carne sintetica saldi meloni

IL GOVERNO SI FA PRENDERE PER LE PALLE DAI COMMERCIANTI - LA NUOVA LEGGE SULLA CONCORRENZA PERDE PEZZI: DOPO CHE IL GOVERNO HA STRALCIATO LA LIBERALIZZAZIONE DEI SALDI, IN SEGUITO ALLE PROTESTE DEI COMMERCIANTI, IL DDL CONCORRENZA FINISCE SU UN BINARIO MORTO – A BRINDARE, INVECE, È LA COLDIRETTI GRAZIE AL DDL CHE BLOCCA CIBO E CARNE SINTETICA CON UNA NORMA CHE NE SANCISCE IL DIVIETO DI PRODUZIONE, COMMERCIALIZZAZIONE, IMPORTAZIONE – STAMINALI E BIOREATTORE: COS’È LA CARNE SINTETICA

1. IL DDL CONCORRENZA SALTA IN EXTREMIS SCATTA IL BANDO PER IL CIBO SINTETICO

Paolo Baroni per “La Stampa”

giorgia meloni centenario aeronautica militare

Ancora prima dell'approdo al Consiglio dei ministri la nuova legge sulla concorrenza, in origine 11 articoli che spaziavano dallo sviluppo della rete elettrica ai contatori smart, dalle concessioni per il commercio ambulante ai farmaci galenici, ha perso subito un pezzo. Dopo le proteste dei commercianti, il governo ieri mattina ha infatti stralciato la liberalizzazione dei saldi.

 

Non solo, ma a fine giornata il ddl è finito su un binario morto: da palazzo Chigi hanno fatto sapere che il Consiglio dei ministri ha solo avviato l'esame del provvedimento presentato dal ministro Urso, senza poi non arrivare ad approvarlo. […]

 

saldi

Due le novità che l'esecutivo aveva inserito nella bozza di ddl circolata lunedì sera sgradite alle associazioni del commercio: la liberalizzazione totale delle vendite promozionali, che nelle intenzioni del governo si potevano anche organizzare a ridosso dei saldi, mentre oggi sono richiesti almeno 30 giorni di distanza tra le date, e la scelta di sottrarre alle Regioni la disciplina dei periodi e della durata delle vendite di liquidazione e delle vendite di fine stagione in nome della semplificazione delle attività commerciali. […]

 

carne sintetica

A brindare ieri è stata anche Coldiretti, che, festeggiando in piazza alla presenza della premier Giorgia Meloni, ha applaudito al disegno di legge del Governo contro il cibo sintetico che «risponde alle richieste di mezzo milione di italiani che hanno firmato la petizione per salvare il Made in Italy a tavola dall'attacco delle multinazionali». Il provvedimento è stato approvato in Consiglio dei Ministri e annunciato dal ministro per le Politiche agricole Francesco Lollobrigida: «L'Italia dice no al cibo sintetico e alla carne sintetica con una norma che sancisce il divieto di produzione, commercializzazione, importazione».

 

2. LE STAMINALI E IL BIOREATTORE COS’È LA CARNE SINTETICA

Gabriele Principato per il “Corriere della Sera”

 

carne sintetica

L’Italia dichiara guerra al cibo sintetico. […] Potrebbe essere un duro colpo per l’era — ancora agli albori — del cibo cell-based, il cui prodotto di punta è la carne ottenuta prelevando cellule staminali da un muscolo vivente, per coltivarle in un bioreattore che riproduce le condizioni del corpo animale. Qui, grazie a un mix di nutrienti, le cellule si moltiplicano: da una sola si possono ottenere anche 10 mila chili di carne in poche settimane. Rispetto all’anno e mezzo necessario per fra crescere i bovini in modo tradizionale.

 

carne sintetica

Il tutto, poi, senza uccidere o macellare: un traguardo nell’ottica del benessere animale, oltreché un grande business, nonostante i costi. Il business Nel 2013 realizzare il primo hamburger in laboratorio richiese quasi 290 mila euro all’Università di Maastricht. Ma adesso un petto di pollo da 160 grammi può stare sul mercato a circa 4 quattro dollari, secondo i dati della Future Meat Technologies. E, entro il 2030, secondo un’analisi di McKinsey, la carne sintetica costerà quanto quella animale. Gli analisti di Barclays stimano che il giro d’affari «sintetico» potrebbe raggiungere i 450 miliardi di dollari nel 2040, ossia il 20% del mercato globale della carne. E, infatti, fra gli investitori che ci scommettono ci sono tycoon del mondo tech come Bill Gates e Richard Branson, fondatori rispettivamente della Microsoft e della Virgin. Ma, anche, celebrità come Leonardo DiCaprio.

 

carne sintetica

Oltre a colossi alimentari quali JBS, Tyson Foods, Kellogg’s e Cargill. Pure dei governi finanziano ricerche in ambito: fra questi Singapore, città-stato che importa il 90% del cibo, e Israele. Qui opera a Tel Aviv il lab-bistrot The Chicken, dell’azienda di tecnologia alimentare SuperMeat, che offre ai clienti carne di pollo sintetica. In Italia la realtà pioniera è Bruno Cell: una startup nata nel Centro di Biologia Integrata di Trento, progetto dell’Università insieme alla Provincia Autonoma.

 

carne sintetica

«Si dice che i cibi sintetici siano il futuro per via della loro presunta sostenibilità», spiega Pietro Leemann, chef stellato-icona dell’alta cucina veg. «Secondo me — continua — sono una strada sterile». Il cell-based viene spesso considerato uno strumento per abbattere l’inquinamento causato dagli allevamenti: responsabili del 14,5% dei gas serra, di consumo d’acqua e suolo. Nonché, quelli intensivi, di deforestazione e epidemie come la mucca pazza. «Non mangiare carne, o mangiarne meno, è necessario e i consumatori ne sono consapevoli. Ma alternative possono essere realizzate con proteine vegetali o prodotti naturali». […]

carne sinteticacarne sinteticacarne sintetica

 

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - OGGI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE…

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?