARTICOLI, ORA CREI UN DIVIETO ASSOLUTO SUI MAGISTRATI IN TELEVISIONE. APRA PURE UN PROCEDIMENTO DISCIPLINARE…” - GRATTERI NON PARLERÀ DI INCHIESTE IN TV, MA DI MAFIA: LE PAROLE DI SISTO SONO LA PROVA DELL'INTOLLERANZA AL GOVERNO VERSO CHI NON SI ASSOGGETTA...
Estratto dell’articolo di Andrea Joly per www.lastampa.it
«Inopportuno che conduca in tv». «Se crede, apra pure un provvedimento disciplinare nei miei confronti». Si potrebbe riassumere così il botta e risposta tra il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto e il Procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri di oggi.
La miccia scatta durante un convegno, organizzato da Forza Italia a Torino, sulla riforma della giustizia da parte del governo. La stessa che, 24 ore prima, ha incassato il via libera da parte del Senato e si avvia, nelle speranze della maggioranza, a «chiudersi» entro fine anno.
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[…] Sisto […] non risparmia una frecciatina verso Gratteri, «colpevole» di essere inserito nei palinsesti di La7 come conduttore di un suo programma «Lezioni di mafie». Gratteri che, in serata, risponderà alle parole di Sisto con tono piccato: «Dato che il suo governo ha cambiato centinaia di articoli, ora crei un divieto assoluto sui magistrati in televisione».
[…] La stoccata di Francesco Paolo Sisto arriva da Torino, mentre è in dialogo col magistrato Edmondo Bruti Liberati sulla riforma della giustizia e il «nodo» della separazione delle carriere.
Ma quella del viceministro alla Giustizia Sisto è ben indirizzata verso Napoli, direzione Nicola Gratteri, procuratore fresco di annuncio sulla conduzione di un suo programma su La7: «Sulla separazione delle carriere, grazie al referendum che ci sarà in primavera 2026, decideranno i cittadini.
FRANCESCO PAOLO SISTO E LE SUE BUFFE SCIARPE
E credo che questo dovrebbe tranquillizzare un po’ tutti: a volte noto animi un po’ esagitati», dichiara Sisto prima di immolarsi nella frecciatina che tira in ballo il Procuratore di Napoli: «È di queste ore la notizia che un importante pubblico ministero sarà conduttore di una trasmissione come presentatore a La 7. E io per carità…», indugia prima di tirare dritto: «Però dico: è un pubblico ministero in carica, non come il dottor Bruti Liberati (seduto di fianco a lui, ndr) che fa soltanto cultura.
Oggi, lui che ricopre un ruolo importante in una procura importante, presenterà una trasmissione. Credo che questo, se l’italiano avrà la pazienza di comprendere, darà l’idea di come questa sia una riforma assolutamente necessaria».
[…] Alla fine delle 4 ore di convegno, però, tornerà su Gratteri: «Prendo atto della scelta di andare in tv da parte di un procuratore della Repubblica d’Italia in carica. E invito tutti a valutarne o meno l’opportunità».
[…] In serata, informato sulle parole del viceministro Sisto, il procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri contrattacca seccato: «Cosa c’entra la separazione delle carriere col fatto che condurrò una trasmissione?». E poi incalza: «Dato che il suo governo ha cambiato centinaia di articoli, ora crei un divieto assoluto sui magistrati in televisione».
E ancora: «Il Ministero della Giustizia ha un ufficio ispettivo. Può tranquillamente mandare degli ispettori sul mio conto. Il viceministro Sisto apra pure un procedimento disciplinare, se ritiene che io abbia fatto una violazione».
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