FINCHÉ LA FORNERINA PIAGNENS SPENNAVA PENSIONATI ANDAVA BENE, MA APPENA HA TOCCATO IL BOIARDO MASTRAPASQUA, L’UOMO DALLE INCALCOLABILI POLTRONE, SI BECCA UNA MOZIONE DI SFIDUCIA DA LEGA E DI PIETRO, CHE SPERANO DI RECUPERARE I VOTI STRAPPATI DA GRILLO - FIRME ANCHE DAL PDL, PERFINO IL PD PIEMONTESE (RETROTERRA DELLA FORNERO) L’ABBANDONA: “BASTA CON LA SUA ARROGANZA” - INTANTO IL POPOLO VIOLA LANCIA LA RACCOLTA FIRME PER “ESODARLA”…

1 - DI PIETRO, OGGI MOZIONE DI SFIDUCIA A FORNERO
(ANSA) - "In una Paese civile e in uno Stato democratico è inammissibile che un ministro in carica menta al Parlamento e al Paese e che, per le sue menzogne, debbano morire di fame centinaia di migliaia di famiglie". Lo ha detto Antonio Di Pietro.Se Fornero "non vuole assumersi le sue responsabilità gliele facciamo assumere noi: oggi depositiamo una mozione di sfiducia con altre forze politiche perché si inizi a mandare a casa questo governo per dare al paese un governo politico che si occupi di cittadini e non di banche".

2 - ESODATI: DI PIETRO, MOZIONE SFIDUCIA IDV INSIEME A LEGA
(ANSA) - La mozione di sfiducia al ministro del Lavoro, Elsa Fornero, sul tema degli esodati sarà comune tra Idv e Lega. "Avevamo preparato due testi distinti- ha spiegato il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro - ma non raggiungevamo i 63 deputati e, quindi, abbiamo deciso di accorpare i testi. E' la prima volta che una mozione di sfiducia viene presentata unitariamente" da Idv e Lega in questa legislatura.

3 - DOZZO(LN), DEPOSITATA MOZIONE SFIDUCIA FORNERO
(ANSA) - "Dopo avere raccolto le firme necessarie abbiamo depositato la mozione di sfiducia individuale nei confronti del ministro Fornero". Ad annunciarlo è il presidente dei deputati della Lega Nord, Gianpaolo Dozzo, che "ringrazia quei colleghi dell'Idv e del Pdl che hanno sottoscritto la nostra mozione". "La superficialità, per non dire l'indifferenza, con cui il ministro Fornero si sta occupando della drammatica questione degli esodati merita una presa di posizione netta da parte del Parlamento". Conclude Dozzo: "non c'é forza politica o sociale che non abbia sottolineato l'inadeguatezza del ministro Fornero. E' ora di passare dalle parole ai fatti".

4 - ESODATI: FORNERO RIFERISCE A CAMERA MARTEDI' O MERCOLEDI'
(ANSA) - Il ministro del Welfare, Elsa Fornero, riferirà in Aula alla Camera il prossimo martedì, o mercoledì mattina sula questione esodati. Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio su richiesta del presidente della commissione Lavoro, Silvano Moffa. Il ministro sempre martedì verrà ascoltato in Senato.

5 - CAMUSSO, INTOLLERABILE REAZIONE FORNERO
(ANSA) - "Questa reazione per cui di fronte ai dati ci sono dei colpevoli la trovo assolutamente intollerabile". La Fornero "avrebbe dovuto arrabbiarsi perché ci abbiamo messo sette mesi a sapere quanti erano" gli esodati. Lo afferma il segretario della Cgil, Susanna Camusso, a margine della conferenza dell'Ilo a Ginevra. "Ancor più un governo tecnico dovrebbe pretendere la totale trasparenza delle cose", prosegue la Camusso che ricorda come le parti sociali abbiano già chiesto che il Governo convochi una riunione. "La scelta del Governo di fare da solo e senza un confronto non porta a soluzioni. Abbiamo detto che i numeri erano sbagliati, adesso la situazione è esplosa e non è che" il ministro "può prendersela con noi". "Quanti sono gli esodati? Esiste una relazione dell'Inps: sono 390.200".

6 - DEPUTATI PD PIEMONTE A MONTI,BASTA ARROGANZA FORNERO
(ANSA) - Il presidente del Consiglio Mario Monti deve "porre un freno" agli "atteggiamenti arroganti" del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, dei quali la vicenda esodati è "l'ultima dimostrazione". Lo chiede un gruppo di parlamentari piemontesi del Pd in una lettera al premier. "Se fossimo in una situazione normale - dicono Stefano Esposito, Antonio Boccuzzi, Giacomo Portas, Giorgio Merlo, Dario Ginevra, Ivano Miglioli e Daniele Marantelli - ci saremmo già fatti promotori di una mozione di sfiducia individuale nei confronti del ministro. Non lo facciamo in attesa di un suo segnale. Non lo facciamo in nome del principio di responsabilità nei confronti del Paese. Si sappia, però, che non possiamo più accettare atteggiamenti che non sarebbero neppure tollerabili se posti in essere dall'amministratore di un'azienda a conduzione familiare, figurarsi da un ministro che si occupa di lavoro e di welfare".

Sulla vicenda esodati i sette parlamentari sostengono di avere sempre considerato non credibile il numero di 65.000 indicato dal decreto del governo e di avere inviato a trovare soluzioni. "Tutto ciò - affermano - senza mai venire ascoltati, e ora ecco che assistiamo a un ministro che mette sul banco degli imputati l'Inps, anziché cercare, con umiltà, di dare risposte a quanti si ritrovano senza stipendio, senza ammortizzatori sociali e senza pensione".


7 - FORNERO - VIOLA. UNA PETIZIONE ONLINE PER "ESODARLA"
Il Popolo Viola ha lanciato una petizione online per chiedere le dimissioni della Fornero (http://violapost.it/?p=9006 ), lo annuncia il blogger Gianfranco Mascia sul suo blog. "Le menzogne di Berlusconi non le abbiamo mai sopportate. Le abbiamo sempre denunciate senza mai perdonargliele neanche una. Perchè con il governo Monti la cosa dovrebbe essere diversa? Tra l'altro nel governo c'è un ministro specializzato in bugie: la Fornero." scrive Mascia.

"Aveva dichiarato: "La riforma della pensioni è pensata per restituire ai giovani speranza e futuro". Ed è la prima bugia. A sei mesi dalla riforma pensionistica in realtà la disoccupazione giovanile è salita dal 30 al 36%. Logica conseguenza del mancato turn-over con padri costretti al lavoro fino a 67 anni. La seconda bugia arriva con la promessa di una "paccata di miliardi", a patto che i lavoratori avessero accettato la sua riforma. L'articolo 18 è stato formalmente cancellato, ma i soldi promessi per gli ammortizzatori e per l'occupazione giovanile non sono mai arrivati. Completamente scomparsi dal tavolo di concentrazione." - prosegue il blogger Viola.

"Ed eccoci alla terza - e forse più grande e in malafede - menzogna. Riguarda gli esodati, quei lavoratori che hanno accettato di interrompere il proprio rapporto di lavoro contando di andare in pensione con le vecchie norme (vigenti al 31 dicembre 2011) e che invece, a causa della riforma delle pensioni (voluta dalla Fornero), rischiano di vedere la data di pensionamento slittare. In pratica, rischiano di trovarsi senza stipendio e senza pensione anche per 5-6 anni ancora. La Fornero aveva ‘quantificato' gli esodati in 65mila e calibrato gli aiuti del governo su questa cifra.

Ma conosceva già il loro numero esatto, 390.200, perché contenuto nella relazione che l'Inps aveva inviato al ministero del Lavoro prima della firma del decreto che fissava appunto in 65mila il numero dei cosiddetti salvaguardati." - conclude Mascia, che aggiunge: In un Paese normale, il ministro del lavoro constatato l'errore avrebbe chiesto scusa e lasciato la sua lettera di dimissioni sul tavolo di Monti. Ma questa è la Repubblica delle Banane, bellezza.

Dove l'arroganza è di casa. E così la Fornero sgrida l'Inps, anzichè ringraziare per aver detto le cose come stanno. Ecco perchè il Popolo Viola ha lanciato una petizione online (http://violapost.it/?p=9006 ) per chiedere le dimissioni della Fornero. 50mila firme per esodarla in 2 giorni."

 

ELSA FORNERO Monti - ForneroANTONIO MASTRAPASQUA antonio di pietro idv ROBERTO MARONI CON LA SCOPA PADANA Giorgio MerloGianpaolo-Dozzo

Ultimi Dagoreport

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…