niger colpo di stato mohamed bazoum

“UN INTERVENTO IN NIGER SAREBBE UNA DICHIARAZIONE DI GUERRA CONTRO DI NOI” – I GOVERNI DI BURKINA FASO E MALI (ENTRAMBI FRUTTO DI UN GOLPE) MINACCIANO LA COMUNITÀ ECONOMICA DELL’AFRICA OCCIDENTALE, ECOWAS, CHE IERI NON HA ESCLUSO UN INTERVENTO ARMATO DOPO IL COLPO DI STATO A NIAMEY – LA CAUTELA DI CROSETTO E LE MOSSE DI PUTIN, CHE INVOCA “IL RIPRISTINO DELLO STATO DI DIRITTO” E SI SMARCA DAL GRUPPO WAGNER, PRESENTE DA ANNI IN NIGER, ACCUSATO DI AVER “ASSISTITO” I GOLPISTI…

niger supporter del golpista tchiani con la bandiera russa

NIGER: MALI-BURKINA, INTERVENTO SAREBBE DICHIARARCI GUERRA

(ANSA-AFP) - Qualsiasi intervento militare in Niger per riportare al potere il presidente Mohamed Bazoum, destituito da un golpe, sarebbe considerato "una dichiarazione di guerra contro il Burkina Faso e il Mali". Lo dichiarano i governi di Ouagadougou e Bamako in un comunicato congiunto, all'indomani dell'ultimatum della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (Ecowas-Cedeao) che non esclude l'uso della forza se non verrà ripristinato l'ordine costituzionale.

 

I due Paesi "avvertono che qualsiasi intervento militare in Niger comporterebbe un ritiro del Burkina Faso e del Mali dall'Ecowas e l'adozione di misure di legittima difesa in sostegno alle forze armate e al popolo del Niger". Ougadougou e Bamako, inoltre, "rifiutano di applicare" le "sanzioni illegali, illegittime e inumane contro il popolo e le autorità nigerine" decise ieri ad Abuja, nel vertice dell'Ecowas.

 

colpo di stato in niger

In un comunicato separato, anche la Guinea, reduce anch'esso da un colpo di Stato, "esprime disaccordo sulle sanzioni previste dall'Ecowas, compresa quella dell'intervento militare" e "ha deciso di non applicare le sanzioni che considera illegittime e inumane". Conakry esorta infine "l'Ecowas a riconsiderare la sua posizione"

 

BURKINA FASO: SPARI VICINO BASE AEREA IN CENTRO A OUAGADOUGOU

guido crosetto giorgia meloni parata del 2 giugno 2023

(ANSA-AFP) - Colpi di arma da fuoco sono stati uditi nelle prime ore di oggi vicino a una base aerea nel centro di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. Testimoni riferiscono che gli spari sono iniziati intorno alle 00:45 ora locale (l'1:45 in Italia), per poi cessare circa 40 minuti dopo. L'episodio avviene dieci mesi dopo il secondo colpo di Stato registrato in meno di un anno nel paese dell'Africa occidentale martoriato dalla violenza jihadista. E a sei giorni dal golpe che nel vicino Niger ha rovesciato il presidente eletto Mohamed Bazoum.

 

MELONI CONVOCA UN VERTICE DI EMERGENZA CROSETTO: "INTERVENTO EUROPEO RISCHIOSO"

Estratto dell’articolo di Francesca Del Vecchio per “La Stampa”

 

proteste anti francesi a diamey in niger 2

In Niger non serve «gettare benzina sul fuoco ma acqua» secondo il ministro della Difesa Guido Crosetto. «L'intervento di europei bianchi avrebbe effetti deflagranti», specie in una situazione «in evoluzione», spiega durante la rassegna culturale "PiazzAsiago". Nessuna azione «troppo dura», dunque, spiega invitando «a ragionare». Va bene «mantenere i contingenti europei affinché non diventi una guerra, ma abbiamo ferite nel mondo che nascono da accelerazioni non ponderate».

 

Mahamat Idriss Deby Mohamed Bazoum

Massima cautela anche da Palazzo Chigi, motivo per cui la premier Giorgia Meloni ieri pomeriggio ha incontrato proprio il ministro Crosetto e quello degli Esteri Antonio Tajani insieme ai vertici dell'intelligence. «L'Italia auspica la costituzione di un governo riconosciuto dalla comunità internazionale», si legge nella nota di Palazzo Chigi, improntata alla massima diplomazia.

 

Intanto, dalla Difesa arrivano rassicurazioni sull'incolumità degli italiani in Niger (militari e civili) per i quali «non sono evidenti particolari rischi». […] Poi il messaggio a Parigi: è necessario che Italia e Francia si muovano insieme. «Nessun cortocircuito: il Niger è più importante per loro che per noi, ma lo scenario peggiore sarebbe una Francia che si muove da sola d'accordo con i Paesi dell'Africa occidentale per ristabilire la legalità».

 

TRUPPE WAGNER IN BURKINA FASO

NIGER, IL GOLPE CONTINUA ARRESTATI QUATTRO MINISTRI BAZOUM RIAPPARE IN FOTO

Estratto dell'articolo di Leonardo Martinelli per “la Repubblica”

 

Nonostante a livello internazionale si rafforzi il fronte contro i golpisti, i militari che hanno preso il potere in Niger non demordono e reagiscono in maniera sempre più dura. Ieri hanno arrestato quattro ministri del governo di Mohamed Bazoum, il presidente che è stato destituito (ma che in realtà non si è dimesso e resta prigioniero dei militari all’origine del putsch, nella sua residenza ufficiale).

 

proteste anti francesi a diamey in niger 3

Abdourahmane Tiani, il nuovo uomo forte di Niamey, e l’intera giunta stanno rapidamente adottando una retorica ostile alla Francia, ex potenza colonizzatrice, che coincide con un certo sentimento popolare, da tempo alimentato insidiosamente dagli specialisti di Wagner sui social. E che già ha funzionato negli ultimi anni a sostegno dei colpi di Stato prima in Mali e poi nel Burkina Faso, passati dall’orbita occidentale a quella russa.

 

I golpisti […] hanno accusato i francesi di voler «intervenire militarmente» per rimettere al potere Bazoum e, «con la complicità di alcuni nigerini, di aver tenuto una riunione alla sede della Guardia nazionale del Niger per ottenere le necessarie autorizzazioni». Parigi ha smentito in maniera secca.

 

proteste anti francesi a diamey in niger 1

[…] Intanto, dopo che già la Francia e l’Ue avevano congelato i loro aiuti allo sviluppo e quelli finanziari diretti, ieri la Germania e la Spagna hanno fatto altrettanto. A livello internazionale si conferma il pugno duro contro Tiani e compagnia, perfino al di là delle aspettative. Domenica un vertice straordinario della Comunità degli Stati dell’Africa dell’Ovest (Ecowas) aveva deciso la sospensione «immediata» di «tutte le transazioni commerciali e finanziarie» con il Niger e fissato un ultimatum di una settimana: se entro quella scadenza Bazoum non ritornerà al potere, ci sarà il «ricorso alla forza».

 

protesta contro i francesi in niger

Gli interventi militari dell’organizzazione sono rari (l’ultimo fu in Gambia nel 2017, per permettere al presidente eletto di prendere le sue funzioni), ma apparentemente l’Ecowas […] non vuole perdere anche una pedina così importante per la strategia occidentale come il Niger.

 

La nuova giunta di Niamey, comunque, insiste. Ieri ha arrestato quattro ministri del Governo di Bazoum (degli Interni, del Petrolio, delle Miniere e dei Trasporti), un ex ministro e il capo del Partito nigerino per la democrazia e il socialismo, al potere con Bazoum (lui stesso ne era stato uno dei fondatori nel 1990). A proposito, per la prima volta dall’inizio del colpo di Stato è stata diffusa una sua foto, a dire il vero sorridente. L’ha postata su Facebook Mahamat Idriss Déby Itno, presidente del Ciad […]. […] Il Cremlino ha invocato «il ripristino dello stato di diritto» e si è smarcato da Prigozhin: «non abbiamo la stessa linea». Senza però specificare se Bazoum deve ritornare al potere. […]

MERCENARI WAGNER IN AFRICApersone in piazza con la bandiera russa in niger I MERCENARI DELLA WAGNER SALVANO I MINATORI CINESI - REPUBBLICA CENTRAFRICANAniger supporter del golpista tchiani con la bandiera russa MERCENARI WAGNER RECLUTANO SOLDATI NELLA REPUBBLICA CENTRAFICANAsituazione nel sahel guido crosetto giorgia meloni parata 2 giugno 2023 ambasciata francese in niger presa d assalto 8proteste anti francesi a diamey in niger 5ambasciata francese in niger presa d assalto 7ambasciata francese in niger presa d assalto 5ambasciata francese in niger presa d assalto 6antonio guterres mohamed bazoum mohamed bazoum sostenitori di mohamed bazoum a diamey ambasciata francese in niger presa d assalto 1ambasciata francese in niger presa d assalto 2ambasciata francese in niger presa d assalto 3proteste anti francesi a diamey in niger 4

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…