ER BATMAN, IL CAVALIERE FIORITO - IL FEDERALE DI ANAGNI CONTRATTACCA E INGUAIA I PRIMI “COLLEGHI” DEL GRUPPO PDL: “LE OSTRICHE LE HA DIVORATE IL CONSIGLIERE MIELE, LO CHAMPAGNE LO HA STAPPATO BERNAUDO” - NEL MIRINO ANCHE IL CAPOGRUPPO BATTISTONI: “E’ GENTE SENZA STATURA MORALE NE’ FISICA, SPERO DI PARLARE IN SETTIMANA CON I PM” - NESSUNA INDAGINE SULLE VACANZE IN COSTA SMERDATA…

1-FIORITO: MAI RUBATO AL PDL ECCO I NOMI DEI VERI LADRI
Corrado Zunino per "la Repubblica"

«Non voglio scappare, ora salgo». Batman è sotto l'ulivo. Dal cancello lo si vede pulsare sullo smart phone. Dal giardino della sua villetta giallo ocra risponde solo ai messaggi, mai alle chiamate. Batman è solo.

Nel suo feudo elettorale, la sua linea di galleggiamento dopo che tutta la destra lo ha abbandonato, soltanto gli amici di Anagni gli portano vettovaglie. Batman è alto 190 cm, pesa 170 kg e, dallo scandalo, non è dimagrito un etto. Squilla il telefonino, "Franco Fiorito". È Batman. «L'avvocato mi ha chiesto di non parlare, ma salgo a salutarla». L'auto piccola sale lenta lungo l'ultimo sbancamento di Villa Fiorito.

Sono appena andati via due operai. Tutta monti, l'Anagni di collina, odora di abusivismo e cantieri mai finiti. Un'edilizia eternamente precaria in un'area agricola lottizzata di frodo. «Piacere». Batman resta in auto, a destra. In gessato grigio. L'auto accesa. «Vorrei farle vedere la mia casa, ma sto correndo dall'avvocato a Roma. Sono 80 mq, l'ho comprata 10 anni fa già realizzata. Tutto regolare. Le altre ville non so, non sono tutte mie».

Lei ha otto case di proprietà, tre solo ad Anagni. Le ha comprate con lo stipendio da consigliere regionale?
«Quattro le ho ereditate e per il resto ho acceso cinque mutui per 900mila euro complessivi. Pagherò per i prossimi 30 anni, sono al limite delle mie possibilità. Sono consapevole che lo stipendio da consigliere regionale è alto...».

Ci ricorda quanto?
«8mila più quattro e nove... 13mila euro al mese. Pochi gli altri benefit... È alto, lo so, non l'ho deciso io».

13mila escluse le note spese. Ci parla della villa al Circeo, a Punta Rossa, costruita in zona protetta?
«Non so dire, so però che non l'ho pagata in contanti. 600mila euro, 500 ricevuti grazie a un mutuo».

Lei ha 12 conti correnti all'estero?
«Solo 4».

Perché ha sentito il bisogno di aprirli all'estero?
«Ho ereditato una casa a Tenerife, è stato necessario».

Quattro conti correnti per una casa sono un po' troppi.
Il guidatore accelera in folle, fa cenno che è tardi.

Fiorito, gli 800mila euro che ha prelevato dal conto corrente del Pdl Lazio li ha messi sui quattro conti esteri?
«No, non ho rubato un centesimo ».

E dove sono?
«Gran parte li ho rimessi sul conto in Regione».

Quanti?
«Non so».

E perché, ammesso che li abbia rimessi, li aveva prelevati?
«Per autorizzare le spese dei singoli consiglieri. Articolo 8, note spese regionali, ho le carte. Spero che la procura me le chieda».

800mila euro in ostriche, champagne, Suv, suite?
«Sono stato io a far partire l'inchiesta, segnalato per primo le anomalie».

Le ostriche con i soldi pubblici chi se le è divorate?
«Il consigliere Pdl Miele».

Lo champagne chi l'ha stappato?
«Il consigliere Pdl Bernaudo».

E poi?
«Non posso dire di più, c'è un'inchiesta in corso. Per me, però, l'inchiesta inizia adesso, sono altre le persone da indagare».

Il capogruppo Pdl Francesco Battistoni, per esempio?
«Il suo controdossier non esiste. Non l'ho mai stimato, ma per ora mi devo difendere... E poi non sono spione».

Già, l'indagato è lei, per peculato.
«Sto tirando fuori le carte, la verità apparirà diversa da come oggi viene dipinta».

Lei viene dipinto come un politico pantagruelico.
«Amo far tardi la notte, ma in un eremo come questo, lontano da tutti. Altri colleghi sono ostriche e champagne».

Miele, Bernaudo, Battistoni...
«Gente senza statura morale né fisica. Spero di parlare in settimana con i pm».

La destra italiana è corrotta?
«No».

Si dimetterà, almeno, da consigliere del Pdl in Regione?
«Mi sono autosospeso, perché dovrei dimettermi?».

Perché è accusato di aver rubato 800mila euro pubblici.
«Non ho rubato, io».

Quindi vuole proseguire nella sua attività politica.
«Non lo so, ma, tranquilli, la giunta Polverini non cadrà».

Perché queste ricevute le sta recuperando soltanto adesso. Le note spese faraoniche, ammesso non fossero sue, le ha autorizzate come capogruppo e come tesoriere del partito. Ed è pure presidente della commissione Bilancio.
«Non ho controllato, è vero. Però ho segnalato le anomalie».

Pierluigi Boschi, penultimo portaborse, è suo cugino?
«Sì, ed è persona di un'onestà specchiata».

È il Pierluigi Boschi suo socio in una società gastronomica?
«Non ho mai avuto quote in società ».

E l'Imago srl?
«Ora ricordo, fino al 2008. Mai fatto bilanci, l'abbiamo chiusa».

Quante segretarie ha in Regione, Fiorito?
«Quattro».

Tutte di Anagni?
«Non faccio politica per assumere gli amici».

Una curiosità, il soprannome Batman? Per un incidente in moto?
«Mai avuto incidenti in moto, non so. È un altro il mio soprannome ».

Quale?
«Il federale... quando sono quassù mi sento proprio er federale de Anagni».


2-IN BERMUDA E CON QUALCHE AMICO COSTA SMERALDA, L'OMBRA DI "BATMAN"
P.G.P. per "la Repubblica - Edizione Roma"

«Fiorito chi? Ah, quello della Regione Lazio finito sotto inchiesta... no, da queste parti non l'ho davvero mai visto». In Costa Smeralda habitués e vip dell'ultim'ora sono arrivati quasi alla fine di una stagione senza troppe luci, contrassegnata soprattutto da voci e indiscrezioni sugli assetti societari seguiti all'acquisto da parte dell'emiro del Qatar del regno appartenuto prima all'Aga Khan e poi passato al multimiliardario Usa Tom Barrack. Così oggi pochi ricordano quel gigante alto e grosso.

«Forse un marcantonio in bermuda e cappellino?», chiedono gli addetti alla vigilanza delle ville disseminate lungo questi litorali bagnati da acque verdi e cristalline. Ma non sanno aggiungere di più su quell'uomo politico del Partito della libertà che durante l'estate successiva alle elezioni regionali per sua stessa ammissione non ha disdegnato di trascorrere le vacanze in alcuni lidi dorati della Sardegna più esclusiva.

Dall'Hotel Pitrizza all'albergo Romazzino, paradisi a cinque stelle indicati come possibili mete delle ferie da bon vivant dell'ex capogruppo consiliare del Pdl, pochi hanno voglia di parlare di fronte a un taccuino aperto. Però da qualcuno solitamente bene informato, e che sceglie la via dell'anonimato, quasi obbligatorio in questi casi, arriva la conferma che in effetti a volte Franco Fiorito è sbarcato (pare sempre da solo oppure accompagnato da un gruppo ristretto) in un paio di cale dell'impero creato dal principe ismailita.

Non è così escluso che tra queste baie, e magari proprio di fronte alle isolette più fuori mano, abbia costituito il suo buen retiro estivo Franco Fiorito, ora sotto inchiesta con l'accusa di peculato a Roma per l'allegra gestione dei fondi del Pdl nella Regione Lazio.

Comunque la sua presenza nella zona non sarebbe mai stata al centro di avvenimenti mondani o di fatterelli tali da venire segnalati nelle cronache locali per particolari curiosità o aneddoti. Allo stesso modo, almeno fino a questo momento, non sarebbe stato chiesto dalla magistratura della capitale agli inquirenti galluresi di avviare accertamenti e indagini, neppure per delega, sui collegamenti tra Fiorito e l'isola.

 

 

fiorito B FRANCO FIORITO FRANCESCO BATTISTONI Giancarlo Miele FRANCO FIORITO E RENATA POLVERINI jpegfiorito polveriniRENATA POLVERINI CON FIORIGiancarlo Miele

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO