renzi boschi etruria

I GIORNALONI SFANCULANO IL DUCETTO E LA SUA COCCA – “CORRIERE” E “REPUBBLICA” SPARANO BORDATE SUL GIGLIO MAGICO. NESSUNO CREDE ALLA VERSIONE DELLA BOSCHI E DI RENZI – E RISPUNTA QUELLO “STANTIO ODORE DI MASSONERIA” INTORNO A BANCA ETRURIA …

 

Roberto Scafuri per il Giornale

 

RENZI GILETTIRENZI GILETTI

 Affaire Etruria: al bando i pettegolezzi, viva la verità. Fa bene a pretenderlo nel salotto tv di Giletti, l' ex premier che «non deve chiedere mai» (come quel ganzo di una marca di profumi). Meglio farebbe, Matteo Renzi, a farsi però qualche domanda e darsi da sé qualche risposta. Tenere in esercizio la memoria fa miracoli, anche sui quaranta; e poi un po' d' analisi della situazione potrebbe giovare a non ficcarsi in altri pasticci.

 

de bortoli renzi 5de bortoli renzi 5

Non occorre, anzi rischierà di tramutarsi in lancio di boomerang nella nebbia, la commissione d' inchiesta che tutti reclamano. Segretario del Pd compreso: «Dal mio governo non ci sono stati favoritismi, noi quei Cda li abbiamo commissariati. Facciamola, la commissione d' inchiesta, non fondiamo la Repubblica sul pettegolezzo e il sentito dire. Andiamo a vedere le carte. Voglio la verità...».

 

federico ghizzoni (2)federico ghizzoni (2)

Ma Renzi ha ancora il dente avvelenato con Ferruccio de Bortoli, che nel suo ultimo libro ha rilanciato lo scandalo raccontando come la Boschi si sia occupata, eccome, della banca di cui era vicepresidente il papà. «Bellissima operazione di marketing», minimizza il piccatissimo Matteo. Dimenticando che il silenzio di Unicredit e la oramai quasi ammissione di una delle fonti di de Bortoli, l' ex ad Ghizzoni («normale parlarsi tra politici e banchieri»), fa ricadere sulla Boschi come «macigno» le ricostruzioni del libro.

 

Se ne accorgono finalmente anche i due maggiori quotidiani italiani: ciascuno, a modo suo, imbarazzato dal caso. La Repubblica, che comincia una lenta manovra d' allontanamento da Renzi, almeno sul tema, e ospita in prima pagina un commento di Massimo Giannini (vecchia e sgradita conoscenza di Matteo) per puntare il dito sui «troppi silenzi» racchiusi nel cosiddetto «Giglio magico». E l' ex quotidiano diretto da de Bortoli, il Corriere della Sera, sul quale si assiste a un radicale cambio di linea a proposito della vicenda. Causato di sicuro dallo scriteriato attacco di Renzi a de Bortoli, ma anche da una settimana difficile, nella quale era come se si avvertisse il peso delle diverse quote bancarie nel boarding.

MASSIMO GIANNINIMASSIMO GIANNINI

 

Così che mercoledì il giornale era l' unico a escludere dalla «prima» la notizia sgradita a Renzi, pur provenendo dal suo ex direttore e attuale editorialista (pezzo a pagina 10, pressoché invisibile, «tagliato» sullo scontro Pd-M5S invece che sulla Boschi). Giovedì un piccolo richiamo di «taglio» in prima esaltava un (inesistente) vertice a Palazzo Chigi tra Gentiloni e Boschi (sai la novità: ma serviva per dare l' idea di compattezza nel governo). Venerdì: ancora totale assenza dalla prima pagina e pezzo interno sui legali della Boschi.

luciano fontana corriere della seraluciano fontana corriere della sera

 

Sabato: un Delrio venuto a confondere le acque. Infine ieri, quando il sempre asciutto direttore Luciano Fontana veniva tirato per i capelli alla difesa di de Bortoli. «Si prendono strade laterali per non rispondere a interrogativi molto chiari e semplici», esordiva partendo (nientemeno che) dal rapporto tra informazione e potere. Per arrivare poi a definire «incredibile» l' attacco di Renzi, il cui rapporto con l' informazione «è, per usare un eufemismo, complicato».

flavio carboni  flavio carboni

 

Infine un capoverso che suggeriamo a Renzi: «... le inchieste e le intercettazioni dimostrano che intorno al salvataggio (di Etruria, ndr) si mossero personaggi con un passato non raccomandabile (tra gli altri, il faccendiere Carboni, ndr). In quei giorni si raccontava... ( che) a molti soggetti e investitori, anche stranieri, fu chiesto di intervenire... Accadeva sempre questo: esaminavano le carte, facevano alcuni incontri e poi si ritiravano dopo aver conosciuto i personaggi e gli interessi strani che pesavano in quel piccolo mondo».

lorenzo rosi pier luigi boschilorenzo rosi pier luigi boschi

 

Ecco: è questo uno di quei «tarli» che ronzano nelle orecchie di Renzi. Magari lo aiutano a ricordare qualcosa. O qualcuno.

 

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLE DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DI AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”