bill hillary clinton

HILLARY CE L’HA FATTA! E’ LA PRIMA DONNA (PER MANCANZA DI PROVE) A VINCERE LA NOMINATION PER CASA BIANCA - CON LE VITTORIE A PUERTO RICO E ALLE ISOLE VERGINI, LA CLINTON HA RAGGIUNTO IL NUMERO DI DELEGATI E SUPERDELEGATI - OBAMA FA PRESSING SU SANDERS PER IL RITIRO

Federico Rampini per www.repubblica.it

 

HILLARY CLINTONHILLARY CLINTON

Hillary Clinton ha vinto la nomination democratica. E' un evento storico: la prima donna che diventa candidata alla Casa Bianca dalla nascita della democrazia americana. E Barack Obama interviene di persona su Bernie Sanders: è ora che ti fai da parte, nell'interesse dei democratici e dell'intero paese.

 

national enquirer su bill e hillary clintonnational enquirer su bill e hillary clinton

La notizia della vittoria viene lanciata dall'Associated Press alle 22.20 di Washington, poi confermata dalla Cnn mezz'ora dopo. L'ultimo conteggio dei delegati, dopo avere incluso le piccole primarie del weekend (Portorico e Isole Vergini) con l'aggiunta dei superdelegati, dà questo verdetto: Hillary ha superato la fatidica soglia della maggioranza assoluta, i 2.383 delegati necessari perché la convention democratica di luglio a Philadelphia la "incoroni" come candidata alla Casa Bianca.

 

OBAMA E HILLARY CLINTONOBAMA E HILLARY CLINTON

Ma fino all'ultimo la grande festa di Hillary è turbata da Bernie Sanders. Il senatore del Vermont, che si autodefinisce socialista e non è mai stato iscritto al partito democratico, ha con i suoi "nuovi" compagni di strada un rapporto difficile. Le sue accuse contro Hillary la mettono quasi sullo stesso piano di Donald Trump: da ultimo, la polemica sui fondi esteri affluiti alla fondazione filantropica dei Clinton, riecheggiano le bordate di Trump contro "crooked Hillary" (disonesta).

 

bill clinton hillary e donald trumpbill clinton hillary e donald trump

Sanders ha ripetuto per mesi che anche il sistema delle primarie è "rigged" cioè truccato contro di lui. Ce l'ha in particolare coi superdelegati, quelli che non vengono eletti dalla base degli elettori bensì sono parlamentari e governatori, quindi parte dell'establishment. In realtà il vantaggio di Hillary è incolmabile anche a prescindere dai superdelegati. Lei batte Sanders su tutti i fronti: ivi compreso nel numero assoluto di voti espressi dalla base, senza superdelegati.

 

Sanders fino all'ultimo resiste. Oggi si vota in un altro Supermartedì, l'ultimo, con un maxi-Stato come la California che assegna più di 500 delegati; altro bacino importante di voti è il New Jersey. Si credeva che questo martedì sarebbe stato decisivo per consentire a Hillary di superare la soglia dei 2.383 delegati. In realtà è già accaduto prima, come confermato nel conteggio finale dell'Associated Press. Di qui la scesa in campo del presidente, che a tutti gli effetti è il vero leader del partito.

HILLARY CLINTON E BARACK OBAMAHILLARY CLINTON E BARACK OBAMA

 

Obama ha avuto una lunga conversazione telefonica con Sanders domenica, rivela la Casa Bianca: mezz'ora di "moral susasion", pressione morale ai fianchi del 74enne senatore del Vermont. Per Obama è essenziale mettere fine alla diatriba lacerante, fare l'unità del partito, per concentrare tutte le energie sulla sfida finale contro Trump che si sta rivelando molto più rischiosa del previsto. Obama potrebbe annunciare il suo "endorsement" alla Clinton in settimana. Tra i due c'è un patto di ferro che risale all'epoca in cui Hillary venne sconfitta nelle primarie del 2008 ma poi accettò lealmente di lavorare per il vincitore, nel ruolo di segretario di Stato.

 

bernie sanders in pennsylvaniabernie sanders in pennsylvania

Obama vuole fare al più presto l'unità del partito anche per recuperare i voti dei giovani che hanno plebiscitato Sanders durante le primarie, e che saranno essenziali a novembre contro Trump. Per il presidente in carica la sfida diventa personale. Trump lo calunniò nel 2012 cavalcando la falsa leggenda sulla sua nascita in Kenya che lo avrebbe reso ineleggibile. E in questa elezione Obama si gioca il suo lascito storico: la vittoria di Trump diventerebbe anche un verdetto negativo sulla sua presidenza.

bernie  sanders hillary clintonbernie sanders hillary clinton

 

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...