angela merkel coronavirus germania

“MISURE COME QUESTE NON CI SONO MAI STATE IN GERMANIA” - IN UNA DRAMMATICA CONFERENZA STAMPA, ANGELA MERKEL HA ANNUNCIATO LE SEVERE RESTRIZIONI CHE ANCHE I CRUCCHI SONO OBBLIGATI A SUBIRE PER FAR FRONTE ALL'EMERGENZA CORONAVIRUS: CHIUSURA DEI NEGOZI, MUSEI, FIERE, CINEMA E BORDELLI OLTRE AL DIVIETO DI SPOSTAMENTO - I CASI IN GERMANIA SONO PIÙ DI 12 MILA…

Roberto Brunelli per www.agi.it

 

seehofer rifiuta la stretta di mano di merkel

“Misure come queste non ci sono mai state in Germania”. Angela Merkel dosa le parole mentre annuncia il piano ‘all’italiana’ varato dal governo tedesco d’intesa con i Laender per contrastare la diffusione del coronavirus. Un piano che prevede “restrizioni forti” ai movimenti nel Paese, la chiusura di quasi tutti i negozi – con l’eccezione degli alimentari, delle banche e di altri servizi essenziali – nonché il divieto “di viaggiare dentro e fuori il Paese”, come scandisce la cancelliera durante una breve conferenza stampa, assicurando che comunque si tratterà di un provvedimento “limitato nel tempo”.

 

seehofer rifiuta la stretta di mano di merkel

“Sono misure necessarie per rallentare la diffusione del virus”, assicura la cancelliera, spiegando che “bisogna ridurre i contatti tra le persone, pertanto il numero dei contagi e il numero degli ammalati gravi”. Merkel è consapevole che la guerra al coronavirus non la combatte ogni nazione per sé, per cui le preme sottolineare che “è necessaria un maggiore coordinamento” tra i Paesi del G7.  

 

Il piano approvato oggi dall’esecutivo insieme ai Laender riguarda quasi ogni aspetto della vita pubblica. La cancelliera ha confermato tra gli altri le chiusure di “bar, club, discoteche e simili, ma anche musei, teatri, sale da concerti, fiere, cinema, parchi, attività sportive all’aperto”, così come non saranno più accessibili i parchi gioco per l’infanzia, né le “piscine, palestre e altre strutture sportive”, arrivando a citare persino “i bordelli” tra le attività da chiudere.

 

germania coronavirus

Merkel ha anche sottolineato che sono vietate le “riunioni in luoghi di fede come chiese, moschee e sinagoghe”, aggiungendo esplicitamente che la misura comprende le messe. Inoltre “viene regolata anche la distanza dei tavoli nei ristoranti”, che comunque dovranno chiudere al massimo alle 18. I controlli per verificare il rispetto delle regole “ci devono essere e ci saranno, anche se confido sulla comprensione dei cittadini”, chiosa la cancelliera. Rimangono aperti gli alimentari, i supermercati, gli uffici postali, le banche, i benzinai e le edicole. Il fatto è che i contagi non danno tregua, in Germania. Secondo le ultime stime i casi hanno superato quota 7.000. La Baviera, dove le infezioni sono ormai oltre mille, oggi ha dichiarato lo stato di calamità.

 

germania coronavirus

C’è un clima di emergenza nazionale che solo fino a pochi giorni fa sembrava lontanissimo, nella Repubblica federale. Tanto che lo stesso presidente Frank-Walter Steinmeier si è sentito in dovere di rivolgersi direttamente ai tedeschi con un video messaggio, nel quale chiede “di essere solidali: qualche volta la ragione chiede azioni molto decise. Dobbiamo cambiare la nostra vita quotidiana. Vi assicuro: le vostre limitazioni di oggi salveranno vite domani”.

 

Il senso di emergenza lo si percepisce ovviamente anche ai confini con Francia, Austria, Svizzera, Danimarca e Lussemburgo, chiusi da stamattina (rimane permesso il transito delle merci e dei lavoratori pendolari): ad alcuni varchi di frontiera si sono formati sin dalle 8 lunghe code di auto a causa dei controlli, mentre alcuni passaggi più stretti, per esempio tra la Francia e il Baden Wuerttemberg, sono stati completamente chiusi. Più tranquilli i passaggi verso la Danimarca e verso l’Austria.

 

germania coronavirus

L’altro caso che crea preoccupazione in Germania è quello del vaccino a cui sta lavorando un’azienda tedesca, la CureVac, vaccino che l’esecutivo di Washington intenderebbe acquisire per una somma notevole “in esclusiva” per gli Usa. Con diplomazia, la cancelliera ha affermato che il problema “è già risolto”, dato che uno degli investitori principali della ditta di Tubinga, la Hopp BioTech, ha assicurato che “un contratto con gli Usa è fuori questione”.

 

Più duro nei confronti di Washington il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas: “Non possiamo permettere che altri si approprino dei nostri risultati di ricerca”, ha detto il capo della diplomazia tedesca, che ha annunciato che della questione si parlerà pure in ambito G7. Chiaro il messaggio inviato a Donald Trump: “Solo insieme vinceremo contro questo virus, certo non uno contro l’altro”.

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...