
OGGI ALLE 18, I BACETTI E I SORRISI FINTI NON BASTERANNO A NASCONDERE LE DIFFERENZE TRA MELONI E MACRON – L’ULTIMO SEGNALE INEQUIVOCABILE DELLE DIVERSE “SENSIBILITÀ” TRA I DUE EX NEMICI È LA POLONIA: ALLA NOTIZIA DELLA VITTORIA ALLE PRESIDENZIALI DEL DESTRORSO KAROL NAWROCK, CHE HA SCONFITTO IL CANDIDATO EUROPEISTA DEL PREMIER TUSK, IL CAMALEONTE DELLA GARBATELLA SI E' PRECIPITATA A FARE I COMPLIMENTI "IN VIRTU' DEI VALORI COMUNI" (FRATELLI D'ITALIA E IL PIS POLACCO FANNO PARTE DEL GRUPPO CONSERVATORE DI DESTRA, ECR) - TUTT'ALTRA MUSICA E' ARRIVATA DA MACRON: SI È CONGRATULATO MA HA EVOCATO IL RISPETTO DELLO STATO DI DIRITTO (CHIAMALI, SE VUOI, DETTAGLI…) - E DOMANI, CALZATA LA CORONA DI REGINA DELLA DESTRA EUROPEA, RICEVERÀ ANCHE IL PREMIER SLOVACCO ROBERT FICO, CHE INSIEME A QUELLO UNGHERESE, VIKTOR ORBAN, È QUELLO PIÙ ANTI-UE E VICINO IDEOLOGICAMENTE ALLA RUSSIA DI PUTIN, ANCHE SE LADY GIORGIA A BRUXELLES NON HA FATTO SQUADRA CON I DUE DESTRORSI, MA HA SEMPRE AVUTO UNA POSIZIONE CAMALEONTICA CHE LE HA PERMESSO DI BARCAMENARSI TRA TRUMP E GERMANIA, FRANCIA, SPAGNA E POLONIA, COL RISULTATO FINALE DI FINIRE ISOLATA...
DAGOREPORT DI IERI
Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per “il Foglio”
giorgia meloni emmanuel macron foto lapresse
Vaste programme. Ma senza ironie. Il faccia a faccia di oggi pomeriggio a Palazzo Chigi – ore 18 – tra la premier Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron si annuncia croccante e denso di argomenti.
Nello spirito di un’agenda Italia-Francia che dall’Eliseo definiscono “molto larga, molto ambiziosa che riflette sia le necessità della relazione franco-italiana a lungo termine, sia le esigenze attuali”.
Primo dettaglio: al termine di questo bilaterale Roma-Parigi fra i due (ex?) duellanti non ci sarà una conferenza stampa e nemmeno uno spazio per dichiarazioni a margine. E’ possibile più che altro una nota stampa congiunta al termine del bilaterale.
Un vis à vis […] che sulla carta dovrebbe servire a Meloni e Macron “per prendersi il tempo necessario e discutere approfonditamente”, spiegano fonti francesi che, come accade in questi casi, assecondano i desiderata dei padroni di casa: niente giornalisti tra i piedi.
Secondo dettaglio che dà il senso di questo appuntamento: dopo la visita a Palazzo Chigi, culminata con una cena con le delegazioni sempre nel palazzo del governo e non a Villa Doria Pamphilj, il presidente francese non andrà in Vaticano. E quindi risalirà sull’aereo presidenziale, direzione casa. E’ qui per una missione ben precisa tra dazi e guerre.
La vigilia dell’appuntamento è stata vissuta in maniera diversa dagli staff di Macron e Meloni. Il primo ha fatto convocare un lungo punto stampa informale, riassumibile in otto cartelle.
EMMANUEL MACRON E GIORGIA MELONI IN STILE STUDIO GHIBLI
La seconda in serata ha sbloccato uno stringato off di una ventina di righe. Per ribadire il senso di questo incontro, come “un ulteriore rafforzamento delle relazioni tra Italia e Francia, due nazioni fondatrici dell’Unione europea e in prima linea sui principali fronti della politica internazionale, legate da profondi rapporti bilaterali e da una collaborazione economica di livello strategico”.
[…] Secondo Meloni la visita di Macron è funzionale “alla difesa, al rafforzamento delle relazioni transatlantiche e al contrasto all’immigrazione irregolare”. Il tutto con l’obiettivo di costruire un’Europa “più sovrana, più forte e più prospera”. […]
E si ritorna alla Difesa europea. La premier assicura “il continuo e incrollabile sostegno di Francia e Italia all’Ucraina e al percorso verso una soluzione giusta e duratura”. E cita ancora la ricerca della stabilità in Medio oriente e Libia […]. L’Eliseo al contrario sull’Ucraina ieri ha fatto sapere di essere contrario al lodo Meloni: cioè l’adesione di Kyiv a una specie di articolo 5 della Nato, pur non facendone parte.
Come ripetuto nei giorni scorsi è stato Macron a chiedere di essere ricevuto. E ci tiene a diffondere che nei confronti di Meloni non esiste “alcun ostracismo: i format possono variare: l’importante è che fra europei, sul fondo delle questioni, siamo d’accordo”. Il riferimento è al vertice di Tirana in cui la premier italiana venne esclusa dalla telefonata tra leader europei, Zelensky e Trump.
E anche a proposito dell’ultimo viaggio in treno in Ucraina degli europei – anche questo senza l’Italia – l’Eliseo rivela che fu un’iniziativa della Germania.
[…] Con Francia e Italia obbligate a camminare uniti, con le reciproche diversità. Giusto per dirne una: Meloni ha fatto i complimenti al neo presidente polacco Karol Nawrocki del PiS in virtù di “comuni valori”; Macron nel complimentarsi con lui ha evocato il rispetto dello stato di diritto. Dettagli.
robert fico con vladimir putin
meme su robert fico cagnolino di putin
viktor orban robert fico
giorgia meloni emmanuele macron - eliseo - foto lapresse
giorgia meloni ed emmanuel macron alla cena dei leader del g7 al castello svevo di brindisi 1
von der leyen macron meloni
KAROL NAWROCKI KRISTI NOEM
VERTICE A PARIGI - GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRON
emmanuel macron giorgia meloni foto lapresse