parata 2 giugno mattarella fico di maio conte salvini raggi

IL FEUILLETON TRICOLORE - ALLA PARATA DEL 2 GIUGNO, SI DIMENTICA TUTTO (ANCHE LA RICHIESTA DI IMPEACHMENT) - MATTARELLA, OSANNATO DAI CITTADINI, PARLA AI MERCATI: “E’ L’IMMAGINE DI UN PAESE COESO E AFFIDABILE” - APPLAUSI PER CONTE E FICO - BAGNO DI FOLLA PER SALVINI: “MATTEO, SALVA L'ITALIA!”, “MI RACCOMANDO, ORA RISPETTATE I PATTI”

2 GIUGNO, GLI APPLAUSI PER MATTARELLA E CONTE ALL’ALTARE DELLA PATRIA

Valentina Santarpia per www.corriere.it

 

elisabetta trenta e mattarella

Ha più che mai un valore simbolico questa festa della Repubblica, per il nostro Paese che ha atteso per quasi 90 giorni la nascita di un nuovo governo, con la paura sottotraccia che qualcosa potesse andare storto e ci potesse essere una deriva antidemocratica della crisi istituzionale.

 

Ed ha più che mai un ruolo da gigante il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che in questi giorni ha tenuto un atteggiamento solido e fermo di fronte alle tensioni e alle critiche: è per questo che oggi è lui uno dei più riveriti all’Altare della Patria, dove è andato alle 9 per la deposizione dell’omaggio al milite ignoto. Il presidente è stato accolto da un lungo applauso delle tante persone presenti in piazza Venezia e dagli onori militari.

 

giuseppe conte saluta la folla

Dopo aver ascoltato l’inno nazionale, Mattarella ha passato in rassegna il reggimento dei lancieri di Montebello e i reparti interforze schierati. Accanto a lui il neoministro della Difesa Elisabetta Trenta, con cui, dopo aver lasciato l’Altare della Patria, si è diretto a bordo della Lancia Flaminia presidenziale verso i Fori Imperiali per assistere alla parata militare del 2 giugno, che è iniziata intorno alle 10 e si è conclusa alle 11.30. Conclusa la parata Mattarella ha lasciato via dei Fori Imperiali: e anche in questo caso il passaggio della Flaminia è avvenuto tra gli applausi. Il capo dello stato farà rientro al Quirinale che oggi aprirà i suoi giardini al pubblico.

giuseppe conte saluta la folla 4

 

CONTE E IL FUORI PROGRAMMA: «TROPPE CHIACCHIERE , ORA TENIAMO DURO»

Il copione è stato quello prestabilito, come tutti gli anni. Ma quest'anno l'attenzione di tutti era puntata sui nuovi protagonisti della politica. Primo tra tutti il neo premier Giuseppe Conte, con tanto di coccarda tricolore appuntata sulla giacca. Il 2 giugno «è la festa di noi tutti, tanti auguri a tutti», ha detto il neo premier intercettato all’uscita di casa mentre andava alla parata.

 

E poi ha proseguito con un registro informale, da premier in mezzo alla gente. Dopo un caffè in Piazza dell’Ara Coeli con il presidente della Camera, Roberto Fico, ha attraversato con lui a piedi gran parte di Via dei Fori Imperiali, salutando moltissime persone assiepate sulle tribune per la sfilata del 2 Giugno, stringendo mani e rispondendo agli auguri.

casellati fico conte mattarella

 

«Sono a mio agio con la gente, fino a ieri ero un privato cittadino», ha confermato Conte. Che si è concesso anche un piccolo fuori programma alla fine della parata: si è affacciato dalla tribuna d'onore per salutare e stringere le mani a quanti erano assiepati al di sotto dello spazio riservato alle autorità per cercare un selfie con lui. Il presidente Conte ha salutato tutti: «Grazie a tutti e buona festa». E poi: «Non fatemi i complimenti adesso, non ho fatto ancora nulla. Spero che me li possiate fare dopo. Finora sono state fatte troppe chiacchiere, ora bisogna fare i fatti».

giuseppe conte saluta la folla

 

«Tenete duro, teniamo duro» ha aggiunto con il gesto del pugno serrato. Applausi anche per i presidenti della Camera e del Senato, Roberto Fico ed Elisabetta Casellati. Fico si è fermato a salutare la folla e ha risposto a sua volta con un applauso, tra grida di «Roberto, Roberto».

 

LA PARATA

giuseppe conte

Ai Fori Imperiali hanno sfilato in circa 5.000 tra militari e civili. Presenti anche 260 bandiere e stendardi, 14 bande e fanfare militari, 58 cavalli, 11 unità cinofile e 70 veicoli. Anche quest’anno ad aprire la manifestazione ci sono stati 400 sindaci con le loro fasce tricolore, in rappresentanza di 8.000 comuni italiani. Alla parata - il cui motto è «Uniti per il Paese» - hanno partecipato tutte le componenti dello Stato, «all’insegna del senso di appartenenza e dell’orgoglio nazionale», come fanno sapere dalla Difesa. E c'era anche un gruppo di studenti.

 

la parata del 2 giugno

La cerimonia è stata trasmessa in diretta su Rai 1 ed anche su Facebook, Twitter e Instagram grazie alla collaborazione tra il Ministero della Difesa e la Rai. Imponenti le misure di sicurezza: bonifiche con artificieri e cani anti-esplosivo, tiratori scelti, varchi d’accesso con metal detector. L’area interessata all’evento è stata blindata e chiusa al traffico. Chiuse anche le stazioni «Colosseo» e «Circo Massimo» della Metro B.

 

SALVINI E LA FESTA DELLA SPERANZA

giuseppe conte saluta la folla

«Salva l'Italia», «Ora rispettate i patti»: anche per Matteo Salvini, ministro dell'Interno e vicepremier, è il giorno del bagno di folla. Per raggiungere piazza Venezia ha dovuto faticare, il segretario leghista: braccato dai sostenitori che glic urlavano «Matteo», «Matteo», ha dovuto invocare il lavoro («Ragazzi devo andare in ufficio») per sottrarsi. Per lui è stato un 2 giugno da protagonista: «È bello essere qui a questa parata felice di avere la fiducia di tanti italiani e di tanti uomini della sicurezza»: munito di coccarda tricolore, è stato istituzionale, quasi in tutto.

 

la parata del 2 giugno

Qualcuno ha notato che non avrebbe battuto le mani al passaggio della bandiera europea, a differenza di Di Maio, ma lui ha glissato: «Se non ho applaudito al passaggio della bandiera dell'Europa? Ho applaudito tutto, quasi tutto...». Poi ha aggiunto: «So bene che c’è tanto da fare, sono emozionato ma voglio subito impegnarmi su pensioni, tasse, lavoro e sicurezza. Già da domani - conclude - sentirò i ministri degli Interni europei con cui voglio collaborare». Il primo passo, come annunciato molte volte, sarà quello sui migranti:

giuseppe conte saluta la folla 5

 

«Domani vado in Sicilia, è la nostra frontiera. Voglio migliorare gli accordi con i Paesi da cui arrivano migliaia di disperati per il bene nostro e loro!». Per Salvini questo è un nuovo inizio: «Abbiamo regalato agli italiani la speranza. Ora dalla speranza bisogna passare ai fatti». Anche Silvio Berlusconi ha voluto mandare un videomessaggio per la festa della Repubblica: «Oggi l’alternativa che abbiamo davanti è o noi o loro. Per questo gli italiani per bene e di buona volontà devono scendere in campo».

 

«LIBERTÀ E UGUAGLIANZA PILASTRI SOCIETÀ»

la parata del 2 giugno

«Celebriamo oggi il 72 anniversario della nascita della Repubblica. Da quel 2 giugno 1946, in cui si espressero i cittadini italiani, abbiamo vissuto anni intensi verso una profonda coesione del popolo italiano, in un cammino ispirato dalla nostra Carta Costituzionale, architrave delle Istituzioni e supremo riferimento per tutti». Così recita il testo del messaggio inviato da Mattarella al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano. «Valori di libertà, giustizia, uguaglianza fra gli uomini e rispetto dei diritti di tutti e di ciascuno sono il fondamento della nostra società ed i pilastri su cui poggia la costruzione dell’Europa», scrive Mattarella: e le sue parole, in una giornata dove niente sembra casuale, risuonano come moniti pesanti.

 

giuseppe conte saluta la folla 3

«Dalla condivisione di essi - prosegue Mattarella- nasce il contributo che il nostro Paese offre con slancio, convinzione e generosità alla convivenza pacifica tra i popoli ed allo sviluppo della comunità internazionale». Il messaggio del presidente della Repubblica si chiude con un’esortazione:«Viva le Forze Armate, Viva la Repubblica!». E «Viva la Repubblica» lo scrive anche Martina, reggente del Pd, su Twitter.

roberto fico e giuseppe conteroberto fico e virginia raggile frecce tricolori su piazza venezialuigi di maio e matteo salvini

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…