manfred weber giorgia meloni

IN EUROPA MELONI RISCHIA DI RIMANERE CON IL CERINO IN MANO – IL DIFFICILE PIANO DELLA DUCETTA PER STRINGERE UN’ALLEANZA TRA CONSERVATORI E POPOLARI RISCHIA DI NAUFRAGARE – MANFRED WEBER EVOCA NUOVE LARGHE INTESE: “NOI POPOLARI ABBIAMO SEMPRE DIALOGATO CON TUTTI. E SE PER ELEGGERE LA NUOVA COMMISSIONE DOVREMO TORNARE A DISCUTERE CON I SOCIALISTI, LO FAREMO” – INTANTO SALVINI STRATTONA LA PREMIER A DESTRA, ANNUNCIANDO CHE MARINE LE PEN SARA’ A PONTIDA…

Estratto dell’articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”

 

ursula von der leyen giorgia meloni tunisia

«Questa maggioranza e questa Commissione hanno lavorato bene». Dopodomani a Strasburgo Ursula von der Leyen farà il suo ultimo discorso per quello che pomposamente viene chiamato “The state of the Union”, lo stato dell’Unione. Il suo ultimo almeno per il mandato in corso e in questa legislatura. Traccerà dunque un bilancio del suo quinquennio e di fatto rilancerà la sua candidatura.

 

[…] farà capire di giudicare positivo il bilancio del suo incarico. E quindi anche della coalizione che l’ha sostenuta nel Parlamento europeo: la “maggioranza Ursula”. Anche perché quella alleanza, numeri alla mano, sarà imprescindibile.

 

Manfred Weber e Ursula von der leyen

L’idea vagheggiata soprattutto in Italia di dar vita ad un patto tra il Ppe e i conservatori meloniani dell’Ecr è velocemente naufragata sugli scogli della realtà. Tutti i sondaggi confermano che senza i socialisti è impossibile dar vita a qualsiasi prospettiva maggioritaria.

 

Tutte le previsioni assegnano ai popolari circa 160 seggi, ai socialisti almeno 140, ai liberali di Renew poco meno di 90 e i Conservatori sarebbero il quarto gruppo con poco più di 80 eurodeputati. Un’intesa di centrodestra non è in grado di arrivare alla maggioranza di 357. E quindi qualsiasi candidato alla presidenza della Commissione non potrà fare a meno del sostegno dei Popolari e dei Socialisti.

 

antonio tajani manfred weber

[…] il presidente del Ppe, il tedesco Manfred Weber, […] già nei giorni scorsi, spiegava: «Noi popolari abbiamo semPre dialogato con tutti, e continueremo a farlo. E se per eleggere la nuova Commissione dovremo tornare a discutere con i socialisti, lo faremo». A questo proposito ci sono già stati alcuni contatti informali tra il Ppe e il Pse proprio per organizzare il “risiko” delle prossime nomine. E anche in quelle occasioni, il capogruppo popolare ha ammesso con i suoi interlocutori: «Alla fine saremo ancora noi e voi a decidere. La maggioranza sarà ancora questa».

 

MANFRED WEBER INCONTRA GIORGIA MELONI A PALAZZO CHIGI - 11 NOVEMBRE 2022

Fratelli d’Italia, dunque, se ne dovrà fare una ragione. Un nuovo corso destrorso nell’Ue non si realizzerà nel 2024. Semmai la presidente del Consiglio si dovrà acconciare a far parte della maggioranza in una formula “aggiuntiva”. Senza, cioè, essere in alcun modo determinante. La leader di FdI ne è consapevole. Sa che dovrà accettare anche l’idea di provocare una frattura dentro Ecr. E non a caso dovrebbe lasciare l’incarico di presidente del partito europeo nei prossimi mesi.

 

[…]  I giochi per la prossima Commissione che nascerà dopo il voto europeo di giugno 2024 saranno ancora “pilotati” dal Cancelliere tedesco, il socialista Olaf Scholz, e dal francese Emmanuel Macron. Ma la domanda che nell’esecutivo di Roma si stanno ponendo da mesi è: può la presidente del Consiglio italiano rimanere fuori dagli accordi tra i “grandi” paesi dell’Ue? Sarebbe la definitiva marginalizzazione dell’Italia e del gabinetto Meloni.

 

GIORGIA MELONI E URSULA VON DER LEYEN

Dovrà quindi accettare di far parte dello “schema-Ursula” ma in modo “gratuito”. Altrimenti rischierebbe di essere risospinta in quella sorta di “cordone sanitario” che adesso chiude soprattutto Identità e Democrazia, il gruppo di Matteo Salvini in cui spiccano gli esponenti dell’estrema destra europa a partire dalla francese Le Pen e dai neonazisti tedeschi di Afd.

 

Anzi, la mossa annunciata proprio dal capo leghista di invitare “l’amica” francese al raduno di Pontida sta diventando uno dei problemi più imponenti nell’equilibrio della maggioranza governativa. Meloni deve fare i conti con un alleato che la strattona verso l’estrema destra proprio nei giorni più difficili nel dialogo con Bruxelles e proprio nei mesi che precedono le urne europee alle quali la premier vorrebbe presentarsi con il volto morbido della “eurogentilezza”. La probabile divisione quando si dovrà eleggere la nuova Commissione non sarà indolore. […]

ANTONIO TAJANI MANFRED WEBER antonio tajani manfred weber. MANFRED WEBER A PALAZZO CHIGI PER INCONTRARE GIORGIA MELONI

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