donald trump muro messico

FIATO ALLE TRUMP - GIRO DI VITE DEL PRESIDENTE USA SUI PROFUGHI: PER 120 GIORNI “CONGELATO” L’INGRESSO DI RIFUGIATI NEGLI STATES. E STOP A TUTTI I CITTADINI PROVENIENTI DA 7 PAESI ISLAMICI - DALL'ALTO DELLE MURA VATICANE, IL PAPA: "IL MURO USA-MESSICO E’ SEGNALE PREOCCUPANTE"

trump alla casa biancatrump alla casa bianca

Da “repubblica.it”

 

Rafforzamento dell'esercito e controlli più severi per impedire l'ingresso di terroristi islamici in Usa: Donald Trump procede come un rullo compressore per mantenere le sue promesse elettorali e firma altri due ordini esecutivi al Pentagono, dopo aver incontrato lo stato maggiore congiunto e partecipato alla cerimonia di giuramento del nuovo segretario alla difesa, il gen. James Mattis, "l'uomo giusto al posto giusto".

 

Programma rifugiati "congelato". "Vogliamo mantenere i terroristi islamici radicali fuori dagli Usa", per garantire che non si ammetta nel Paese la stessa minaccia che i nostri soldati combattono all'estero, ha osservato. "Vogliamo ammettere nel nostro Paese solo coloro che lo sosterranno e ameranno profondamente la nostra gente", ha aggiunto, senza però spiegare direttamente i dettagli del provvedimento. Dettagli che sono emersi successivamente: Trump ha bloccato per 120 giorni il programma che prevedeva l'ingresso di rifugiati negli Stati Uniti, programma varato da Barack Obama. E ha deliberato che, dopo questo periodo, sarà data priorità innanzitutto alle "minoranze cristiane" perseguitate. Trump ha tagliato di oltre la metà il numero dei rifugiati che gli Stati Uniti prevedevano di accettare quest'anno, portandolo a 50mila.

 

TRUMP MAYTRUMP MAY

Stop a cittadini di 7 paesi musulmani.  Ingresso negli Stati Uniti sospeso per tre mesi per i cittadini di sette paesi musulmani: Siria, Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen. Lo ha disposto il presidente Trump nel suo ordine esecutivo "per evitare di far entrare negli Usa terroristi stranieri".

 

No ai profughi siriani. Nel suo ordine esecutivo sono bloccati fino a ulteriore comunicazione, quindi anche dopo i 120 giorni, gli ingressi di rifugiati siriani. Per quest'ultimi nel provvedimento non sembra esserci a safezones (zone di sicurezza).  "L'ingresso di cittadini e rifugiati siriani" è "dannoso per gli interessi del Paese", scrive il presidente degli stati Uniti, nell'ordine esecutivo in cui blocca i visti ai siriani e sospende a tempo indeterminato l'ingresso dei rifugiati provenienti dalla Siria. Trump ha chiesto al Pentagono e al Dipartimento di Stato un piano per creare 'safe zonè dentro e intorno alla Siria per offrire protezione ai siriani che scappano dalla guerra.

 

Stop a rinnovo automatico dei visti per lavoro. Nel suo giro di vite per difendere gli Stati Uniti dall'ingresso di terroristi islamici, il presidente Usa ha sospeso con effetto immediato il programma Visa interview waiver, che consentiva ai cittadini stranieri titolati di chiedere il rinnovo del visto per motivi di lavoro o per altro (escluso il turismo) senza affrontare il colloquio personale con le autorità diplomatiche Usa. Trump ha ordinato l'accelerazione dei programmi che permettono il tracciamento bio-metrico di tutti i viaggiatori in entrata o in uscita dagli Usa.

 

TRUMP TRUMP

Priorità a profughi cristiani. Nei giorni scorsi erano trapelate sue intenzioni di sospendere il flusso di rifugiati e i visti per le persone provenienti da alcuni Paesi a maggioranza islamica flagellati dal terrorismo, come Siria, Libia, Iraq, Somalia, Sudan e Yemen. In una intervista al Christian Broadcasting Network, Trump ha detto che tra i siriani che chiedono lo status di rifugiati dovrebbe essere data priorità ai cristiani, finora "trattati in modo orribile": "se eri un musulmano potevi entrare ma se eri un cristiano no, era quasi impossibile".

 

Forze armate rafforzate, ma evitando sprechi. Parallelamente il presidente vuole rafforzare quello che è già il primo esercito del mondo, rischiando di rilanciare la corsa agli armamenti e di gonfiare il deficit pubblico. L'obiettivo, ha spiegato, "è iniziare una grande ricostruzione delle forze armate americane, per sviluppare un piano per nuovi aerei, nuove navi, nuove risorse e strumenti per i nostri uomini e le nostre donne in uniforme". Ma evitando sprechi. "Il nostro futuro - ha spiegato Trump - è quello di essere la guida del mondo".

Condividi  

donald trump muro con il messico  7donald trump muro con il messico 7

Revisione programmi per F-35. Mattis ha ordinato proprio oggi una revisione dei programmi per gli F-35 e l'Air Force One, già criticati da Trump come troppo costosi. Il capo del Pentagono ha chiesto al suo vice Robert Work di individuare i modi per ridurre significativamente il costo degli F-35, confrontandoli con gli F/A-18 Super Hornet e verificando se un Hornet modernizzato potrebbe rappresentare una valida alternativa. Mattis ha chiesto risparmi anche per i nuovi modelli dell'aereo presidenziale, prodotti dalla Boeing.

 

Torture, il presidente Usa favorevole. Il segretario alla difesa avrà infine l'ultima parola sulla tortura. "Credo che la tortura, il waterboarding funzionino", ha ribadito Trump nella conferenza stampa congiunta alla Casa Bianca gelando Theresa May. Ma poi l'ha rassicurata precisando che si atterrà alle decisioni dei capi del Pentagono e della Cia, che nelle loro audizioni sotto giuramento al Congresso si sono dichiarati contrari alla tortura, vietata peraltro anche dalle leggi Usa.

donald trump muro con il messico  5donald trump muro con il messico 5donald trump muro con il messico  4donald trump muro con il messico 4donald trump muro con il messico  6donald trump muro con il messico 6

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”