marta cartabia cosimo ferri matteo renzi

GIUSTIZIA, È (QUASI) FATTA - L’ACCORDO DI MAGGIORANZA IN COMMISSIONE REGGE: SOLTANTO “ITALIA VIVA” NON HA VOTATO IL MANDATO AL RELATORE. MARTEDÌ LA RIFORMA DEL CSM ARRIVERÀ ALLA CAMERA - LE NOVITÀ: IL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA TORNERÀ A ESSERE COMPOSTO DA 30 MEMBRI, MA NON SONO PIÙ PREVISTE LISTE. STRETTA SULLE “PORTE GIREVOLI: SARÀ VIETATO ESERCITARE IN CONTEMPORANEA FUNZIONI GIURISDIZIONALI E RICOPRIRE INCARICHI ELETTIVI

MARTA CARTABIA 1

Valentina Errante per “il Messaggero”

 

Alla fine l'accordo della maggioranza regge e soltanto Italia viva, in piena notte, non vota il mandato al relatore per la riforma della giustizia e dell'ordinamento giudiziario, che martedì arriverà alla Camera, nello stesso giorno in cui comitato centrale dell'Anm si riunirà per convocare l'assemblea generale del 30 aprile e valutare la proposta di uno sciopero.

 

COSIMO FERRI

Del testo fanno parte anche alcuni emendamenti controversi, come quello di Enrico Costa di Azione sulla pagella dei magistrati e quello di Pierantonio Zanettin (Fi) sulla separazione della funzioni, che ha superato l'esame con l'astensione dei 5Stelle. Ci saranno nuove regole per le nomine dei vertici degli uffici giudiziari, non si potrà indossare la toga dopo un incarico politico e spariscono le liste per le candidature al Csm.

 

CSM

Pierantonio Zanettin

Il Consiglio superiore della magistratura tornerà a essere composto da 30 membri: 20 togati e 10 laici oltre ai 3 componenti di diritto. Non sono più previste liste: il sistema si basa su candidature individuali, senza necessità di presentatori. E ci saranno anche le quote rosa: dei sei candidati di ogni collegio binominale un minimo almeno la metà dovrà essere del genere meno rappresentato.

 

PORTE GIREVOLI

toghe

 La riforma introduce il divieto di esercitare in contemporanea funzioni giurisdizionali e ricoprire incarichi elettivi e governativi, sia per cariche elettive nazionali e locali sia per gli incarichi di governo nazionali, regionali e locali. I magistrati che abbiano ricoperto cariche elettive, dopo il mandato, non potranno tornare a svolgere funzioni giurisdizionali: quelli ordinari verranno collocati fuori ruolo nell'amministrazione o nell'Avvocatura dello Stato. Le toghe candidate e non elette, per tre anni, non potranno tornare in un ufficio nella regione che comprende la circoscrizione elettorale, né in quella in cui si trova il distretto dove lavoravano in precedenza, mé potranno assumere incarichi direttivi.

 

PASSAGGI DI FUNZIONE

TOGHE

Le toghe dovranno scegliere entro dieci anni dall'assegnazione della prima sede e nella loro carriera potranno fare un solo passaggio dalla funzione requirente a quella giudicante nel penale. Limite che non vale per il passaggio al settore civile o dal settore civile alle funzioni requirenti nonché per il passaggio alla Procura generale della Cassazione.

 

il plenum del csm

FASCICOLO PERSONALE

Attualmente, ad ogni valutazione di professionalità (ogni 4 anni fino alla settimana valutazione) il magistrato deve produrre al Consiglio giudiziario, e poi al Csm, provvedimenti a campione sull'attività svolta e statistiche relative alle attività proprie e comparate a quelle dell'ufficio di appartenenza. Già è prevista l'esistenza di segnalazioni in caso di significative anomalie.

luca palamara a passeggio con cosimo ferri

 

Con l'emendamento di Costa il fascicolo, dovrà costantemente essere aggiornato, seguendo anche l'iter dei vari provvedimenti, compreso la tenuta dei provvedimenti nei vari gradi di giudizio.

 

NOMINE

Per evitare le nomine a pacchetto degli incarichi ai vertici degli uffici giudiziari, il Csm dovrà procedere in base all'ordine cronologico delle scoperture. Sul sito saranno pubblicati i curricula di chi ha presentato domanda e sarà obbligatoria l'audizione di non meno di 3 candidati. Prima e dopo la nomina, i magistrati dovranno seguire dei corsi di formazione.

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO