gadget su mussolini

SE IN GERMANIA PERMETTONO DI STAMPARE IL “MEIN KAMPF” DI HITLER, PERCHÉ IN ITALIA BISOGNEREBBE VIETARE PER LEGGE I GADGET DI MUSSOLINI? FELTRI: “MENTRE MEZZO MONDO BRUCIA, UN DEPUTATO DEL PD VUOLE EQUIPARARE IL COMMERCIO E LA DETENZIONE DI OGGETTI DEL VENTENNIO ALL’APOLOGIA TOUT COURT DEL FASCIO. E' COME FARE LA GUERRA A UN MORTO..."

gadget su mussolinigadget su mussolini

Vittorio Feltri per “il Giornale”

 

Conviene metterla sul ridere per non cedere alla tentazione di invocare l' intervento degli infermieri del servizio sanitario obbligatorio. Mentre mezzo pianeta brucia, i terroristi islamisti fanno strage di cristiani e la civiltà occidentale è minacciata in casa propria, un deputato del Partito democratico (si fa per dire) ha pensato di fare la guerra a un morto: il fascismo. Di cui non tollera neanche i simulacri: il capoccione del duce, le bottiglie di vino recanti un' etichetta con l' effigie del duce, il calendario con le riproduzioni del ventennio, gli slogan del regime, insomma tutto ciò che possa ricordare Benito Mussolini.

 

gadget su mussolini 3gadget su mussolini 3

Il valente parlamentare è Emanuele Fiano, un tipo tosto convinto esista ancora il pericolo di un'«ultima raffica» in grado di abbattere la Repubblica. Siamo costernati e anche un po' divertiti all' idea che costui abbia addirittura proposto una legge, depositata alla Camera, che equipari il commercio e la detenzione degli oggetti sopra descritti all' apologia tout court del defunto fascismo.

gadget su mussolini  6gadget su mussolini 6

 

Le menti vuote evidentemente sono piene di idee astruse, per non dire di peggio. Ma ciò che maggiormente stupisce della stravagante iniziativa del citato Fiano è l' assoluta ignoranza della simbologia del regime nero, che non si limita alla paccottiglia commemorativa del dittatore di Predappio, ma si estende alla architettura italiana di un lungo periodo (dagli anni Venti agli anni Quaranta), alla cultura (il cinema, l' Enciclopedia Treccani), a una serie di riforme che tuttora costituiscono la spina dorsale del nostro moderno welfare.

 

Tutto ciò, se venisse approvata la proposta dell' ineffabile Fiano, andrebbe distrutto o revocato per coerenza. Tanto per fare qualche esempio concreto, si dovrebbe procedere all' abbattimento dell' Eur di Roma, così come di Cinecittà nonché dei vari palazzi fatti erigere dal pettoruto despota: numerosi tribunali (quello di Milano, che al confronto di quello di Roma è un capolavoro), le sedi delle Poste Italiane, Latina, Ansedonia e città del genere.

gadget su mussolini  gadget su mussolini

 

Stando alle elucubrazioni dell' onorevole bisognerebbe altresì abolire la Previdenza sociale (Inps), che provvede a liquidare le pensioni, l' Istituto case popolari (che ha mutato nome, ma è rimasto in piedi senza ulteriori migliorie), la Refezione scolastica e l' Obbligo scolastico. E ho elencato solo alcune novità introdotte dal signor Mussolini quando aveva in mano il pallino del governo, trascurando mille altre «invenzioni» sue di cui nessuno ormai ha contezza, essendo passato il concetto - alimentato dalla propaganda antifascista, la quale ha ridotto a macchietta il capo delle camicie nere - che il duce fosse un coglione.

 

Il che non è vero, almeno a giudicare dalle sue opere a cui la democrazia non ha potuto rinunciare. Invece è vero che egli commise errori madornali allorché si alleò con Hitler e spinse il nostro Paese a partecipare a una guerra folle (cioè la replica in forma peggiorativa di quella del 1915-18) che distrusse l' Italia e la reputazione del nazionalismo mussoliniano.

gadget su mussolini gadget su mussolini

 

Putin non ha rinnegato il comunismo, e per questo gli ex comunisti nostrani lo odiano, dato che ricorda loro di essere stati compagni. Noi liberali viceversa non odiamo né Putin né Stalin e neppure il duce perché non siamo mai stati né comunisti né fascisti. Ma sappiamo distinguere il bene dal male, a differenza del povero Fiano.

 

Indro Montanelli teneva sulla scrivania la foto di Baffone e a chi gli chiedeva spiegazioni rispondeva: lo adoro perché è l' uomo al mondo che ha ammazzato più comunisti. Nel nostro piccolo, noi abbiamo collocato sulla libreria il Capoccione per fare rabbia ai cretini che ne disconoscono i meriti, ingigantendone i demeriti. Invitiamo Fiano a farci visita in redazione. Gli mostreremo la scultura del duce. Ci arresti pure. Noi possiamo essere incarcerati: la stupidità è fluida e sfugge ai carabinieri.

gadget su mussolini   7gadget su mussolini 7gadget su mussolini    9gadget su mussolini 9gadget su mussolini   5gadget su mussolini 5gadget su mussolini    gadget su mussolini gadget su mussolini   4gadget su mussolini 4gadget su mussolini   8gadget su mussolini 8

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?