“IL SISTEMA FUNZIONA, MA LO CAMBIAMO”. OBAMA HA CAPITO CHE SUL “DATAGATE” SI STAVA GIOCANDO LA FACCIA


1. DATAGATE, SVOLTA DI OBAMA: "PIÙ TRASPARENZA"
Massimo Vincenzi per "la Repubblica"

Dopo oltre due mesi dalle prime rivelazioni di Snowden sul sistema di sicurezza, Obama compie una piccola rivoluzione.

E, per la prima volta, annuncia che «il programma cambierà, ci saranno modifiche, ci sarà più trasparenza, perché anche se non ci sono stati abusi, bisogna recuperare la fiducia dei cittadini ». È questo il punto chiave della conferenza stampa che il presidente tiene prima di concedersi una settimana di vacanza. Obama, racconta il Washington Post, arriva a questa decisione dopo settimane di riunioni segrete con i suoi collaboratori e con alcuni senatori democratici e repubblicani: il piano di raccolta dati (Internet e telefonate) funziona, ma tutto quello che è stato fatto per spiegarlo alla gente non ha funzionato.

La convinzione infatti non è tanto che il sistema sia sbagliato, anzi più volte nel corso dell'incontro ne riafferma la validità, ma che bisogna «ridare fiducia al popolo americano», che, come indicano anche gli ultimi sondaggi, è sempre più preoccupato per le violazioni della privacy.

Il presidente attacca puntuale alle tre del pomeriggio: «Già da senatore avevo espresso le mie perplessità e da presidente ho continuato ad occuparmene chiedendo garanzie precise che non fossero commesse illegalità. Un cambio di strategia era già in programma, quando a maggio vi ho detto che una prima fase della guerra al terrore era terminata e che bisognava trovare un nuovo equilibrio tra la sicurezza e i nostri valori di democrazia e libertà, mi riferivo a questo».

La difesa di quanto fatto sino ad ora resta la premessa per poter cambiare: «Vi confermo che non c'è stata alcuna violazioni dei diritti, che tutto è stato fatto secondo le regole della nostra costituzione. Ma che io abbia fiducia e che sia sicuro di questo non basta, bisogna che anche il popolo americano recuperi questa convinzione. E che anche le altre nazioni facciano altrettanto: la nostra forza infatti, la nostra diversità è che noi dobbiamo sempre garantire la sicurezza ma senza mai tradire gli ideali che ci hanno formato come Paese».

Le novità sono quattro: il Patriot Act, la legislazione di emergenza varata sull'onda emotiva dell'11 settembre, sarà cambiato. Alla riapertura dei lavori, il Congresso inizierà a discutere come fornire maggiori garanzie verso l'esterno: «Continuo a pensare che sia fondamentale nella lotta al terrorismo, ma è giusto venire incontro a quello che ci chiede la gente».

Verranno poi bilanciati anche gli equilibri all'interno del Foreign Intelligence Surveillance Court, i tribunali che danno il via libera sotto il massimo grado di segretezza alle varie operazione della Nsa. Anche in questo caso l'idea è quella di garantire una maggior equità, per «evitare che le ragioni della sicurezza spostino troppo i pesi all'interno del giudizio».

Poi l'ordine di Obama a tutte le sue agenzie di intelligence è quello di aprire il prima e il più possibile i cassetti dei documenti riservati, consapevole che i segreti di Stato sono la principale benzina che alimenta i sospetti e le paure di complotti. Infine viene formata una commissione di esperti con "tecnici" della sicurezza, esperti di diritti civili, avvocati e tecnici informatici per ridisegnare entro la fine dell'anno tutta la strategia difensiva: «Siamo in una nuova era, servono nuove idee».

Prima di parlare di Snowden una premessa: «Io sono sicuro che non sono stati commessi abusi perché tutti i nostri uomini e le donne impegnate per mantenere sicuro il nostro paese sono patrioti. Non è loro interesse, e tanto meno del presidente, spiare gli americani, o fare qualcosa di diverso dal proteggerli».

Poi sull'ex agente Cia che ha rivelato il piano Nsa poche parole ma chiare: «Lui non è un patriota, se davvero pensava che ci fossero delle cose sbagliate poteva dirlo, lottare in patria, come fanno tante altre persone come lui, esponenti delle associazioni per i diritti civili. E' convinto di aver fatto una cosa giusta? Allora torni qui, si prenda un avvocato e venga in un tribunale americano a difendere le sue idee».

Obama deve ammettere che le rivelazioni hanno velocizzato il dibattito: «Certo, lo so. Ma vi ripeto io avevo le stesse idee prima di Snowden e ho avviato la riforma che vi ho illustrato prima. Sono convinto che saremmo arrivati a questo punto di oggi, senza però mettere a rischio la sicurezza della nazione».

Su Putin, che ha concesso l'asilo, Obama ripete quello che ha già detto nello show di Leno: «C'è troppa retorica antiamericana, i nostri rapporti si sono raffreddati, hanno bisogno di una pausa. Non abbiamo cancellato il bilaterale di settembre solo per il caso Snowden, ma perché ci sono tutta una serie di punti su cui ritrovare un'intesa, come avveniva in passato con Medvedev quando la situazione era più distesa».

Sugli allarmi terroristici dell'ultima settimana la conferma che non sono eccessivi: «Al Qaeda probabilmente non ha più la forza per sferrare attacchi come quello dell'11 settembre, ma resta potente e pericolosa, soprattutto in certe zone. E poi può sempre cercare di colpire i cittadini americani ». Per questo il programma di sicurezza va cambiato, ma non cancellato.


2. I PROVIDER TEDESCHI: "DA OGGI E-MAIL INVIOLABILI"
Da "la Repubblica" - Arriva la risposta dura tedesco allo spionaggio elettronico angloamericano ma anche cinese, russo e delle altre potenze. I maggiori provider internet della Repubblica federale hanno annunciato che garantiranno a tutti i loro clienti il criptaggio automatico di tutte le loro email e dei loro dati disponibili tramite il provider sulla rete.

In altre parole, chi userà i maggiori provider tedeschi sarà più protetto e sicuro della privacy rispetto ad altri, nel mondo ancora sotto shock per l'affaireglobale di spionaggio
della Nsa. Deutsche Telekom e United Internet Ag hanno preso la decisione insieme, molti dicono che sia stata fortemente ispirata o suggerita dal governo Merkel a 44 giorni dalle elezioni. «I cittadini tedeschi sono sotto shock e indignati e allarmati per tutte le ultime recenti notizie sull'intercettazione sistematica o potenziale dei dati di comunicazione», ha dichiarato René Obermann, l'influente numero uno di Deutsche Telekom.

Il pericolo, obiettano gli scettici, è che i filtri offerti automaticamente e gratis dai provider tedeschi non bastino a garantire una sicurezza assoluta dalle migliori e più potenti centrali di spionaggio. Ma la sfida tedesca online all'America è lanciata. Al momento lo scandalo del datagate è uno dei temi dominanti della campagna elettorale tedesca: le opposizioni di sinistra accusano la Merkel di reazioni troppo morbide, ma in realtà la cancelliera e il suo governo pur difendendo la necessità dello spionaggio per difendere il mondo libero ha duramente chiesto chiarimenti e garanzie di rispetto all'America di Obama. (a.t.)

 

OBAMA CYBER SECURITY SNOWDEN article B B F DC x SNOWDEN A MOSCA CON LE RAPPRESENTANTI DI HUMAN RIGHTS WATCH national security agency tn utah data center nsa PATRIOT ACTBUSH E OBAMAYES WE SCAN OBAMA INTERCETTAZIONI BARACK OBAMA E VLADIMIR PUTINTERRORISTA AL QAEDA merkel-obama

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…