MENTRE GRILLO SVACCANZA IN COSTA SMERALDA, I GRILLINI S’ARROVELLANO: “SE IL PDL SI CHIAMA FUORI, CI ALLEIAMO COL PD?”

Tommaso Ciriaco per "la Repubblica"

È un piccolo bar incastrato in uno dei borghi più antichi della Costa Smeralda. Come ogni mattina d'agosto, il cliente che si avvicina al bancone è Beppe Grillo. «Ragazzi - chiede ai presenti - è un momento delicato: secondo voi cosa deve fare il Movimento cinque stelle?».

Ordina un caffè, siede al tavolino. Chiacchiera almeno un'ora, è un rito. Solo che da qualche giorno, è la voce che corre tra Porto Rotondo e Porto Cervo, il leader dei grillini sembra consapevole che presto potrebbe tornare il momento delle scelte. Sonda gli umori, domanda. Mentre il governo di larghe intese traballa e rischia di crollare, Grillo si confronta con turisti, operai, impiegati e ricchi vacanzieri: «Cosa fareste voi al posto nostro, in questa situazione così difficile?».

Il Fondatore del grillismo si concede ai turisti che popolano il tratto di costa che va da Porto Rotondo a Porto Cervo. Firma autografi e non nega mai una foto. Ma è al bar che spende intere mattinate a ragionare di politica: «Che situazione, come si fa a uscire dalla crisi?». Raccontano che sia spesso lui ad attaccare bottone. E quando l'interlocutore si lamenta, Grillo allarga le braccia e promette massimo impegno per cambiare le cose.

Dopo la tappa al bar, il leader scende in spiaggia verso mezzogiorno. Al "Grande Pevero", come da tradizione. Con la mazzetta di giornali che spesso compra la moglie. «Almeno leggeteli tutti, non solo uno o due», si è raccomandato con alcuni turisti che gli chiedevano come informarsi nel modo più completo. A volte, capita spesso, va anche al supermercato a fare la spesa. Parla con tutti e non si nega mai, racconta il giornalista Guido Piga che gli ha anche donato il suo libro sulla Costa Smeralda, "La Principessa". Oppure si ferma a conversare con il pescivendolo. Di recente ha anche fatto un salto dietro il banco: «Pesce, pesce, pesce... «, ha scherzato con i passanti.

Mentre Grillo in Costa Smeralda ragiona sulla linea da seguire, a Roma i dubbi sul futuro tormentano i sogni dei parlamentari grillini. In fondo, il bivio è fotografato al meglio dalla mail inviata ai deputati dal capogruppo Riccardo Nuti, elaborata secondo alcuni assieme al gruppo comunicazione di Montecitorio. Prima di smentire la missiva - «il Pd è il Pdl e con il Pd mai» - Nuti aveva aperto all'ipotesi di cambiare con i democratici la legge elettorale, dando vita a un esecutivo con una mini agenda di governo su cinque punti. Uno scenario su cui si interroga in queste ore l'intero Movimento.

La tensione è palpabile soprattutto dalle parti di Palazzo Madama. Lì i cinquanta senatori rischiano di essere determinanti per la vita della legislatura e gli "intransigenti" non sono più maggioranza. Parecchi "dialoganti" non sono ostili a un'intesa con il Pd e ragionano ormai apertamente di un accordo di governo con i democratici. Quasi tutti, comunque,
intendono evitare un precipitoso ritorno alle urne.

L'ostacolo più ostico resta quello di sempre: la fiducia. Gianroberto Casaleggio non vuole neanche sentirla pronunciare, ma per far nascere un "governo del cambiamento" è difficile ipotizzare percorsi alternativi. Eppure, confida un parlamentare, anche il Capo da un po' non sembra pensare ad altro: «Grillo - spiega - deve inventarsi un gioco di prestigio per far nascere un nuovo esecutivo. Altrimenti i nostri elettori non ci perdoneranno di non essere intervenuti per abolire quello schifo di Porcellum...».

 

BEPPE GRILLO E PARVIN TADJK AL MARE BEPPE GRILLO AL MARE beppe grillo mare rep02GIANROBERTO CASALEGGIO FOTO WIRED GIANROBERTO CASALEGGIO FOTO LAPRESSE

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO