CHE FIGURACCIA PER SACCOMANNI A BRUXELLES CON L’EUROPA CHE BOCCIA LA SUA FINANZIARIA - ESILARANTE RISPOSTA: “IN ARRIVO DIVERSI MILIARDI DA SPENDING REVIEW E PRIVATIZZAZIONI”. “DIVERSI MILIARDI”?? FORSE PERCHÉ L’ITALIA È DIVERSAMENTE MILIARDARIA…

1. ER PAPPAGORGIA IMBARAZZATO A BRUXELLES, ATTAPIRATO (FORSE) A FIUMICINO
DAGOREPORT

Povero Saccomanno Saccomanni. La
 sua conferenza stampa a Bruxelles è stata davvero imbarazzante. Se il Berluska avesse potuta vederla avrebbe fatto
 pena anche a lui, nonostante le cattiverie di 
Gelatina sul suo conto. Er Pappagorgia è 
apparso imbarazzato, addirittura impaurito, vago nelle riposte ai giornalisti 
che lo incalzavano, nonostante i corrispondenti da Bruxelles
 generalmente non siano esattamente barricaderi.

Evidentemente ha accusato, e tanto, il colpo della bocciatura della sua legge di
 (in)stabilità da parte della Commissione. In più ci sono le polemiche italiane 
dopo i suoi (presunti) improvvidi 
giudizi sul Cainano. E non è finita.

Per tornare a Roma è stato costretto a
prendere un aereo di linea con posto in economica e a Fiumicino quando arriva rischia di imbattersi in Valerio Staffelli o 
Jimmy Ghione o in un altro inviato di "Striscia" in agguato per consegnarli il
 Tapiro d'oro.


2. AEROBLU ADDIO, PALAZZO CHIGI FA IL CHECK IN
DAGOREPORT


Ministri, viceministri, sottosegretari
sono avvertiti. Sui voli di Stato gestiti dall'Aeronautica militare non possono prendere posto personaggi che niente hanno a che fare con la 
missione. Perciò addio passaggi gratis a mogli, amiche, amici, figli, 
figliastri e via andare. Il sottosegretario Pippetto Patroni Griffi su questo è 
intransigente e avrebbe affidato al 
segretario di Palazzo Chigi Roberto Garofoli di svolgere un'inchiesta 
per verificare, se in questi mesi del governo (si fa per dire) Letta, si siano 
verificati abusi.

Non si dice, ma si 
vuole evitare che si ripeta quello che 
accadeva nella passata legislatura, quando - è voce di popolo - c'era la "navetta Schifani", il volo che 
partiva da Ciampino alla volta di Palermo il venerdì sera e rientrava a Roma il 
lunedì imbarcando familiari e parlamentari amici. Pippetto, dopo l'ultimo caso 
di Saccomanni a Bruxelles, ha ricordato
ai ministri l'esistenza di una precisa direttiva che prevede l'utilizzo degli
 aerei blu solo quando esistono "comprovate, imprevedibili ed urgenti esigenze di 
trasferimento connesse all'efficace esercizio delle funzioni istituzionali e l'impossibilità
 di provvedere ai trasferimenti on voli di linea o l'accertata indisponibilità
di altre modalità di trasporto compatibili con lo svolgimenti di dette funzioni".

Più chiaro di così. Gli investigatori di 
Garofoli nei prossimi giorni controlleranno i nomi dei passeggeri dei voli di
Stato e a che titolo sono stati imbarcati. E c'è già qualcuno che sussurra "ne 
vedremo delle belle". Accidenti le solite malelingue.


3. SACCOMANNI A UE: IN ARRIVO "DIVERSI MILIARDI" DA SPENDING REVIEW E PRIVATIZZAZIONI
Giselda Vagnoni per Reuters - Il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, risponde ai timori della Commissione europea sull'andamento del deficit e del debito italiano nel 2014 dicendo di aver già messo in campo misure per contrastare eventuali rischi di sforamento delle regole Ue.
In particolare, "diversi miliardi" sono attesi dalla revisione della spesa intrapresa dal neo commissario Carlo Cottarelli e dal programma di privatizzazioni che dovrebbe essere pubblicato "nei prossimi giorni".

Altri benefici ai conti pubblici arriveranno da provvedimenti annunciati dal governo, anche se non formalmente inseriti nella Legge di Stabilità, come la delega fiscale, la rivalutazione delle quote del capitale della Banca d'Italia e il rientro dei capitali illecitamente detenuti all'estero.

L'esecutivo di Bruxelles ha puntato il dito contro il rischio che la legge di Stabilità non consenta una sufficiente riduzione del deficit strutturale, né del rapporto debito/Pil.
Nel 2014, quindi, Roma non potrà sfruttare spazi aggiuntivi di manovra come fatto quest'anno con il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione, a meno di novità.
Il commissario agli Affari monetari Olli Rehn ha fatto capire che l'anticipo al 2014 della spending review potrebbe essere la carta da giocare e Saccomanni ha raccolto il suggerimento.

"Lo stesso Cottarelli ha già detto che il meccanismo di spending review, per com'è concepito e strutturato in tutti i Paesi in cui si fa, deve ottenere risultati di contenimento della spesa pubblica misurabili in punti percentuali, non in frazioni", ha detto il ministro a Bruxelles.

"Direi che uno o due punti percentuali (di contenimento della spesa), più due che uno, è il punto di partenza in aggiunta a quanto è già stato previsto", ha aggiunto.
Cottarelli, che si è insediato il mese scorso e il 18 presenterà il suo primo rapporto al Comitato interministeriale per la spending review, ha detto di voler andare oltre gli obiettivi che la Legge di Stabilità affida alla spending review.
La finanziaria stima risparmi dalla spending review per 600 milioni nel 2015 e per 1,3 miliardi nel 2016. In mancanza di altri 10 miliardi provenienti da tagli di spesa si procederà all'aumento delle tasse.

SPESA PUBBLICA DA 800 MILIARDI
La spesa pubblica italiana ammonta a circa 800 miliardi di euro di cui, secondo stime governative, 300 miliardi circa sono "rivedibili" nel medio periodo e 80 miliardi nel breve.
Saccomanni non ha aggiunto altro ma dal suo entourage spiegano che 1-2 punti di contenimento della spesa vanno intesi come obiettivo del prossimo triennio con primi effetti sul 2014.

Altra rete per i conti pubblici del prossimo anno sono le dismissioni.
"Anche qui siamo nell'ordine di diversi miliardi", ha detto Saccomanni in una conferenza stampa a Bruxelles.
Il governo, quindi, non retrocede dalla volontà di mantenere la "barra dritta" sulla riduzione del debito e del deficit "indipendentemente da condizionamenti politici", ha scandito il ministro.

Grazie alle misure in definizione - spending review, privatizzazioni ma anche la delega fiscale, rivalutazione del capitale della Banca d'Italia e il rientro dei capitali illecitamente detenuti all'estero - il deficit in rapporto al Pil nel 2014 sarà del 2,5% a fronte del 2,7% stimato dall'Ue, ha assicurato Saccomanni.
Lo scenario è quindi cambiato rispetto al 15 ottobre, quando il governo ha detto che gli interventi in cantiere avrebbero garantito ulteriori risorse da destinare a misure di stimolo dell'economia.

"Non c'è alcuna bocciatura della Legge di Stabilità", ha detto l'ex numero due della Banca d'Italia ma un invito a proseguire sulla strada del consolidamento dei conti pubblici, esigenza del tutto "condivisa" in via XX settembre.
"La Commissione fa giustizia di chi sostiene soluzioni facili per far riprendere l'economia come quella di spendere di più", ha detto Saccomanni.

"Le misure sopra indicate avranno effetti positivi sui conti pubblici, in linea con quanto richiesto dal Patto di Stabilità e Crescita, senza bisogno di ulteriori interventi".
Nel giudizio di Bruxelles, infatti, pesano anche i 54 miliardi di sostegno finanziario dato dall'Italia ai Paesi dell'area dell'euro e una diversa valutazione sull'andamento dell'economia.
La Commissione Ue vede il Pil crescere dello 0,7% nel 2014 e Roma dell'1,1% perchè si aspetta un effetto maggiore di stimolo alla crescita dal pagamento degli oltre 50 miliardi di debiti accumulati dalla Pubblica amministrazione tra quest'anno e il 2014.

 

 

 

cancellieri saccomanni letta LETTA E SACCOMANNI images saccomanni, alfano e lettaletta barroso PUTIN E BARROSO Aerei di Stato Italianicarlo cottarelliLA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI RENATO SCHIFANI

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit

IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)