
L'ORDINE DI GIORGIA ALLE BANCHE: APRITE I PORTAFOGLI PER LA PATRIA! – DOPO UNA GIORNATA DI SCAZZI TRA LEGA E FORZA ITALIA, CON TAJANI CHE AVEVA RIBADITO “NON VOTEREMO ALCUNA TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI”, IERI SERA MELONI HA ALZATO IL TELEFONO E HA CHIAMATO I VERTICI DELL’ABI: “DOVETE DARE ANCHE VOI UN CONTRIBUTO ALLA MANOVRA” – ALLA FINE, COME DAGO-DIXIT, IL COMPROMESSO È STATO TROVATO: GLI ISTITUTI BANCARI E ASSICURATIVI SGANCERANNO 4,5 MILIARDI DI EURO ATTRAVERSO L'AUMENTO DELL'IRAP E UN RITOCCO DELL'OBOLO DA PAGARE PER SBLOCCARE LE RISERVE. TAJANI MASTICA AMARO, GIORGETTI ESULTA: “CREDO AI MIRACOLI”
1 - LA LITE TRA LEGA E FORZA ITALIA, POI LA SCHIARITA GIORGETTI: CREDO AI MIRACOLI
Estratto dell’articolo di Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”
giorgia meloni e giancarlo giorgetti foto lapresse 1
A sera, l’intesa è data per raggiunta. Per dirla con il ministro Giorgetti: «Io credo ai miracoli». Ma a metà giornata, una nota rimbomba come una cannonata: «Forza Italia non voterà, né in Consiglio dei ministri né in Parlamento, alcuna tassa sugli extraprofitti».
Perché il partito è «contro ogni imposizione autoritaria che spaventi i mercati, gli investitori italiani e stranieri, creando un grave danno economico all’Italia». [...]
La nota, sarà un caso, arriva pochi minuti dopo quella di Armando Siri (Lega): «Il contributo dalle banche previsto in manovra non ha intenti punitivi. È giusto che chi in questi anni ha registrato utili straordinari contribuisca al sistema Paese». O forse l’innesco è una seconda nota leghista, pochi minuti più tardi, firmata anche dal presidente della commissione Finanze del Senato Massimo Garavaglia: nella legge di bilancio «saranno presenti anche miliardi di contributi da parte delle banche». [...]
antonio tajani - informativa al senato su gaza - fot lapresse
Antonio Tajani è a Napoli dove ha incontrato il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, e l’omologa palestinese Varsen Aghabekian. Ma non si sottrae alla questione: «Il ministro Giorgetti mi ha assicurato durante l’ultima riunione del Cdm che non ci sarà alcuna tassa sugli extraprofitti, che è un concetto un po’ da Unione Sovietica». [...]
Risultato: serve un nuovo vertice di maggioranza, dopo quello di domenica scorsa a casa Meloni, per evitare lo slittamento del Cdm di questa mattina. Presenti, oltre a Meloni, Tajani, Salvini e Lupi, anche il viceministro Leo, con Giorgetti collegato da Washington. La formula pare in qualche modo simile a quella del 2023. Con il risultato di dare il gettito previsto senza, esultano in Forza Italia, tecnicamente tassare gli extraprofitti.
tassa sugli extraprofitti delle banche
I leghisti sono soddisfatti perché un «contributo» ci sarà e per l’inclusione in manovra della pace fiscale. Ma i tuoni e i fulmini di giornata certificati da note e dichiarazioni? «Nessuno scontro, toni pacati» giurano i leghisti. Della legge di Bilancio ha parlato anche Giorgia Meloni: «Abbiamo riportato il Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa al suo alveo iniziale e lo abbiamo potenziato con 670 milioni di euro fino al 2027».
Un nuovo round degli incontri governo-banche si era svolto giusto ieri mattina. Con fumata nera. Ma appunto, ora il governo dovrebbe sottoporre alle banche le novità.
Il Pd, dopo una serie di note individuali, solennizza la dichiarazione dei capigruppo Chiara Braga e Francesco Boccia: «Il governo sta trasformando la legge di bilancio in una rissa da bar tra vicepremier». [...]
2 - SCINTILLE CON I BANCHIERI POI LA CHIAMATA DI MELONI "DOVETE CONTRIBUIRE"
Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco e Giuseppe Colombo per “la Repubblica”
giancarlo giorgetti giorgia meloni antonio tajani foto lapresse
È Giorgia Meloni ad alzare il telefono. Lo fa a sera, durante il vertice con i leader di maggioranza a Palazzo Chigi. È il sigillo al patto di governo. L'ultima offerta della presidente del Consiglio alle banche. Chiama i vertici dell'Abi.
Illustra le norme, qualcosa lima e qualcosa cancella per dimostrare volontà di dialogo, ma alla fine fa capire che la trattativa è conclusa: «Capisco la difficoltà – è il senso del suo ragionamento – ma qualcosa dovete dare anche voi».
Le risorse arriveranno dall'aumento dell'Irap e da un ritocco dell'obolo da pagare per sbloccare le riserve. In ogni caso, tasse. «Sono vincolate alla sanità», fa presente la leader. Il travaso aiuta Forza Italia a digerire la novità, visto che da giorni chiede un aumento delle risorse per medici e ospedali.
giancarlo giorgetti antonio tajani
[...] il leader di Forza Italia conosce già il punto di caduta, quello che sarà sancito a sera. Da giorni si confronta con Palazzo Chigi per arrivare a una composizione. Per rendere meno indigeste le misure, si intesta la battaglia contro gli extraprofitti.
Ma gli istituti di credito e le assicurazioni, in un modo o nell'altro, dovranno comunque lasciare 4,4 miliardi sul piatto della Finanziaria. Senza, ripete da giorni il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, la manovra non si tiene in piedi.
E d'altra parte, sul piano politico, Meloni non vuole e non può arretrare. Per chiarirlo a tutti, lancia un segnale ruvido: convoca per l'indomani alle 11 il consiglio dei ministri per il via libera alla manovra, con un annuncio ufficiale che arriva trenta secondi prima di aprire il vertice con i leader di maggioranza. Come a dire a Forza Italia: l'intesa si chiude stasera, meglio un compromesso che nessun accordo.
È chiaramente un segnale rivolto anche agli istituti di credito, che per tutto il giorno avevano trasmesso il proprio malcontento all'esecutivo. È un fastidio che arriva fin dentro Palazzo Chigi. L'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina - si apprende da fonti dell'esecutivo - si fa interprete della ragioni dei principali gruppi bancari italiani rispetto alle ipotesi di tassare gli extraprofitti.
tassa sugli extraprofitti delle banche
Il manager entra in contatto con i vertici del governo. E li mette in guardia dal rischio di procedere con un metodo e un progetto che - è la sintesi del suo messaggio - rischiano di essere autolesionistici, perché in grado di danneggiare l'intero sistema del credito. Tutto viene rimandato al vertice serale.
[...] Si valuta anche un piano d'emergenza, nel caso in cui Meloni non riuscisse a chiudere il dossier: senza l'intesa, la legge di bilancio verrebbe comunque approvata nel Consiglio dei ministri previsto per oggi, indicando soltanto i saldi (e non le norme) nella parte dedicata a banche e assicurazioni. Un via libera "salvo intese". [...]
L'accordo, obbligato, viene sancito in poco più di un'ora. Inevitabile anche per Tajani, conscio che difendere a oltranza le banche non garantisce in questa fase un ritorno di consenso nel Paese. Con i suoi, dunque, mostra soddisfazione. «Non ci sono tasse sugli extraprofitti, anche perché la Costituzione vieta una tassazione particolare per una singola categoria di contribuente. Altra cosa è un contributo volontario».
ANTONIO TAJANI - MATTEO SALVINI
E però, il leader di FI deve anche accettare l'aumento dell'Irap, una misura strutturale che certo non piacerà all'Abi. [...]