ULTIMO GIRO DI COLLE: BERSANI OFFRE AL BANANA IL TRIO AMATO-MARINI-D’ALEMA - GRILLO PUNTA TUTTO SU RODOTÀ…

1 - QUIRINALE: GRILLO, CANDIDATO E' RODOTA', HA ACCETTATO
(ANSA) - "Dopo la rinuncia di Milena Gabanelli e Gino Strada ho chiamato Rodotà che ha accettato di candidarsi e che sarà il candidato votato dal M5S": lo dice Beppe Grillo in un tweet.

2 - COLLE, È VOLATA AMATO-D'ALEMA-MARINI
Da "lastampa.it"

Giuliano Amato, Massimo D'Alema e Franco Marini. Si gioca tra questi tre la volata per il Quirinale. Pier Luigi Bersani ha presentato oggi in un colloquio telefonico a Silvio Berlusconi la rosa dei candidati al Colle.

Dalla lista, composta da più nomi, le personalità prese in considerazione dal Cavaliere sarebbero Amato, D'Alema e Marini. Si fanno quindi sempre più insistenti le voci secondo cui Pd e Pdl sarebbero vicini all'intesa per l'elezione del successore di Giorgio Napolitano.

Le trattative sono continue. L'ufficio di presidenza del Pdl inizialmente previsto per questa mattina alle 11 è rinviato a questa sera. E anche in casa Pd slittano gli appuntamenti previsti per oggi. Sembra quindi sempre più improbabile che il Pd decida di convergere sul nome di Rodotà per rispondere all'apertura di Grillo.

E si allontana anche l'ipotesi - temuta dal partito di Berlusconi e dallo stesso ex premier - dell'elezione di Romano Prodi al quarto turno. E sul Professore arriva anche l'altolà dei montiani. «Sul suo nome non abbiamo nessun problema, ma non ce la farà» perché non gode di una «maggioranza ampia» mentre «noi spingeremo fino in fondo perché ci sia un nome che trovi d'accordo anche il Pdl» e «il consenso ampio è un fattore indispensabile», spiega il coordinatore Andrea Olivero.

Sono ore cruciali. La via maestra resta quella di un'intesa tra Pd e Pdl che, con i voti anche di Scelta civica, incoroni il successore di Giorgio Napolitano con la maggioranza dei due terzi dei grandi elettori. Giuliano Amato e al momento tra i più quotati,seguito da Massimo D'Alema. Tant'è che su di essi in queste ore ragionano anche gli altri partiti (Scelta civica direbbe sì ad Amato; la Lega non pone veti su D'Alema, mentre al presidente della Treccani dice no).

I due nomi, ai quali in ambienti Pd si continua ad affiancare anche quello di Franco Marini, saranno nella rosa che Bersani presenterà a Berlusconi. Ad ogni modo, se anche si riuscisse a trovare un'intesa su un nome, spiegano in ambienti parlamentari, non è detto che la convergenza si trasformi in un'elezione in uno dei primi tre scrutini, anche se il tentativo sarà proprio questo. Si teme infatti che la soglia dei due terzi si trasformi in una trappola per l'azione di "franchi tiratori".

Nulla di fatto anche sul fronte Pd-M5S. L'incontro per il momento non è in programma. «No. O forse sì. E' una situazione in divenire, chissà...», risponde il capogruppo del Movimento cinque stelle in Senato, Vito Crimi. «La nostra posizione è nota, abbiamo deciso di votare Milena Gabanelli. Incontrarci per ribadire le solite cose mi sembra un esercizio inutile». Crimi spiega che «è anche una forma di rispetto per il Pd perchè riunirci per raccontarci le stesse cose mi pare anche ingeneroso».

Però con i capigruppo del Pd al Senato e alla Camera «ci incontriamo spesso anche nei corridoi», «insomma la possibilità di chiacchierare la troviamo sempre, potrebbe pure non esserci bisogno di una riunione ufficiale». Infine, conclude Crimi, «se dovesse esserci una riunione potremmo pure vederci oggi alle 18, alle 21, forse anche domattina presto». La Gabanelli, indicata come candidato dei Cinque Stelle, non ha ancora dato la risposta definitiva. Lo farà oggi. E intanto Grillo si scaglia contro Bersani, «responsabile del suicidio di Stato».

La Lega intanto fa sapere che voterà un proprio candidato al Colle. Il Carroccio conferma che sarà una donna come già anticipato ieri da una nota dei capigruppo di Camera e Senato. Il nome dovrebbe essere ufficializzato già stasera dal segretario Roberto Maroni e, secondo quanto si apprende, potrebbe essere quello di Manuela Dal Lago, ora candidata sindaco di Vicenza alla guida di una lista civica.

Sessantacinque anni, già deputata della Lega Nord, Manuela Dal lago è di Vicenza ed è laureata in Scienze Geologiche. Nella scorsa legislatura è stata presidente della commissione Sviluppo e Attività Produttive della Camera, ed è stata componente, con Maroni e Calderoli, del triumvirato nominato dal consiglio federale che ha traghettato il partito al congresso.

 

 

BERLU E BERSANI ARRIVO VIGNETTA BENNY BERSANI E BERLUSCONI INSIEME A LETTO GIULIANO AMATO Intervento di Massimo Dalema IL DISCORSO DI FRANCO MARINI Beppe Grillo

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...