CHE FINE HA FATTO IL TAGLIO DEL CANONE RAI? – DELLA BATTAGLIA CAVALCATA DA MATTEO SALVINI CONTRO LA TASSA PIÙ ODIATA DAGLI ITALIANI NON C’È TRACCIA NELLA MANOVRA: IL PROSSIMO ANNO SI CONTINUERANNO A PAGARE 90 EURO, COME NEL 2025 (DOPO IL TAGLIO A 70 EURO NELLA LEGGE DI BILANCIO 2024) - LA RAI VIENE ‘GRAZIATA’ IN UN MOMENTO DELICATO: DEVE ATTUARE IL PIANO INDUSTRIALE E IMMOBILIARE, VARATI A METÀ DEL 2024, CHE PREVEDE LA VENDITA DEGLI IMMOBILI MILANESI DI CORSO SEMPIONE E L’OPERAZIONE RAI WAY (BALLA LA FUSIONE CON LA “EI TOWERS” DI MEDIASET)
Estratto dell'articolo di Antonella Baccaro per “L’Economia – Corriere della Sera”
Una notizia è passata sotto traccia dopo il varo della legge di Bilancio 2026 da parte del Consiglio dei ministri: l’assenza di tagli al canone Rai. Il balzello più odiato dagli italiani, secondo la vulgata, al momento non compare nel lungo elenco delle voci da tagliare. Se tutto resterà com’è adesso, il prossimo anno si pagheranno 90 euro, come nel 2025.
Parrebbe naufragata dunque, ma il condizionale è d’obbligo e l’iter della manovra è biblico, la battaglia per l’abbattimento progressivo del canone, fino al suo azzeramento, cavalcata da Matteo Salvini. Dopo essere riuscita a portare il canone a 70 euro nella legge di Bilancio 2024 e aver fallito nello stesso tentativo l’anno scorso, la Lega questa volta pare aver scelto altri cavalli di battaglia, come il prelievo sulle banche.
La Rai dunque viene «graziata». E forse non è un caso. L’azienda pubblica è impegnata nella difficile operazione di mettersi in sicurezza, attuando i piani approvati dall’amministrazione insediata dal centrodestra: industriale e immobiliare.
Piani varati, a metà del 2024, dopo che la Rai aveva subito il taglio del canone e il rifiuto del governo Meloni di concedere aiuti, per scongiurare la prospettiva inerziale di un indebitamento di un miliardo, emersa dalla precedente gestione. Due i pilastri principali, l’operazione Rai Way, comunque si realizzi, e la vendita degli immobili milanesi di Corso Sempione.
Che ne è dei due piani? Un punto è stato fatto in uno degli ultimi consigli di amministrazione dall’ad Giampaolo Rossi, che ha convocato i manager coinvolti. Tra i problemi che potrebbero compromettere l’attuazione del piano immobiliare nei tempi previsti, c’è il blocco delle autorizzazioni a costruire, determinato dall’inchiesta sull’urbanistica a Milano. Un blocco che però, secondo indiscrezioni, potrebbe essere rimosso già questo mese.
giampaolo rossi - foto lapresse
Più complessa la vicenda di Rai Way: la cessione del 10% per 130 milioni, bloccata nel 2024 dal Tesoro, che impostò l’operazione di fusione con EI Towers, non trova ancora un esito finale. La chiusura dell’accordo è stata spostata a giugno prossimo. Ma perché il piano industriale non naufraghi, serve incassare il dividendo straordinario della fusione o almeno realizzare la vendita di una quota entro il 2026. In questa prospettiva un taglio del canone sarebbe lunare. Ma mai dire mai.
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I PONTI NON TORNANO - MEME BY EMILIANO CARLI
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