xi jinping zelensky donald trump vladimir putin

IL FUTURO DELL’UCRAINA È IN MANO ALLA CINA: PER QUESTO VINCERÀ PUTIN – I DRONI DI KIEV FUNZIONANO GRAZIE ALLE BATTERIE COSTRUITE A PECHINO, CHE DOSA LE FORNITURE PER NON CREARE TROPPI PROBLEMI ALLA SUA ALLEATA RUSSIA. IL MONOPOLIO CINESE È IL MOTIVO PER CUI TRUMP FLIRTA CON PUTIN: VUOLE SGANCIARLO DALL’ABBRACCIO MORTALE CON XI JINPING PER INDEBOLIRE IL NEMICO NUMERO UNO – E L’EUROPA CHE FA? UN CAZZO, COME AL SOLITO. AVREBBE GLI STRUMENTI PER MUOVERSI DA POTENZA, MA NON C’È LA VOLONTÀ POLITICA: SIAMO DESTINATI A ESSERE PREDE…

NORTHVOLT

Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

A marzo la società svedese di tecnologie verdi Northvolt è fallita e la sua storia rimanda l’Europa alle scelte che oggi ha davanti.

 

[…] Northvolt, start up delle batterie di accumulo, era il campione continentale della transizione. Ha iniziato a morire trascurando un dettaglio: per il materiale di produzione delle batterie dipendeva da una società cinese, Wuxi Lead.

 

vladimir putin xi jinping

Dopo qualche tempo Wuxi ha preso a spedire in Svezia attrezzatura difettosa, in seguito alcune funzioni dei macchinari sembravano addirittura sabotate.

 

Alla fine Northvolt non riusciva più a rispettare le consegne, gli ordinativi pian piano sono venuti meno e l’azienda è saltata.

 

Così la Cina si è disfatta di un concorrente e oggi controlla il 75% del mercato mondiale delle batterie.

 

Tutto questo non avrebbe niente a che fare con l’Ucraina e con il ruolo dell’Europa in questa guerra, non fosse che i droni con i quali il Paese resiste contengono esattamente lo stesso tipo di batterie.

 

Putin Trump

Le forniture all’Ucraina sono dosate a Pechino in modo da non creare troppi problemi alla Russia, secondo un rapporto del Royal United Services Institute di Londra.

 

Ciò vale ancora di più per i magneti dei motori dei droni, perché essi contengono un elemento di terre rare — il neodimio — di cui la Cina genera il 90% della produzione mondiale.

 

attacco russo a kiev 10 ottobre 2025 3

In altri termini, dopo che l’Ucraina ha trasformato per sempre il concetto di difesa, combattere senza l’assenso di Xi Jinping è ormai impossibile. […] Negli Stati Uniti questo problema è chiaro e spiega in parte […] la collusione affaristica degli emissari di Trump con Mosca: gli americani vanno ovunque alla ricerca di accordi che spezzino la presa cinese sui materiali strategici […].

 

L’Europa invece cosa fa? Qui l’inazione, l’ipocrisia e lo scaricabarile delle responsabilità sul Paese o sull’istituzione più vicina sono ormai la regola.

 

ursula von der leyen putin

Qualunque forma di leadership o pensiero strategico collettivo latitano, mentre le due principali potenze nucleari del pianeta si dividono le spoglie del continente senza di noi. […]

 

L’ultima sciarada europea va in scena sulle riserve congelate di Mosca, di cui in teoria dovremmo trasferire almeno 140 miliardi di euro all’Ucraina al più presto.

 

Farlo darebbe a Putin il segnale che Kiev ha risorse per battersi almeno per altri due anni: già solo questa prospettiva può indurre il Cremlino a una minore intransigenza nei negoziati.

 

Vladimir Putin al vertice dell'Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva in Kirghizistan - Foto Lapresse

Eppure dell’intera operazione sulle riserve si parla da un anno, mancano due settimane al vertice di Bruxelles che deve decidere, e tutto è in alto mare.

 

Non è chiaro cosa accadrà e come. Da Bruxelles filtra che parte della colpa sarebbe della Banca centrale europea […]. La realtà ovviamente è più complessa di così.

 

L’architettura del trasferimento delle riserve russe a Kiev non decolla perché tutti gli attori […] cercano solo di ridurre a zero i costi e i rischi per sé. E cercano di farlo a spese del vicino. Ma conciliare la totale avversione al rischio per tutti è semplicemente impossibile.

 

Il Belgio vuole garanzie finanziarie di ferro dagli altri governi europei per non dover eventualmente rispondere da solo di fronte a Mosca. Ma Francia e Italia sono molto fredde.

 

NORTHVOLT

La Bce chiede una struttura finanziaria sulle riserve russe che preveda dei tassi d’interesse a carico della Commissione europea — per ragioni tecniche — ma Ursula von der Leyen e la Germania esitano perché non vogliono un precedente di qualcosa che somigli a un eurobond. Diventa un puzzle impossibile. Si direbbe che i leader europei stiano negoziando un accordo sulle quote latte (con tutto il rispetto), non la reazione a una guerra esistenziale.

 

putin trump

Forse semplicemente l’Unione europea non ha in sé il software: non quando in gioco ci sono le invasioni di eserciti sul nostro continente, la vita e la morte, il tentativo degli avversari di distruggere il nostro sistema basato sul diritto, la tolleranza, l’apertura, la composizione pacifica e multilaterale dei problemi.

 

Forse siamo disegnati per un mondo che non c’è più. Però non è vero che non avremmo gli strumenti per far provare ai rivali che anche l’Europa può muoversi da potenza.

 

Nell’area euro (non in Cina) si trova la gran parte del debito pubblico statunitense detenuto all’estero.

 

ursula von der leyen mostra l edificio dell ue colpito a kiev dalle bombe russe foto lapresse

Permettiamo alle Big Tech americane di eludere le tasse su quote enormi dei loro utili attraverso l’Irlanda, in un modo che sostiene il loro valore di Borsa per centinaia di miliardi di dollari.

 

Continuiamo a non imporre alla Cina di investire di più e meglio da noi, condividendo la sua proprietà intellettuale, se vuole avere l’accesso al mercato europeo di cui ha tanto bisogno.

 

Ovviamente tutte queste strade sono difficilissime, piene di trappole. Sono l’equivalente economico di un confronto atomico.

 

Ma la sostanza della dissuasione nucleare non è nel lanciare la bomba; è nel saper instillare nell’avversario il dubbio che possiamo farlo. Esattamente ciò che questa generazione di leader europei è incapace di fare.

BATTERIE NORTHVOLT

attacco russo a kiev 10 ottobre 2025 4donald trump e ursula von der leyen

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...