FORZA ITALICUM - IL RENZUSCONI FILA DRITTO E LA PROSSIMA SETTIMANA VERRÀ CALENDARIZZATA LA LEGGE ELETTORALE IN COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI - COME DUE VERI AMANTI, IL BANANA E RENZI HANNO DECISO DI INCONTRARSI UNA VOLTA AL MESE

Amedeo La Mattina per “la Stampa

 

«Il Patto del Nazareno tiene alla grande, anche sul Csm e la Consulta: oggi Violante e Bruno verranno eletti», dice soddisfatto Denis Verdini dopo l’incontro di un’ora e mezza a Palazzo Chigi. Tiene al punto che Renzi e Berlusconi hanno deciso di incontrarsi periodicamente, forse una volta al mese. Di fatto viene codificato una sorta di larghe intese, una consultazione organica tra i leader, e non solo tra gli emissari Lotti-Verdini.

renzi e berlusconi italicumrenzi e berlusconi italicum

 

Nelle prossime settimane fino alla fine dell’anno sono tanti gli ostacoli che dovrà affrontare il governo. E il premier per saltarli senza inciampare avrà bisogno anche dei voti di Fi per neutralizzare tutti coloro che si metteranno di traverso non solo alla riforma elettorale, che è stato il piatto forte di ieri pomeriggio. L’esecutivo deve portare a casa entro dicembre anche il Jobs Act, la riforma della Pubblica Amministrazione e della giustizia.

 

Ci sono molte cose che il Cavaliere condivide delle intenzioni di Renzi, ma vuole vederle scritte, perché tra il dire e il fare c’è di mezzo una parte della maggioranza in ebollizione, soprattutto sul versante del Pd.

 

RENZI E BERLUSCONI PROFONDA SINTONIA RENZI E BERLUSCONI PROFONDA SINTONIA

Ieri, tra le risatine di Gianni Letta e Denis Verdini, l’ex premier ha fatto i complimenti al suo successore-pupillo per il discorso sui mille giorni. «Ma saranno veramente mille?», gli ha chiesto. E Renzi, affiancato dal vicesegretario Guerini e il sottosegretario Lotti, ha confermato che non ha alcuna intenzione di andare ad elezioni anticipate il prossimo anno. Questo, semmai, è il momento di correre: l’Europa e il presidente della Bce Draghi premono. Evitare il commissariamento dell’Italia è l’obiettivo numero uno di Renzi.

 

Berlusconi non ha preso impegni specifici, ma non farà mancare il «soccorso azzurro» di fronte a provvedimenti che sono sempre stati nell’agenda del centrodestra. Intanto c’è l’intesa ad accelerare sulla riforma elettorale e costituzionale. La prossima settimana in commissione Affari costituzionali del Senato verrà calendarizzato l’Italicum.

 

lorenzo guerinilorenzo guerini

Sono molti i punti su cui è stata trovata una posizione comune. Renzi ha proposto alcune modifiche dell’Italicum rispetto al testo uscito dalla Camera. Il premio di maggioranza potrà essere ottenuto da un partito che abbia raggiunto almeno il 40% dei voti (nel testo approvato dalla Camera è il 37%). Sbarramento unico del 5% per accedere alla Camera (si presume che il Senato non sia più elettivo). I deputati possono essere scelti con le preferenze, tranne il capolista che verrebbe bloccato.

 

LOTTI E VERDINILOTTI E VERDINI

Berlusconi vorrebbe i candidati tutti bloccati, ma è disposto anche alla soluzione prospettata dal premier. Rimane invece contrario alla soglia unica del 5%: vorrebbe mantenere quella dell’8% per i partiti non coalizzati, costringendo così Ncd, Udc e Lega a stringere intese con Fi. Ma alla fine è disposto a trattare anche sull’abbassamento dell’8% Mentre ha già detto sì ad abbassare dal 4,5 al 4% la soglia per le forze politiche si coalizzano.

 

Gianni Letta con la Nutella Gianni Letta con la Nutella

Il vero nodo su cui c’è ancora molta distanza è il voto a una lista. Renzi vorrebbe che il premio di maggioranza non vada a una coalizione, ma ad una lista, appunto. Su questo Berlusconi ha puntato i piedi perchè in questo modo il Pd sarebbe avvantaggiato, mentre Fi dovrebbe fare una lista unica con i potenziali alleati.

 

Cosa veramente difficile se si pensa alla Lega, ma anche a Ncd. Ma se passasse questa soluzione, verrebbe meno anche il problema delle soglie di sbarramento. Il premier è convinto che non ci sia «una chiusura ermetica». Clima molto positivo e ogni volta si parla del Milan, la squadra di cui Guerini e Lotti sono tifosi. Berlusconi è contento di come vanno le cose. «Sabato prossimo voglio vincere contro la Juve».

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?