maira

“IL NOSTRO MADE IN ITALY È LA SALUTE” - LA RICETTA DI GIULIO MAIRA: “LA SANITÀ ITALIANA È LA MIGLIORE AL MONDO, MA LA MANCANZA DI INVESTIMENTI DA PARTE DELLO STATO METTE A REPENTAGLIO ALCUNE STRUTTURE PUR MOLTO VALIDE, COSTRINGENDO IL SUD ITALIA A UNA POSIZIONE SUBALTERNA, INCREMENTANDO L’ESODO DEI GIOVANI RICERCATORI ALL’ESTERO”

Onelia Onorati per https://www.ilfoglio.it/immagini/2018/03/02/gallery/sanita-e-ricerca-chiude-la-campagna-della-lista-lorenzin-181779/

 

carlavittoria cacace giulio maira

“Il nostro made in Italy è la salute” – si raccoglie forse in questa battuta il senso della candidatura di Giulio Maira alla Camera dei Deputati con la Lista civica popolare di Beatrice Lorenzin. Il professore, neurochirurgo conosciuto in Italia e all’estero, in questo mese di serrati impegni elettorali si è diviso tra conferenze scientifiche, il delicato mestiere di medico e una campagna in cui è rimasto una voce fuori dal coro. Per poi concludere la campagna ieri sera allo Spazio Espositivo Tritone della Fondazione Sorgente Group in un incontro moderato dal giornalista del Foglio Nicola Imberti.

 

Maira, che ha diviso la scena con il “collega” Pierluigi Borghini, capolista di lista alla Regione Lazio, ha usato ancora una volta toni moderati, ma non per questo meno appassionati. Crede fermamente nella ricerca, nella sanità e nella formazione come strumenti che il singolo ha a disposizione per trovare il proprio posto nel mondo, ma anche come leve di crescita per il Paese: “Se si smettesse di considerare la sanità italiana un peso piuttosto che un investimento a lungo termine, allora avremmo un polo d’attrazione per pazienti da ogni parte del mondo” – ha sostenuto il neurochirurgo.

giulio maira e beatrice lorenzin

 

“La sanità italiana è la migliore al mondo, ma la mancanza di investimenti e attenzione da parte dello Stato mette a repentaglio alcune strutture pur molto valide, costringendo il Sud Italia a una posizione subalterna, incrementando l’esodo dei giovani ricercatori all’estero”.

 

La ricetta di Maira, oltre ad auspicare una politica attenta, ha presentato soluzioni ben più radicali, come il “rating” delle aziende sanitarie che premierebbe solo le organizzazioni più valide, epurando i cattivi dirigenti. Questo potrebbe finalmente introdurre un sistema di valutazione meritocratica, svincolata dalla politica, in grado di rivalutare le eccellenze poco conosciute.

Valter Mainetti di Sorgente Group

 

“Perdere giovani menti che emigrano dal Sud al Nord o, ancora peggio, verso paesi stranieri è un danno economico oltre che intellettuale -  è la convinzione di Maira – solo coinvolgendo i privati si può garantire ricchezza al sistema”.

 

Maira ha ricordato un progetto che sta portando avanti insieme a Sorgente Group di Valter Mainetti, un connubio pubblico-privato per una struttura sanitaria per pazienti non autosufficienti con malattie neurodegenerative o in coma prolungato. Uno degli strumenti per favorire il cambiamento è la modifica del Titolo V, per avocare allo Stato i poteri relativi ad alcune materie, con cui si porrebbe fine, ad esempio, alle discrepanze locali del sistema sanitario italiano.

Il candidato della lista Lorenzin Giulio MairaChiusura della campagna allo Spazio Tritone di FOndazione Sorgente Group 2

 

Per Maira, che ha collaborato per anni con il Ministero della Salute, dove ha avuto modo di conoscere il ministro Lorenzin che lo ha poi scelto, la politica sembra essere un approdo naturale. “Da anni assieme a mia moglie Carla abbiamo fatto, in un certo senso, politica attraverso la nostra fondazione Atena Onlus. Abbiamo portato la prevenzione tra le classi disagiate delle periferie romane, diffuso messaggi contro l’uso di stupefacenti nelle scuole (tema non più trattato), oltre che dedicare risorse alla ricerca”.

 

Chi invece per la politica è un volto noto è Pierluigi Borghini, ingegnere e industriale che ha un passato in associazioni di settore e grandi imprese italiane. Borghini, già candidato alle comunali contro Rutelli, ha parlato delle sue battaglie politiche degli ultimi anni, prima fra tutti il progetto della fibra ottica “open fiber” che ha portato all’apertura di tanti cantieri, poi la proposta di trasformare alcuni impianti a carbone di vecchia generazione in impianti di energia a partire dai rifiuti.

Paola Mainetti e Carla Vittoria Maira

 

giulio maira

Grazie a questa tecnologia, si potrebbero risparmiare spese di smaltimento che Borghini stima in 140 miliardi di euro circa in sette anni. Da candidato alle regionali, Borghini punterà anche al progetto di adeguamento delle ferrovie secondarie, mettendo a frutto l’investimento già stanziato dal Cipe di 900 milioni di euro.

Nicola Imberti e Giulio Maira

 

Pierluigi Borghini e Giulio Maira, lista civica popolare Lorenzin

Importante, inoltre, tornare a considerare l’investimento nel mattone come una voce di crescita e non una cassa alla quale attingere attraverso un carico fiscale eccessivo. Tra i temi irrisolti della vecchia gestione della Regione Lazio c’è infine il piano paesaggistico, per il quale mancano, secondo il candidato, linee concrete in grado di tutelare il territorio ma garantirne anche lo sviluppo. A fine incontro Borghini ricorda infine gli argomenti sui quali si sono sempre infranti i buoni propositi degli amministratori locali romani e laziali: la gestione del Tevere con il suo risanamento, il porto di Roma ormai commissariato. L’approccio di Borghini, e in finale della lista Lorenzin, sarà quello di fare da cerniera tra le forze politiche che vorranno collaborare alla crescita, estremisti esclusi naturalmente.

giulio maira imbottigliato nel traffico romano

 

Carla Maira di Athena Onlus

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....