ISRAELE È IL PRIMO STATO AL MONDO A RICONOSCERE IL SOMALILAND. MA CHE JE FREGA A NETANYAHU DELLA REPUBBLICA SEPARATISTA? QUALCUNO SOSTIENE CHE POTREBBE ESSERE IL LUOGO DOVE SPEDIRE I RIFUGIATI PALESTINESI ESPULSI DA GAZA, MA C’È ANCHE MOLTO ALTRO. IL PICCOLO STATO È IN UNA POSIZIONE GEOGRAFICA STRATEGICA, DI FRONTE ALLO YEMEN, DOVE OPERANO LE MILIZE DEGLI HOUTHI, FORAGGIATE DALL’IRAN, E ALL’IMBOCCO DELLO STRETTO DI BAB EL-MANDEB, UNA DELLE ROTTE COMMERCIALI PIÙ TRAFFICATE AL MONDO (ORA BLOCCATE DAI TERRORISTI SCIITI) - CINA, IRAN E MONDO ARABO CONDANNANO LA DECISIONE...
Estratto da www.rainews.it
Israele riconosce ufficialmente il Somaliland, una prima assoluta per la repubblica autoproclamata che si è separata dalla Somalia nel 1991.
Il riconoscimento della regione come Stato indipendente ha suscitato un'ampia condanna da parte dei Paesi africani, del mondo arabo, dell'Iran e della Cina. Il governo somalo ha affermato di "respingere categoricamente e inequivocabilmente l'attacco deliberato alla sua sovranità e l'illegale decisione di Israele di riconoscere la regione settentrionale della Somalia".
"La regione del Somaliland è parte integrante, inseparabile e inalienabile del territorio sovrano della Repubblica Federale di Somalia", ha dichiarato il governo somalo. [...]
"Durante la chiamata, i presidenti hanno ribadito il loro sostegno alla sovranità, all'unità e all'integrità territoriale della Somalia", ha dichiarato il suo ufficio. Allo stesso modo, il presidente della Commissione dell'Unione Africana, Mahmoud Ali Youssouf, ha dichiarato di "respingere fermamente qualsiasi iniziativa o azione volta a riconoscere il Somaliland come entita' indipendente", ribadendo che questo territorio "rimane parte integrante" della Somalia.
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L''Ambasciata cinese in Somalia ha espresso il suo sostegno all'"unità nazionale" della Somalia. In una dichiarazione, la rappresentanza ha riferito che l'ambasciatore cinese Wang Yu ha avuto una "conversazione telefonica urgente" con il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale somalo Abdisalam Ali, al quale ha espresso "il fermo sostegno della Cina".
A Hargeisa, capitale del Somaliland, centinaia di persone hanno invaso le strade in serata, secondo testimoni sul posto, per festeggiare un riconoscimento internazionale cercato da decenni. Il presidente del Somaliland Abdirahman Mohamed Abdullahi, soprannominato "Irro", ha salutato "un grande giorno per il popolo e la Repubblica del Somaliland, una pagina d'oro nella storia della nostra nazione" dopo 34 anni di lotta.
[...] Il territorio del Somaliland, grande 175.000 km², pari a circa un terzo della Francia, corrisponde più o meno all'ex Somalia britannica e si trova all'estremità nord-occidentale della Somalia. Ha dichiarato unilateralmente la sua indipendenza nel 1991, mentre la Repubblica di Somalia sprofondava nel caos dopo la caduta del regime militare del dittatore Siad Barre.
Da allora la repubblica autoproclamata funziona in modo autonomo, con una propria moneta, un proprio esercito e una propria polizia, e si distingue per la sua relativa stabilità rispetto alla Somalia, minata dall'insurrezione islamista di al-Shabaab e dai conflitti politici cronici.
Fino ad oggi non era stata riconosciuta pubblicamente da nessun paese, a parte un tentativo, poi rientrato per ragioni di sicurezza regionale, fatto dall'Etiopia che ancora lavora diplomaticamente con il governo di Hargheisa per ottenere uno sbocco al mare.
Strategica infatti la posizione del Somaliland, posto dalla sua nascita nel 1991 in una sorta di isolamento politico ed economico nonostante la sua posizione all'imbocco dello stretto di Bab el-Mandeb, su una delle rotte commerciali più trafficate al mondo che collega l'Oceano Indiano al Canale di Suez.
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Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha dichiarato venerdì che i due paesi stabiliranno "relazioni diplomatiche complete, con la nomina di ambasciatori e l'apertura di ambasciate". Il presidente del Somaliland è stato invitato in Israele.
La Somalia ha inoltre ribadito il suo "incondizionato" sostegno ai legittimi diritti del popolo palestinese e che "non accetterà mai di rendere apolide il popolo palestinese". Il ministero degli Affari esteri dell'Autorità palestinese ha espresso preoccupazione per questo annuncio, affermando che Israele "ha già menzionato il Somaliland come destinazione per l'espulsione dei rappresentanti del popolo palestinese, in particolare dalla Striscia di Gaza".
Dagli Stati Uniti in un'intervista al New York Post Donald Trump, interrogato sulla questione, ha risposto: "Valuteremo. Studio molte cose e prendo sempre ottime decisioni, che si rivelano corrette", ha spiegato e aggiunto infine "Qualcuno sa esattamente cos'è il Somaliland?".
BENJAMIN NETANYAHU NELLE ALTURE DEL GOLAN
BENJAMIN NETANYAHU DA GIOVANE





