giorgia meloni daniela santanche

I VERI POTERI FORTI IN ITALIA: TASSISTI E BALNEARI – I “TITOLARI” DELLE SPIAGGE (CHE HANNO ANCHE UN MINISTRO, DANIELA SANTANCHÉ), CHIEDONO AL GOVERNO “AMICO” DI MANTENERE LE PROMESSE DI CAMPAGNA ELETTORALE: CIOÈ DI NON MANDARE A GARA I LIDI NEL 2024. PECCATO CHE L’EUROPA CHIEDA LA LIBERALIZZAZIONE DA ANNI. CHE FARÀ GIORGIA MELONI: DARÀ ANCORA ASCOLTO ALLA LOBBY DEI BALNEARI, CHE L’HA APPOGGIATA IN CAMPAGNA ELETTORALE E ORA PRESENTA IL CONTO?

Francesco Olivo per “la Stampa”

 

DANIELA SANTANCHE MEME BY EDOARDO BARALDI

I nodi per il governo stanno venendo al pettine prima di quanto ci si immaginasse. È il caso dei balneari, la cui battaglia contro le liberalizzazioni è stata sposata per anni dalla destra. La categoria ora chiede di confermare quell'alleanza anche da Palazzo Chigi.

 

Le promesse di Fratelli d'Italia, però, si scontrano contro la sentenza del Consiglio di Stato, che obbliga a indire le gare per il 2024, contro la Commissione europea che le chiede da anni e ora anche contro il ministero delle Infrastrutture. Il dicastero guidato da Matteo Salvini venerdì scorso ha deciso, attraverso una circolare, un aumento del 25, 15% dei canoni (il minimo passa da 2. 698 a 3. 377 euro), frutto della variazione dell'Indice Istat.

 

daniela santanche giorgia meloni

Il canone medio annuo, finora 8-10 mila euro l'anno, resta molto basso, anche a detta della categoria: «lo riconosciamo - dice Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba Confesercenti -. Ma va fatto con un intervento organico e un metodo che preveda la giusta valutazione delle spiagge, classificandole in base alla redditività e dando un valore corretto al metro quadro».

 

La categoria, già molto inquieta per l'incertezza sul futuro prossimo, si è sollevata: «Doveva essere massimo dell'11%, ora va congelato», dice la Fiba. L'associazione di categoria chiama in causa direttamente la premier: «Meloni mantenga le promesse e apra un tavolo».

 

L'appello al governo "amico", va molto al di là della questione dei canoni. Entro l'inizio di febbraio vanno scritti i decreti attuativi della legge sulla concorrenza in vista della messa a gara delle concessioni dal 2024. «Non ci sono le condizioni tecniche per fare le gare nel 2024. - continua Rustignoli -. In campagna elettorale la presidente Meloni ha detto che avrebbero lavorato per una diversa applicazione della Bolkestein».

 

Maurizio Rustignoli

Secondo Rustignoli: «Meloni è ancora in tempo per rispettare le promesse ma temo che, ad esempio, non sia ancora partita la mappatura delle coste. È fondamentale per dimostrare che non è scarsa la risorsa di arenili già mappati per insediamenti turistico-ricreativi e non ancora assegnati: se la risorsa non è scarsa, allora l'applicazione della direttiva può essere rinviata. Meloni aveva promesso che avrebbe lavorato su questo».

 

concessioni balneari

Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri vorrebbe rinviare l'inizio delle gare, con un emendamento al decreto Milleproroghe. Una strada che però non piace a Fratelli d'Italia. Nel corso di una riunione a Palazzo Chigi, alla presenza della presidente del Consiglio, è emerso che un'ennesima proroga sulla messa a bando della concessioni potrebbe causare uno scontro con la Commissione europea, una prospettiva poco conveniente per il governo italiano alle prese con molti dossier aperti con Bruxelles.

 

Tra le varie decisioni che attendono l'esecutivo ce n'è anche una preliminare: le deleghe. Non è stato ancora deciso, infatti, quale ministero debba occuparsi delle concessioni. Probabilmente non sarà quello del turismo, guidato da Daniela Santanché che è un'imprenditrice del settore, ma quello del Mare di Nello Musumeci. Forza Italia preme anche su questo: «Siamo certi che saranno assegnate le deleghe al più presto, per avere un punto di confronto e di decisione», dice Gasparri.

GIORGIA MELONI ALLA CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO

 

A febbraio poi un altro dossier spinoso dovrà arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri, quello della delega fiscale. Meloni ha anticipato qualche tema senza dare dettagli: taglio del costo del lavoro, quoziente familiare per una tassazione che tenga conto del numero dei figli a carico, incentivi a «chi crea ricchezza e occupazione» e nessun aumento delle tasse sulla casa.

 

Poi c'è la questione dello scudo penale per i reati fiscali, l'emendamento è uscito dalla manovra, ma un provvedimento ci sarà. Bisogna capire dove e quando e soprattutto come spiegarlo, visto che la parola d'ordine di Meloni è stata: «Niente condoni».

DANIELA SANTANCHE - LA CAMPAGNA PROMOZIONALE PER RIPORTARE IL TURISMO A ISCHIAconcessioni balneariconcessioni balneari concessioni balnearidaniela santancheDANIELA SANTANCHE DANIELA SANTANCHE - FOTO DA CHI daniela santanche campagna elettoraledaniela santanche sulla neve foto chi

Ultimi Dagoreport

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

donald trump

COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE… - TRA INSUFFICIENZA CARDIACA E DEMENZA SENILE, SUI SOCIAL I COMPLOTTARI MORMORANO: "QUALUNQUE COSA NASCONDA, STA PEGGIORANDO"

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?