ESPULSIONI SENZA FONDO, MA CON I FONDI - IL GRUPPO DEI GRILLINI ALLA CAMERA “ACCANTONA” 1,5 MILIONI IN PREVISIONE DELLA CACCIATA DI ALTRI VENTI DEPUTATI - IL BLOG CROLLA DI 21 POSIZIONI TRA I SITI PIÙ VISTI

Paolo Bracalini per "il Giornale"

 

grillo e pizzarotti grillo e pizzarotti

«Un ideale è un sogno che cammina. Facile attaccare una persona ma è impossibile fermare un popolo in cammino. Non fermeranno il nostro sogno». Un breve messaggio, in stile messianico, sul profilo Facebook del leader Beppe Grillo dopo il caos scoppiato nel M5S, non una parola in più. In privato, però, il comico si consulta costantemente con Casaleggio e con alcuni dei cinque fedelissimi appena nominati nel Direttorio del movimento. Preoccupano le guerre intestine, ma soprattutto la flessione dei contatti sul blog di Grillo (gestito dalla Casaleggio associati), che dal 2013 ha perso 21 posizioni - scrive Wired - nella classifica dei siti italiani più visti.

 

Ma non basta un post su internet per sedare una rivolta in atto. Le espulsioni dei due ribelli Artini e Pinna, comunicate via sms e neppure passate da un voto dell'assemblea (e firmate dal capogruppo Cecconi, e non invece, come prevede il regolamento, dal presidente dei deputati M5S, Alessio Villarosa), hanno esasperato troppo il clima per procedere con le altre espulsioni previste per la riunione di domani (17 i deputati nel mirino).

MASSIMO  ARTINI  MASSIMO ARTINI

 

Così, mentre i due deputati hanno chiesto delucidazioni alla presidenza della Camera sul loro trasferimento coatto dal gruppo M5S al Misto, i falchi frenano - temporaneamente - la morsa. Da fonti interne filtra che la riunione prevista si farà un giorno dopo, e che avrà all'ordine del giorno le riforme, il Quirinale, il reddito di cittadinanza, il ruolo del Direttorio, e infine anche le famose rendicontazioni (i ribelli le stanno pubblicando). «Come capogruppo non voglio sentir parlare di espulsioni: abbiamo tante altre cose più impellenti di cui discutere» assicura il deputato Cecconi.

 

PAOLA 
PINNA 
PAOLA PINNA

Tutto a posto? Pace fatta? Nemmeno per idea. Se i falchi frenano, in attesa di tornare all'attacco quando le acque si calmeranno, i ribelli agiscono. Il toscano Artini, diventato punto di riferimento per un pezzo del M5S, insieme ad altri «ribelli» è deciso a porre la questione ai vertici: cos'è diventato il M5S? È ancora un movimento politico o è una macchina per produrre clic?

 

Una richiesta di chiarimenti, per ricucire la frattura, che già si sa verrà rispedita al mittente dal «Giangi», come la minoranza chiama ironicamente Casaleggio. Una prova di forza che, sono convinti in molti, porterà a un esito già messo in conto: l'uscita di una ventina di deputati dal gruppo M5S alla Camera, attualmente composto da 102 membri. Esattamente quel che vogliono i falchi, che in questo caso otterrebbero la fuoriuscita senza neppure spargimenti di sangue.

 

arrivano i giovani grillo e casaleggio e zucconi si arrendearrivano i giovani grillo e casaleggio e zucconi si arrende

Il sospetto che l'epurazione sia programmata da tempo emerge anche da un dettaglio che i parlamentari M5S non allineati stanno condividendo nelle ultime ore. E cioè un «Fondo rischi», messo nel bilancio di previsione 2014 del gruppo M5S alla Camera, che consiste in uno stanziamento del 15% sui quasi 4,5 milioni percepiti come finanziamento da Montecitorio. Vale a dire circa 1,5 milioni, che secondo i calcoli dei dissidenti costituisce proprio quel che verrebbe a mancare con la cacciata di una ventina di deputati. Insomma, un «fondo espulsioni», almeno così viene interpretato, in attesa di nuovi clamorose rotture.

 

Andrea Cecconi
Andrea Cecconi

L'attenzione, adesso, è tutta puntata sul 7 dicembre, quando a Parma si terrà la kermesse del sindaco (dissidente) Federico Pizzarotti. Una «scuola di formazione per amministratori» che però si è già trasformata in una convention dei ribelli M5S. Presenti Artini, gli altri deputati M5S e gli attivisti di «Occupypalco». La scissione sembra ormai inevitabile.

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…