joe biden con kamala harris - festa del 4 luglio

“KAMALA HARRIS NON È SOLO UNA FANTASTICA VICEPRESIDENTE, MA POTREBBE ESSERE PRESIDENTE”- LE PAROLE DI BIDEN LASCIANO APERTO ANCORA UNO SPIRAGLIO PER IL CAMBIO DI CAVALLO DEM ALLE PRESIDENZIALI USA, ANCHE SE “SLEEPY JOE” NON MOLLA. LANCIA UN PIANO PER I PRIMI 100 GIORNI ALLA CASA BIANCA E RIPRENDE AD ATTACCARE TRUMP E IL VICE VANCE - IL PARTITO È SPACCATO: ALCUNI DEPUTATI DEMOCRATICI SI SONO RIBELLATI AL PIANO DEL COMITATO NAZIONALE DI ANTICIPARE LA NOMINA DI BIDEN PRIMA DELLA CONVENTION DI CHICAGO…

kamala harris joe biden

(ANSA) Kamala Harris "non solo è una fantastica vicepresidente, ma potrebbe essere presidente". Lo ha detto Joe Biden a Las Vegas, sottolineando di avere già un piano per i primi 100 giorni di secondo mandato alla Casa Bianca. Harris è in pole position nel caso in cui Biden dovesse fare un passo indietro dalla corsa alla presidenza, al momento però non sembra orientato a farlo. 

 

 

Nyt, 'Biden sempre più isolato, solo famiglia e fedelissimi'

(ANSA)  Joe Biden è sempre più isolato e si appoggia, nel mezzo della sua crisi politica, ai componenti della sua famiglia e a un ristretto numero di fedelissimi per cercare di calmare le critiche. Secondo quanto riporta il New York Times, il presidente parla spesso con il figlio Hunter, il quale contatta il presidente e la First Lady Jill più volte al giorno. Coloro che stanno aiutando e guidando Biden nella crisi sono dei convinti sostenitori del suo essere capace della riscossa e respingono tutte le opinione contrarie. Questo crea uno stallo fra Biden e la sua ristretta cerchia e gli elettori e i democratici che invece temono una sua sconfitta, sexondo la ricostruzione del giornale. (ANSA).

joe biden con kamala harris festa del 4 luglio

 

Deputati dem si ribellano a nomina anticipata di Biden'

(ANSA) -  Alcuni deputati democratici si sono ribellati al piano del Comitato nazionale di anticipare la nomina di Joe Biden prima della Convention di Chicago. Lo riferisce Axios citando una lettera circolata tra i dem a Capitol Hill nella quale si sottolinea che non esiste "alcuna giustificazione legale" per anticipare la nomination. "Chiediamo di annullare qualsiasi piano per un 'appello virtuale' e di astenersi ulteriormente da qualsiasi procedura straordinaria che potrebbe essere percepita come una limitazione del dibattito legittimo", si legge nella lettera. (ANSA).

 

Biden rompe la tregua e attacca Vance, 'clone di Trump'

(di Benedetta Guerrera) (ANSA) Joe Biden rompe la tregua da lui stesso invocata dopo l'attentato contro Donald Trump e, anche se si scusa per i toni eccessivamente aggressivi di alcune dichiarazioni, torna all'assalto del suo avversario repubblicano incolpandolo dell'escalation della retorica e attaccando il neo nominato vice, J.D. Vance.

joe biden con kamala harris festa del 4 luglio

 

"Non sono io il tizio che ha detto di voler essere un dittatore il primo giorno del suo insediamento o che ha rifiutato di accettare l'esito delle elezioni", ha detto Biden in un'intervista alla Nbc rispondendo alle critiche, arrivate soprattutto da parte repubblicana, di aver creato un clima di violenza con le ripetute accuse al tycoon di essere "una minaccia per la democrazia".

 

Il commander-in-chief ha, tuttavia, ammesso di aver sbagliato a chiedere di "mettere nel mirino" (bullseye) il suo avversario all'inizio della scorsa settimana, pochi giorni prima dell'attacco in Pennsylvania. "È stato un errore usare quella parola", ha osservato Biden, spiegando di aver voluto dire "concentratevi su di lui, su quello che sta facendo".

 

L'inquilino della Casa Bianca ha poi rivendicato di avere "solo tre anni in più" di Trump e di essere più lucido che mai. "Sono vecchio ma il mio acume mentale è dannatamente buono", ha sostenuto, dicendosi pronto a sfidare il tycoon nel secondo dibattito a settembre e assicurando che questa volta la performance non sarà disastrosa come la prima.

DONALD TRUMP INSULTA BIDEN E KAMALA HARRIS

 

Dopo l'intervista Biden ha cominciato ad attaccare a mani basse il senatore dell'Ohio Vance, scelto come numero due nel ticket repubblicano. "E' un clone di Trump", ha sentenziato il presidente, accusandolo di essere un politico "pro-ricchi" che vuole tagliare le tasse ai milionari americani e alzarle alla classe media.

 

Quanto al fronte interno, nonostante la fronda anti-Biden sia rimasta immobile dal giorno della sparatoria in Pennsylvania, i dem continuano ad essere spaccati sulla candidatura del presidente. Da una parte il Democratic National Committee punta a confermarlo come candidato ufficiale alla presidenza in tempi stretti, entro due settimane, con una "virtual roll call", un appello virtuale prima della convention che inizia il 19 agosto a Chicago.

 

KAMALA HARRIS JOE BIDEN

Il motivo ufficiale è permettere a Biden di essere sulle schede dell'Ohio, Stato nel quale il termine per la registrazione dei candidato è il 7 agosto; ma, considerato che il governatore stesso Mike DeWine aveva garantito che non ci sarebbero stati ostacoli varando anche una misura in tal senso, sembra chiaro che la vera ragione sia blindare il commander-in-chief prima che i suoi oppositori riprendano vigore. L'idea non è piaciuta ad una parte dei deputati dem a Capitol Hill che hanno immediatamente fatto circolare una lettera nella quale si chiede al Comitato di ritirare il piano.

 

kamala harris joe biden

"Non esiste alcuna giustificazione legale per anticipare la nomination", si legge nella missiva. "Chiediamo di annullare qualsiasi piano per un appello virtuale e di astenersi ulteriormente da qualsiasi procedura straordinaria che potrebbe essere percepita come una limitazione del legittimo dibattito". (ANSA).

 

KAMALA HARRIS JOE BIDENkamala harris joe biden antony blinken

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?