renzi expo

FIATO ALLE TROMBETTE: APRE L’EXPO E L’UNICO PADIGLIONE IN RITARDO E’ PALAZZO ITALIA: SARÀ A PUNTO FRA UN PAIO DI SETTIMANE - L'ALLESTIMENTO IDEATO DA DANTE FERRETTI SARÀ COMPLETATO PER IL 2 GIUGNO – RENZI TROMBONE: "L'ITALIA S'È DESTA, SIAM PRONTI ALLA VITA, SÌ" - MANIFESTAZIONE A SORPRESA DEI GRUPPI NO-EXPO DAVANTI ALL’INGRESSO

una veduta di palazzo italia una veduta di palazzo italia

Ansa.it

 

Si alza il sipario sull'esposizione universale di Milano, a 109 anni dall'ultima edizione che in città ha lasciato come eredità il parco Sempione. "Non ci credevano in tanti, grazie al sudore dei lavoratori e delle lavoratrici l'Expo è realtà. Non è ancora scommessa vinta, abbiamo sei mesi per vincerla", ha detto Matteo Renzi nel suo intervento alla cerimonia inaugurale.

expo 2015 expo 2015

 

una veduta del padiglione nepal una veduta del padiglione nepal

Renzi ringrazia tutti coloro che hanno lavorato a Expo 2015, le istituzioni locali e i governi che lo hanno preceduto ma, nel suo discorso di apertura dell'Esposizione universale, rende grazie a due persone in particolare, l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l'ex sindaco di Milano Letizia Moratti: "Grazie al sindaco Letizia Moratti che ha avuto l'intuizione di questo evento e il desiderio di scegliere questi temi", dice il presidente del Consiglio.

expo 2015 ?? ansaexpo 2015 ?? ansa

 

protesta davanti ai cancelli dell'expo protesta davanti ai cancelli dell'expo

"L'Italia s'è desta, siam pronti alla vita, sì". Con queste parole Renzi ha aperto il suo discorso. Il premier ha scelto di esordire citando le ultime parole dell'inno di Mameli, facendo propria la variante apportata dal coro che ha eseguito l'inno: "siam pronti alla vita" invece di "siam pronti alla morte"

"Grazie per l'attenzione costante a tutte le autorità che a Roma hanno svolto un ruolo di dialogo. In questi anni la solidità istituzionale è stata garantita da tanti ma in particolare dallo sguardo tenace, deciso, affettuoso di Giorgio Napolitano su questo evento e sulla città", è l'omaggio al presidente emerito.

expo  expo

 

matteo renzi ad expo 2015 matteo renzi ad expo 2015

"Siamo un grande Paese - ha detto ancora il presidente del consiglio - abbiamo una grande forza, un grande ruolo. Basta piangersi addosso, come vorrebbero i professionisti del 'non ce la farete mai'. Cari signori professionisti, stamattina avete la vostra risposta" con l'inaugurazione di Expo 2015.

"Ce l'abbiamo fatta": così, tra gli applausi, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia ha iniziato il suo discorso alla cerimonia di inaugurazione dell'Expo di Milano.

 

expo 2105. manifestazione davanti ai cancelli z expo 2105. manifestazione davanti ai cancelli z

 "Il grande giorno è arrivato, finalmente": con queste parole il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, ha cominciato il suo discorso per la cerimonia di inaugurazione di Expo Milano 2015.

 

frecce tricolori chiudono cerimonia di apertura di expo 2015 x frecce tricolori chiudono cerimonia di apertura di expo 2015 x

Papa, porto voce poveri e di chi ha fame - "Sono grato di unire la mia voce" all'Expo, e la mia "è la voce dei pellegrini nel mondo intero, è la voce di tanti poveri che fanno parte di questo popolo e con dignità cercano di guadagnarsi il pane col sudore della fronte". Così il Papa nel videomessaggio alla inaugurazione dell'Expo.

 

expo 2105. manifestazione davanti ai cancelliexpo 2105. manifestazione davanti ai cancelli

'L'Expo sia un punto di svolta, nutrire gli abitanti della Terra è una questione cruciale'. Sergio Mattarella, in una lunga intervista che apre la prima pagina del Corriere della Sera, auspica che il diritto al cibo sia riconosciuto nella Carta dell'Onu.

 

padiglione emiratipadiglione emirati

"La corruzione è un'infezione che può distruggere il corpo di una società", dice il presidente della Repubblica sottolineando gli "episodi gravi" rilevati dalla magistratura nella fase di costruzione dei padiglioni dell'Expo ma anche l'impegno sulla legalità. L'Expo, auspica, sia un punto di svolta nella gestione dei maggiori eventi nazionali.

 

"Gli italiani si stupiranno come anche i visitatori che arriveranno dall'estero. Saranno sei mesi straordinari". Lo ha detto il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina a SkyTg24. Il ministro ha sottolineato ''l'emozione, la fatica per essere arrivati fino a qui. Ci sono tutte le condizioni'' - ha osservato - perché l'Expo sia l'elemento di svolta per l'Italia''.

expo  primi arrivi, tutto regolareexpo primi arrivi, tutto regolarefrecce tricolori chiudono cerimonia di apertura di expo 2015 frecce tricolori chiudono cerimonia di apertura di expo 2015

 

Manifestazione a sorpresa dei gruppi No-Expo davanti ai tornelli dell'ingresso Fiorenza, all'esterno dell'Expo di Milano. Giovani antagonisti del centro sociale Fornace e del Movimento No-Expo May Day (il corteo che si terrà oggi pomeriggio nel capoluogo lombardo) stanno manifestando pacificamente mostrando uno striscione sul quale compare la scritta "Il belpaese delle opportunità, un Expo di mafia cemento e precarietà". Il gruppo, una trentina di persone, all'urlo "No Expo, no Expo", è controllato a distanza dalle forze dell'ordine.

un momento della giornata inaugurale di expo 2015un momento della giornata inaugurale di expo 2015

 

quattro ragazzi del padiglione della francia quattro ragazzi del padiglione della francia

E' stato un gruppo di orientali a varcare per primo i cancelli che dalla metropolitana rossa portano al lungo percorso pedonale verso gli ingressi di Expo. A raccontarlo sono stati gli addetti di stazione dell'Atm (presente in forze per fare tutoraggio ai visitatori) che spiegano "erano sei o sette, uomini e donne - dice uno di loro - non saprei se cinesi o coreani. Erano qui da prima delle sette e quando abbiamo aperto la saracinesca che divide la stazione di Rho-Fiera dal lungo percorso pedonale che porta agli accessi, sono schizzati via velocemente".

Poche ore prima dell'inaugurazione a Palazzo Italia - dove bisognerà aspettare per l'ultimazione degli uffici e dell'auditorium che sarà pronto fra un paio di settimane - hanno dato la cera ai pavimenti. Nelle piazzette lungo il cardo, la via dove sorgono tutti gli edifici del Padiglione Italia, tutto inizia ad essere pronto e c'è chi ne approfitta per mangiare nei punti ristoro già funzionanti. 

expo  primi arrivi, expo primi arrivi, padiglione kazakhistan xpadiglione kazakhistan x

 

expo  albero della vitaexpo albero della vita

Per qualcosa bisognerà aspettare: i punti vendita di Ovs e Excelsior, con t-shirt e gadget apriranno il 18 e l'allestimento ideato da Dante Ferretti sarà completato per il 2 giugno, festa della Repubblica, quando a Milano dovrebbe arrivare anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella, così come per la fattoria globale 2.0 dell'associazione mondiale agronomi che sarà inaugurata il 14 maggio. 

Ma gli altri padiglioni, oltre ottanta, saranno praticamente tutti visitabili. Anche quello del Nepal, nonostante il terremoto che ha convinto tutti gli operai (tranne 3) a lasciare Milano per tornare dalle loro famiglie. A quel punto sono arrivati in aiuto bresciani e bergamaschi per finire gli ultimi lavori, mentre davanti alla struttura è stato allestito un punto di raccolta fondi per aiutare la popolazione.

"Personalmente - ha spiegato Renzi - lo visiterò come primo padiglione, per dare il segnale di vicinanza e solidarietà a quel Paese". Gli appuntamenti milanesi del premier in vista di Expo sono già cominciati per la festa per i quarant'anni della maison Armani e del concerto della Scala con Andrea Bocelli in piazza Duomo trasmesso in mondovisione, con collegamenti anche dal sito dell'esposizione per mostrarlo illuminato.

expo  primi arriviexpo primi arrivipadiglione kazakhistan padiglione kazakhistan

 

Cancelli aperti alle 10, i primi ad entrare a Expo sono visitatori 'normali' che hanno comperato il biglietto. La cerimonia di inaugurazione è fissata per mezzogiorno all'Open Air Theatre con Renzi e il commissario Giuseppe Sala a fare gli onori di casa, un collegamento con Papa Francesco, e, fra le autorità, una serie di ministri (da Orlando a Gentiloni, passando per Franceschini e Maurizio Martina che ha la delega all'Expo) e rappresentanti stranieri come il presidente del Gabon Ali Bongo Ondimba.

 

Il presidente francese Hollande sarà a Expo il 21 giugno ma oggi ci sarà una folta delegazione di ministri, a partire dalla sua ex Ségolène Royal (Ecologia) oltre a quello degli Esteri Laurent Fabius, e dell'Agricoltura Stéphane Le Foll, che è portavoce del governo. Poi per i vip un pranzo al ristorante sulla terrazza di Palazzo Italia.

 

E alla sera, dopo il rintocco delle campane del Duomo alle 18 e a seguire di quelle di tutta la diocesi con il concerto sulle terrazze della cattedrale, toccherà alla Turandot, dove non è ancora confermata la presenza di Renzi. Questo senza contare l'incognita delle proteste, con corteo no expo previsto dalle 14.30 in città e ulteriori proteste serali che potranno arrivare in piazza Scala.

expo  presentazione albero della vita expo presentazione albero della vita

 

 

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)