RISCATTO ITALIANO: LITTLE TONY, CANDIDATO BIG (A SAN MARINO) - GLI ARMATORI ASSEDIANO CASA DI LAPO - GALAN E I FANTASMI AL MUSEO DI NAPOLI - LE DECISIONI LAMPO DEGLI ASSESSORI LOMBARDI - LA REGIONE TOSCANA COME STRANAMORE - CARO CE COSTA 'STO PREMIO MOGOL! (28 MILA EURO PER I TRE MEMBRI DELLA GIURIA) - QUEI 15 PARLAMENTARI NULLAFACENTI - TREMATERRA, OVVERO L’EURODEPUTATO DIMEZZATO - I “100 PUNTI” DI RENZI PER PALAZZO CHIGI - A JESI SCIABOLATE PAESANE SUL FIORETTO...

A cura di Enrico Arosio e Primo di Nicola per "l'Espresso"

1. ST. MORITZ , JOHN, LAPO E I VICINI GRECI...
Quando John Elkann (o anche Lapo) si affaccia dalla casa dei nonni Agnelli a St. Moritz, ormai, vede solo greci. Non i manifestanti furiosi che mettono a fuoco Atene, naturalmente: armatori greci, molto più discreti. Sulla collina di Suvretta, dove villeggiano i ricchissimi di mezza Europa, le due ville sottostanti la Chesa Alcyon degli Agnelli, che al confronto appare quasi modesta, appartengono alla stessa famiglia di imprenditori ellenici: sia Villa Suvretta, ex scià di Persia ed ex Berlusconi (in affitto) che, circonfusa di leggende, per anni nessuno aveva voluto comprare, sia la confinante e ancor più fastosa Villa Mira Margna.

I proprietari sono gli armatori Martinos del gruppo Thenamaris. D'estate o d'inverno, ogni volta che torna a casa, il giovane presidente Fiat ci passa davanti, anzi passa tra l'una e l'altra: greci a destra, greci a sinistra. A Suvretta ci sono anche i Niarchos, gli eredi del vecchio Stavros amico dell'Avvocato, ma stanno un po' più in là. Insomma, adesso i vicini veri sono i meno blasonati Martinos. John (o Lapo) deve accontentarsi di loro, e viceversa. E. A.

2. GALAN LITIGA CON I FANTASMI...

Proprio non decolla il feeling fra il ministro Galan e il sottosegretario Riccardo Villari. Il titolare dei Beni culturali aveva già mal sopportato la nomina di un secondo vice e deprecato la sua decisione di aprirsi un ufficio distaccato a Napoli per coltivare il feudo elettorale. Adesso ci si mette anche l'invenzione dei fantasmi al Museo archeologico cittadino. Una trovata lanciata dall'architetto responsabile dei lavori in corso nella struttura sul "Mattino" e sposata (anche per i risvolti pubblicitari) da Villari.

Infuriato, il veneto Galan ha scritto una dura nota ("C'è ben poco da ridere"), ricordando il finanziamento Ue dei lavori e la figuraccia a livello internazionale. Alla fine, il ministro ha accettato di smussare il suo nordico rigore: "Visto che si tratta di un gioco", mandiamo i Ghostbusters così "non perdiamo l'anima ridanciana dei napoletani". Si riferiva a Villari? P. Fa.

3. SANITÀ LOMBARDA - CHE FULMINI QUEGLI ASSESSORI...

Meglio di Usain Bolt, gli amministratori lombardi. Dei veri fulmini nel mettere mano alla sanità pubblica. La giunta di Roberto Formigoni si è riunita il 4 agosto e all'ordine del giorno, tra gli altri provvedimenti, c'era la verifica dell'idoneità professionale di tantissimi direttori generali delle Asl e dirigenti di case di cura: in tutto, 292 candidati. Una sfilza di curriculum da vagliare, ma la seduta, stando ai verbali depositati, è durata pochissimo: 20 minuti appena, nei quali sono state approvate un altro centinaio di delibere. Assenti i due assessori che hanno competenza su famiglia e sanità.

Da qui il dubbio che a stabilire l'idoneità dei candidati siano stati i loro colleghi dello sport o del verde pubblico; o che si sia trattato solo di un passaggio formale perché le nomine, come malignano i partiti dell'opposizione, sono decise per via politica nelle sedi di partito. C'è anche un precedente. A dicembre 2010, per selezionare 44 direttori generali su 603 candidati bastarono 40 minuti. In media, 15 candidati al minuto. T. Mac.

4. NAPOLITANO NON SI FERMA MAI...
Agenda settembrina ricca di appuntamenti. E di viaggi. Giorgio Napolitano non aspetta la ripresa dell'attività parlamentare, prevista per il 6 settembre, ma inizia da subito, oltre agli impegni al Quirinale, le sue missioni in Italia e all'estero: il 3 a Pola, in Croazia, l'8 e 9 a Palermo e dal 14 al 16 a Bucarest per una visita di Stato. In Istria il presidente incontrerà le associazioni degli esuli e delle comunità degli italiani in Croazia e Slovenia; poi la due giorni a Palermo per il centenario della nascita dell'ex presidente della Regione Sicilia Giuseppe La Loggia. Infine la Romania con tre giorni fitti di impegni. Ve. P.


5. SAN MARINO, TONY SCALA IL TITANO...
I socialisti o i democristiani? Ha passato l'estate senza prendere una decisione Little Tony che si è messo in testa di contribuire al rinnovamento della politica candidandosi a 70 anni alle prossime elezioni della Repubblica di San Marino. I vertici dei due principali partiti del Titano lo corteggiano da settimane ma il cantante, nato a Tivoli da genitori sammarinesi, non ha sciolto la riserva. Non tutti i cittadini, però, guardano di buon occhio la possibile ascesa istituzionale dell'autore dell'indimenticabile "Cuore matto".

San Marino è impegnata da anni in un duello rusticano con Giulio Tremonti sull'evasione fiscale e Antonio Ciacci (è il vero nome del cantante) non sembra l'uomo giusto per rasserenare i rapporti. Accusato nel 2009 dall'Agenzia delle entrate di vivere stabilmente in Italia ma di conservare la residenza a San Marino allo scopo di pagare meno tasse, Little Tony, che si difese affermando con orgoglio che la sua famiglia è sammarinese "da sette generazioni", fu raggiunto da un paio di cartelle esattoriali con contestazioni per 5 anni e con richieste di pagamento Iva, Irap e imposte regionali per 160 mila euro. M. D. B.

6. GALEOTTA FU LA REGIONE TOSCANA...
Tra le regioni la Toscana è forse quella dove più facilmente sbocciano amori tra amministratori e dipendenti. Il presidente Enrico Rossi ha deciso di sposare Laura Benedetto che due anni fa, da assessore alla Sanità, nominò direttrice dell'Asl di Siena. A rivelare le prossime nozze è stata la stessa Benedetto che ha annunciato le dimissioni per "conflitto di interessi". Le Asl dipendono infatti dalla Regione. Così, il conflitto di interessi entra nel campo matrimoniale. Anche il predecessore Claudio Martini ha sposato cinque anni fa una dipendente, Arianna Paoletti. M. La.

7. PARLAMENTO IN CIFRE...
15 sono i parlamentari che non hanno presentato neanche un atto da inizio legislatura. Otto sono del Pdl: gli onorevoli Barba, Brancher, Ghedini, Testoni, Scajola, Valentini, Nicolucci e il senatore Stancanelli. Due sono della Lega: gli onorevoli Consiglio e Isidori. Due sono del Pd: D'Alema e il senatore Monaco. Due del Misto: i senatori Tedesco e Del Pennino. Uno di Popolo e Territorio: l'onorevole Mottola.

8. ITALIANI A PARIGI/1 - MADAME VALENSISE...

A Parigi una casa già ce l'ha. Tra poco avrà anche un bellissimo ufficio, quello del direttore dell'Istituto Italiano di Cultura, nel settecentesco Hôtel de Galliffet. Da gennaio del 2012, Marina Valensise, storica firma del "Foglio", nonché socio dell'Aspen Institute, vi sostituirà Rossana Rummo, a cui il ministero non ha ancora comunicato la nuova destinazione, nonostante l'ottimo bilancio dei suoi quattro anni parigini.

Francesista, bardata di un dottorato all'École des Hautes Études en Sciences Sociales con François Furet, la Valensise conosce molto bene la capitale, dove ha già effettuato lunghi soggiorni. L'ultima volta, nel 2007, per seguire come inviata la campagna presidenziale. Esperienza da cui ha tratto un libro intitolato "Sarkozy, la lezione francese" (Mondadori). Lezione che certamente terrà presente per promuovere la nostra cultura sulle rive della Senna. T. M.

9. ITALIANI A PARIGI/2 - MONSIEUR MORETTI...
Sbarca a Parigi anche Nanni Moretti, in occasione dell'uscita nelle sale francesi dell'attesissimo "Habemus Papam". Il 6 settembre, insieme a Michel Piccoli, presenterà l'anteprima alla Cinémathèque Française, dove poi avrà luogo una retrospettiva di tutti i suoi film. Nei giorni successivi un incontro con il pubblico e lo spettacolo "Concerto Moretti", dove il regista si presenterà sulla scena del Teatro MC93 di Bobigny a commentare da par suo le musiche dei propri lavori suonate da un'orchestra diretta da Franco Piersanti. Habemus Nanni, potranno dire i suoi estimatori transalpini. F. Gam.

10. MOGOL FA AUTOGOL...
Premio Mogol 2011, la colonna sonora degli sprechi all'italiana. Si è risolta in un costoso pasticcio la quarta edizione del premio che porta il nome dell'autore di Lucio Battisti. Dal 2008 la Regione Valle D'Aosta organizza un festival per premiare i migliori testi dell'anno passato. Ma un incidente di percorso mette in luce il costo della kermesse per i cittadini.

Tutto liscio fino alla sera della proclamazione condotta da Fabrizio Frizzi. Mogol, che presiede la giuria, fa cantare a Ron un inedito di Battisti ("Il paradiso non è qui") sollevando le ire della vedova Grazia Letizia Veronese che diffida la Rai dal trasmettere la canzone. Così salta la messa in onda del 23 giugno, si parla di una seconda serata entro il 10 settembre, poi più nulla.

Tutti a chiedersi se il premio rappresenti un'efficace promozione della Vallée, visto il generoso contributo di 348 mila euro di cui 188.400 per la messa in onda mai avvenuta, 60 mila per la collaborazione con la scuola di musica dello stesso Mogol (Cet), 36 mila mila per le spese organizzative e 35 mila per quelle di indizione del premio.

Altri 28 mila euro hanno invece ricompensato i tre membri della giuria, i giornalisti Mario Luzzato Fegiz ("Corriere della Sera"), Marinella Venegoni ("La Stampa") e Paolo Giordano ("Il Giornale"). Mentre 15 mila sono serviti per la riproduzione in oro del tradizionale cavallino di legno assegnato a Jovanotti, che ha vinto per la seconda volta con "Le tasche piene di sassi". Quelle dei contribuenti sono sicuramente più vuote. T. Mac.

11. EURODEPUTATO DIMEZZATO...
Eurodeputato, ma a metà: è la curiosa situazione in cui si trova Gino Trematerra. L'esponente dell'Udc risulta il "deputato supplementare" al Parlamento europeo assegnato all'Italia rispetto ai 72 già eletti nel 2009 dalla modifica del Trattato di Lisbona: peccato, però, che fino a quando la modifica non verrà ratificata da tutti gli Stati membri dell'Unione europea (finora lo hanno fatto 21 su 25) i supplementari non sono ancora deputati a tutti gli effetti. Per ora, spiega il sottosegretario agli Esteri Enzo Scotti, "l'onorevole Trematerra può essere invitato a prendere parte ai lavori del Parlamento europeo con diritto di parola, ma senza diritto di voto né di candidarsi per l'elezione a cariche in seno al Parlamento. La sua partecipazione non ha effetto giuridico sulle deliberazioni adottate". Sarà a metà anche il suo stipendio? B. C.

12. RENZI DÀ CENTO PUNTI A TUTTI...
"Il sindaco di Firenze pensi a fare bene il sindaco, a fare manutenzione alle strade e a coprire le buche", ha tuonato l'ex ministro Cesare Damiano alla festa del Pd fiorentino. Ma, in un altro parco, quello della Versiliana di Marina di Pietrasanta, Matteo Renzi ha annunciato che, nell'assemblea dei "rottamatori", in programma a Firenze il 28, 29 e 30 ottobre prossimi, lancerà i "100 punti per l'Italia". Un annuncio che suona come una chiara discesa in campo per la leadership del Pd alle prossime elezioni politiche. E ricalca lo stesso copione che Renzi seguì tre anni fa per diventare sindaco.

Anche allora lanciò i "100 punti" per Firenze. Ora da palazzo Vecchio punta a palazzo Chigi. E all'assemblea di fine ottobre, dopo aver divorziato da Pippo Civati, Renzi inviterà i giovani amministratori "rottamatori", incontrati nelle presentazioni in giro per la Penisola del suo libro "Fuori!". Dal presidente del Consiglio regionale dell'Emilia Matteo Richetti ad Andrea Ballarè, sindaco di Novara; da Davide Faraone, consigliere siciliano, a Vinicio Guasticchi, presidente della provincia di Perugia. Tutti under 40. M. La.

13. MARCHE A COLPI DI FIORETTO...

A Jesi sono cresciuti i maggiori campioni italiani della scherma, da Valentina Vezzali a Giovanna Trillini, Elisa di Francisca, Stefano Cerioni. Il vivaio della disciplina che assicura più ori olimpici all'Italia, però, rischia di appassire tra liti strapaesane e problemi di cassa.

Prima è saltata l'idea di costruire un nuovo impianto, ora anche il progetto di ristrutturazione del Palascherma è stato ridotto all'ordinaria manutenzione della struttura. Intanto il consiglio comunale si spacca sulla Fondazione per lo sport: voluta dalla giunta con un budget di 10 mila euro, prima appoggiata e poi osteggiata dal Pdl cittadino come un "carrozzone". L'unico punto su cui sono tutti d'accordo è l'assegnazione a Jesi del titolo di "capitale mondiale della scherma". L. B.

 

LAPO E JOHN ELKANNGiancarlo Galan Formigoni arancione NAPOLITANOPiero Fassino Little Tony e Boby Solo ggssmm01 giulio rapetti mogolLA CAPIGLIATURA DI MARINA VALENSISENANNI MORETTI

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO