MAI DIRE RAI! - ER MEJO FICO DELLE GAFFE: IL PRESIDENTE GRILLINO DELLA VIGILANZA SI DIMENTICA DEL PLASTICO DI BEPPE E VUOLE CACCIARE BRU-NEO VESPA - IL PD LO IMPALLINA, ARRIVA LA MARCIA INDIETRO, MA LA REGISTRAZIONE DI “UN GIORNO DA PECORA” LO INCASTRA

1 – DAGOREPORT - BERSANIANI “GIAPPONESI”: L’EX PORTAVOCE DI CULATELLO CONTINUA A FARE LO SPIN DOCTOR DELLA MINORANZA

anna maria tarantola e roberto fico in commissione di vigilanza raianna maria tarantola e roberto fico in commissione di vigilanza rai

Nel Pd regna la pax renziana, ma non troppo. Stamattina, in attesa dell’arrivo del premier alla Camera per l’intervento sul semestre Ue, un capannello di deputati piddini in Transatlantico discuteva animatamente sul Tg3 di ieri sera: ben tre servizi dedicati alla questione dell’immunità del Senato, che da quattro giorni scalda le polemiche. La voce del Pd riportata nel tg, però, non è stata quella del deputato renziano Ernesto Carbone, andato in onda nei servizi di Tg1 e Tg2, ma di un pasdaran dell’ultima quota di minoranza ancora in trincea contro Matteuccio: il bersaniano Alfredo D’Attorre.

 

A far discutere gli onorevoli democrat, oltre alla conferma che il Tg3 continua ad essere all’opposizione del premier, anche il fatto che D’Attorre, secondo quanto ha mostrato proprio il servizio firmato da Tatiana Lisanti, era accompagnato niente meno che dall’ex portavoce di Pierluigi Bersani, Stefano Di Traglia. “Ha un mega incarico al Gruppo, ma continua a fare l’addetto stampa della minoranza?”, domandava retoricamente un peone nel capannello in Transatlantico. Di quale incarico si tratta? A spiegarlo è lo stesso di Traglia nel suo profilo twitter: “Mi occupo di relazioni istituzionali e rapporti con i soggetti sociali per il Gruppo Pd Camera Deputati”.

 

2 - DOPPIA GAFFE DI FICO: PRIMA DICE DI CACCIARE VESPA, POI SMENTISCE, MA LA REGISTRAZIONE LO INCASTRA

beppe grillo e roberto fico a napoli beppe grillo e roberto fico a napoli

Doppio autogol per il grillino presidente della Vigilanza Roberto Fico. Ieri è andato ospite della trasmissione di Radio2 “Un giorno da pecora” e ha sparato a zero contro Bruno Vespa e Giovanni Floris, dicendo tra l’altro che “Porta a porta” va chiusa (già dimenticato il plastico da campagna elettorale?) e il successo di “Ballarò” è dovuto a Maurizio Crozza. Dopo gli attacchi del Pd, arriva la retromarcia serale: “Ricostruzioni fantasiose”. Ma basta ascoltare sul sito della Rai la registrazione del programma condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro (dal minuto 19 in poi) per sentire che le dichiarazioni di Fico sono state proprio quelle riportate dalle agenzie di stampa:

http://www.radio2.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-b6fd19ac-81a0-4255-a16c-372f016f5c1b.html#

 

3 - RAI: FICO, PORTA A PORTA? LO CHIUDEREI, CROZZA FORZA DI BALLARÒ

(AGI) - "Porta a Porta? Fosse per me, andrebbe chiuso". Cosi Roberto Fico, Presidente della Commissione Vigilanza Rai del M5S, ospite di 'Un Giorno da Pecora' su Rai Radio2. Per quante ore al giorno vede la tv? "Due ore, poi le cose che mi interessano me le rivedo sul web. A casa ho una televisione piccola, appena 16 pollici". E cosa vede di più? "Soprattutto telegiornali. Il primo che vedo e il Tg1, poi il Tg2, il Tg3 e Rainews".

BRUNO VESPA E IL CUPOLONEBRUNO VESPA E IL CUPOLONE

 

Quante serate dovrebbe fare una trasmissione come Porta a Porta? "Io credo che quella trasmissione vada totalmente rinnovata, da quanto tempo va avanti? Bisogna cercare di rinnovarla". E Vespa? "Vespa ha un contratto, non e nemmeno un dipendente Rai. Dagli organi di stampa apprendiamo che ha un contratto milionario".

 

Quindi lei chiuderebbe Porta a Porta? "Io chiuderei Porta a Porta e farei un altro tipo di trasmissione". A condurre questa nuova trasmissione ci potrebbe essere Floris? "No, ci sono tanti giovani bravi che potremmo far emergere". Se Floris andasse a Mediaset sarebbe un danno per la Rai. "E' Crozza la grande forza della trasmissione, lui e molto seguito e molto visto". Quale altra trasmissione proprio non le piace? "Si, l'Arena. Non la conduzione di Giletti ma il programma".

 

4 - RAI: PELUFFO, PER FICO TRASMISSIONI BUONE SOLO SE UTILI A M5S

(ANSA) - Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in Commissione Vigilanza Rai, ha risposto in chiave polemica alle considerazioni di Roberto Fico (M5s) sulla trasmissione Porta a porta. "Si direbbe proprio che il presidente della Commissione Vigilanza Rai Roberto Fico segua dei principi che variano con al variare delle settimane".

 

"Prima delle elezioni - spiega Peluffo - Fico si batte' dall'alto del suo ruolo per permettere a Grillo di portare il suo plastico da Vespa. Evidentemente, la speranza di vincere alle elezioni europee lo portava a ritenere la trasmissione utile alla causa. Percio' quello stesso Vespa al quale mesi prima era toccata la palma di peggior giornalista italiano, era diventato magicamente un conduttore su cui Fico non aveva nulla da dire".

 

SELFIE A PORTA A PORTA GRILLO VESPA SELFIE A PORTA A PORTA GRILLO VESPA

"Le elezioni europee - continua il capogruppo Pd - non sono tuttavia andate come Fico e i suoi speravano. Questo gli ha fatto di nuovo cambiare idea: ora pensa che Porta a porta andrebbe chiusa. In poche parole, per Fico una trasmissione ha senso finche' e' utile al M5s". "Con queste dichiarazioni - conclude -, Fico ha dimostrato ancora una volta di non essere credibile ne' all'altezza della carica da lui ricoperta. La smetta di avere idee a' la carte e cerchi di svolgere il suo ruolo con l'imparzialita' e la serieta' che esso richiede, se ci riesce". Roberto Fico aveva dichiarato in un'intervista radio: "Porta a porta? Fosse per me andrebbe chiuso".

 

5 - RAI: GASPARRI, DA FICO ALTRO CHE EDITTO, E' RIDICOLO

(Adnkronos) - "In altri casi si è urlato alla proscrizione e all'editto. Ora che un tale Fico, sciaguratamente presidente della Vigilanza Rai, minaccia chiusure di programmi e cacciata di conduttori che si dice? Poco. Perchè in realtà siamo di fronte a un penoso caso umano e non in presenza di uno che possa realmente fare qualcosa. Il 'peggio fico del bigonzo', invertendo un vecchio detto romano, è più ridicolo che pericoloso. Si attende la sua inevitabile scomparsa politica. Uno così vale zero". Lo dichiara in

una nota Maurizio Gasparri (FI).

SANREMO MAURIZIO CROZZA CONTESTATO SANREMO MAURIZIO CROZZA CONTESTATO

 

6 - RAI. ANZALDI (PD): GRAVISSIME DICHIARAZIONI, FICO RETTIFICHI

(DIRE) - "Se venissero confermate, le dichiarazioni del presidente della Vigilanza Roberto Fico su conduttori e trasmissioni Rai sarebbero gravissime e non sarebbero accettabili per un presidente di garanzia eletto ad ampia maggioranza. E' urgente una rettifica chiara". E' quanto dichiara il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi.

 

FRANCESCO STORACE E MAURIZIO GASPARRI SELFIE FRANCESCO STORACE E MAURIZIO GASPARRI SELFIE

"Non si capisce come- spiega Anzaldi- Fico si permetta di ordinare la chiusura di trasmissioni, il cambio di conduttori, la degradazione del lavoro giornalistico a vantaggio di quello dei comici. Non e' accettabile che il presidente della commissione di Vigilanza pensi di poter indicare alla Rai il dettaglio dei palinsesti, addirittura con tanto di conduttori da cacciare, cosi' come appare quantomeno sgradevole la classifica dei telegiornali. E' opportuno che Fico smentisca le sue affermazioni".

 

7 - RAI: FICO (M5S), MAI AUSPICATO CHIUSURA TRASMISSIONI E CAMBIO DI CONDUTTORI

 (Adnkronos) - "Sono del tutto fantasiose le ricostruzioni di alcune mie dichiarazioni rilasciate durante l'intervista a 'Un Giorno da Pecora' su Radio Due. Non ho mai ordinato o auspicato la chiusura di trasmissioni in Rai né tanto meno il cambio di conduttori. Nel corso del programma ho più volte ribadito che non è mio compito entrare nel merito della linea editoriale e delle scelte della Rai e non è mia intenzione farlo". Lo afferma in una nota Roberto Fico, deputato Movimento Cinque Stelle e presidente della Commissione di Vigilanza Rai.

 

MICHELE ANZALDIMICHELE ANZALDI

"Il mio augurio - continua- è che la tv pubblica offra ai cittadini un prodotto di qualità, dall'informazione all'intrattenimento. Sono convinto che la Rai possa lavorare in tal senso rinnovando la programmazione e tenendo sempre ben presente la missione di servizio pubblico che è chiamata a svolgere. Sono inoltre lontane dalla realtà alcune osservazioni su presunte classifiche di telegiornali che, naturalmente, non ho mai fatto. Come presidente della Commissione di Vigilanza Rai ho sempre agito con imparzialità e i fatti sono qui a dimostrarlo", conclude Fico.

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…