TRACOLLO DELLA MAGGIORANZA ALLA CAMERA: BATTUTA 10 VOLTE - FINI SU S&P: “ALLARME ROSSO E IL GOVERNO È IL PROBLEMA” - CALDEROLI: “DISCUTIBILE CHE UN PRIVATO GIUDICHI UNO STATO” - TREMONTI SU MARPIONNE: “DARGLI RISPOSTE SE FA IL DEMONIO”, MA POI SMENTISCE - GHEDINI: HO IMPEDITO LA CANDIDATURA DI LAVITOLA E LUI VOLEVA BASTONARMI” - DOPO IL TRASFERIMENTO DELL’INCHIESTA A ROMA, I BERLUSCONES GODONO: “AVEVA RAGIONE SILVIO”…

1. FINI, SITUAZIONE DA 'ALLARME ROSSO' E IL GOVERNO è PARTE DEL PROBLEMA...
(ANSA)
- "La valutazione di Standard & Poor's non è stato un fulmine a ciel sereno. E' la riprova che la nostra situazione economica, a livello internazionale è, anche per ragioni politiche, da 'allarme rosso'. "E' grave che nella maggioranza non ci sia la consapevolezza che il nostro governo non è la soluzione del problema ma parte del problema". Lo dice il presidente della Camera Gianfranco Fini.

2. CALDEROLI, DISCUTIBILE PRIVATO GIUDICHI STATO...
(ANSA)
- "Che uno Stato debba essere giudicato da un privato mi sembra discutibile". Così il ministro Roberto Calderoli, conversando con i cronisti a Montecitorio, commenta il declassamento dell'Italia da parte dell'agenzia di rating Standard & Poor's.

3. MAGGIORANZA IN DIFFICOLTA', BATTUTA 10 VOLTE IN AULA...
Radiocor
- Prosegue senza soste la via crucis della maggioranza nell'Aula della Camera, giunta a 10 sconfitte nelle votazioni sulla proposta di legge per g li spazi verdi urbani. I pareri contrari del relatore a emendamenti dell'opposizione (gli ultimi di Morassut, Mariani e Zamparutti del Pd, Piffari dell'Idv) sono stati smentiti dall'Aula che li hanno approvati. Il Governo, come gia' in precedenza, si e' rimesso all'Aula. Per Erminio Quartiani (Pd), 'il dato politico e' chiaro, la maggioranza non tiene e l'opposizione e' compatta.

La maggioranza non c'e' piu'', dice l'esponente del Pd cosi' come Massimo Danadi capogruppo dell'Idv, secondo cui 'se avessero avuto un po' di responsabilita' avrebbero tratto le conseguenze da tempo'. Il partito di Di Pietro rinnova l'appello al Presidente della Repubblica affinche' 'invii un messaggio alto e forte alle Camere perche' si creino le condizioni per superare questa insostenibile frattura tra Paese e Parlamento'.

4. CAMERA; GOVERNO SI RIMETTE AD AULA SU TUTTO...
(ANSA)
- Il governo si rimette all'Aula su tutti gli emendamenti al testo sugli spazi verdi pubblici urbani, "evidenziando che si vota qualcosa che non ha copertura finanziaria": lo ha annunciato all'assemblea di Montecitorio il sottosegretario all'Ambiente Elio Belcastro dopo che il governo é stato battuto per l'ennesima volta su emendamenti dell'opposizione al testo. Sostanzialmente innalzando 'bandiera bianca' rispetto alle assenze in maggioranza, Belcastro ha "sensibilizzato tutti i deputati a fare attenzione a votare norme senza copertura finanziaria".

5. PANIZ, AVEVA RAGIONE BERLUSCONI...
(ANSA)
- "Ci sono voluti solo pochi giorni per aver conferma che era corretta l'indicazione al presidente Berlusconi di non presentarsi di fronte ai pm di Napoli: le istituzioni si rispettano anche istruendo i procedimenti in ossequio alle regole della competenza territoriale". E' quanto afferma Maurizio Paniz, membro della Consulta Giustizia del Pdl, Presidente del Consiglio di Giurisdizione e capogruppo Pdl della giunta per le autorizzazioni a procedere.

6. PD, DECISIONE GIP DIMOSTRA NO PERSECUZIONE...
(ANSA)
- "Non conosciamo gli atti, ma questa decisione è sicuramente ancorata alle regole del processo e dimostra che non c'é alcuna volontà di persecuzione nei confronti di Silvio Berlusconi da parte della magistratura". Così la capogruppo democratica nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, commenta la decisione del gip di Napoli che sposta la competenza a Roma. "Inoltre, da quanto si apprende dalla stampa, le argomentazioni utilizzate dal giudice napoletano per motivare la competenza della procura romana danno conto della serietà dell'inchiesta, dei riscontri ottenuti e della robustezza dell'impianto accusatorio. A questo punto Berlusconi non avrà più scuse per evitare di rendere dichiarazioni all'autorità giudiziaria, nel caso ci fosse necessità", conclude.

7. GHEDINI, DA LAVITOLA 'MINACCE' PER ELEZIONI. VOLEVA 'BASTONARE' L'AVVOCATO CHE SI ERA OPPOSTO A CANDIDATURA...
(ANSA)
- Il direttore dell'Avanti Valter Lavitola minacciò di "bastonare" l'avvocato Niccolò Ghedini perché questi, come Gianni Letta, aveva espresso parere negativo a una sua candidatura alle elezioni. Lo racconta lo stesso Ghedini nell'interrogatorio in qualità di teste davanti ai pm di Napoli che indagano sul presunto ricatto al premier.

Ghedini racconta ai pm che nel 2008 Lavitola aspirava a una candidatura alle elezioni politiche "ovviamente in una posizione tale da poter essere eletto". L'avvocato del premier, che spiega di aver sempre collaborato alla compilazione delle liste, si oppose affermando che dalle notizie di stampa non si aveva una buona opinione di Lavitola.

"Io avevo consigliato, sia io sia il dottor Letta in maniera ancor più vivace di me il presidente Berlusconi di non frequentare questo signor Lavitola, che sarà una persona simpaticissima, piacevolissima, ma che non ci entusiasmava per ciò che veniva prospettato. E il presidente Berlusconi, che è uomo così generoso, generoso di sé, dopo che il signor Lavitola non fu messo nelle liste elettorali, gli spiegò che ciò era dovuto anche al fatto che sia io sia il dottor Letta avevamo dato un nettissimo parere negativo...

Ciò provocò in lui una reazione non particolarmente piacevole, tanto che andò in ufficio dal presidente e, parlando con Marinella (Brambilla, segretaria del premier, ndr), e dicendo e facendo delle minacce di tipo fisico; io posso mai frequentare uno come Lavitola che mi viene a fare minacce a me di tipo fisico?.." "Io mi sono limitato a esprimere un parere - ha aggiunto il penalista - e adesso dice di volermi bastonare fisicamente, tant'é che se lo domandate a Marinella se lo ricorda perfettamente questo episodio".

8. PORTAVOCE TREMONTI, INFONDATE FRASI ATTRIBUITE...
(ANSA)
- "Le frasi attribuite al Professor Giulio Tremonti nel corso dell'incontro per lo Sviluppo, che si é svolto oggi al Ministero dell'Economia e delle Finanze, sono totalmente infondate". Così il Portavoce del Ministro dell'Economia e delle Finanze.
L'ANSA precisa che le frasi a cui si riferisce il portavoce del ministro dell'Economia ("Dobbiamo dare delle risposte a Marchionne se fa il demonio e dice che non vuole stare in Italia perché c'é il sindacato. Ci sarà una ragione se Marchionne dice che deve uscire da Confindustria se vuole stare in Italia"), sono state riportate da persone presenti all'incontro.

9. PROCESSO LUNGO: COSTA, CON DECISIONE MILANO NON C'ENTRA...
(ANSA)
- "Le due cose non hanno alcuna connessione. Ma è evidente che lasciare in mano alla discrezionalità di un giudice che non conosce neanche gli atti del procedimento una scelta rilevantissima in tema di prove, contrasti con i principi del giusto processo". Il capogruppo del Pdl in commissione Giustizia della Camera Enrico Costa, risponde così alla domanda su come mai il suo partito abbia deciso di chiedere la calendarizzazione del ddl sul processo lungo esattamente il giorno dopo che il tribunale di Milano ha deciso di ridurre i testi del processo Mills. "Ciò che è avvenuto a Milano - prosegue Costa - dimostra come sia necessario ancorare a criteri oggettivi decisioni in materia di prove". "E' poi un provvedimento - conclude - che è stato approvato dall'altro ramo del Parlamento ed è giusto che continui il suo iter".

10. DOMANI GIP PALERMO DECIDE SU ROMANO E VIZZINI...
(ANSA)
- Il gip Piergiorgio Morosini deciderà domani se trasmettere alle Camere la richiesta di autorizzazione all'uso delle intercettazioni che riguardano il ministro Saverio Romano e il senatore Carlo Vizzini (Pdl).

Entrambi sono coinvolti con Totò Cuffaro, che all'epoca non era deputato, nell'inchiesta su presunte tangenti distribuite dal tributarista Gianni Lapis per favorire la vendita a un gruppo spagnolo della società "Gas" di cui era socio Massimo Ciancimino. Tutti sono indagati per corruzione aggravata dall'avere agevolato Cosa nostra. Il gip dovrà stabilire se le intercettazioni, che risalgono al periodo 2003-2004, sono rilevanti per l'indagine. E in questo caso dovrà chiedere il consenso delle Camere di appartenenza di Romano e Vizzini.

 

GIANFRANCO FINI ROBERTO CALDEROLI montecitorioMaurizio Paniz ADS GIULIO TREMONTI MARCHIONNEGHEDINI lavitolaSAVERIO ROMANO

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…