mario draghi italia

L’AGENDA DRAGHI – "SUPER-MARIO" AI PARTITI PIÙ PICCOLI CHE OGGI HA INCONTRATO NEL SECONDO GIRO DI CONSULTAZIONI HA GIÀ ESPOSTO IL SUO PROGRAMMA: I PRIMI DUE PUNTI? SCUOLA E VACCINI! A SETTEMBRE PER IL PREMIER INCARICATO TUTTE LE CATTEDRE DOVRANNO ESSERE ASSEGNATE (ALTRO CHE BANCHI A ROTELLE), MENTRE SULLA CAMPAGNA DI IMMUNIZZAZIONI VUOLE ACCELERARE E HA CITATO AD ESEMPIO IL REGNO UNITO…

Draghi a partiti,accelerare vaccini,lavorare su logistica ++

Mario Draghi

(ANSA) - ROMA, 08 FEB - Intensificare e accelerare la campagna di vaccinazione, valutando in particolare gli aspetti della logistica e della produzione. E' uno dei punti che il premier incaricato Mario Draghi avrebbe indicato alle delegazioni dei gruppi parlamentari incontrare oggi. Draghi avrebbe sottolineato la questione dell'approvvigionamento e ad alcuni degli interlocutori avrebbe citato ad esempio la campagna di vaccinazione condotta nel Regno Unito. (ANSA).

 

Valeria Forgnone e Lauri Mari per www.repubblica.it

 

Un piano per il mondo del lavoro e l'occupazione, rapporti e sinergia con l'Unione europea, grande attenzione alla scuola e un'accelerazione sulla somministrazione dei vaccini, valutando in particolare gli aspetti della logistica e della produzione. Sono i punti principali illustrati dal presidente incaricato Mario Draghi ai partiti minori durante il secondo giro di consultazioni iniziato oggi pomeriggio alle 15.

 

MARY DRAGHI POPPINS

Ma soprattutto la scuola. Il futuro governo, secondo il premier incaricato, dovrà "rimodulare il calendario scolastico" dell'anno in corso e assumere più docenti, così da recuperare le lezioni e le ore perdute per la pandemia attivando ore di recupero. L'ex numero uno della Bce non ha spiegato come intenderebbe agire ma ha fatto capire che è possibile un prolungamento delle lezioni scolastiche oltre i termini previsti.

 

Avrebbe poi ricordato che a inizio anno scolastico c'erano 10mila cattedre vacanti, una situazione cui va trovata una soluzione al più presto. Quindi, lavorare da subito perché a settembre tutte le cattedre siano assegnate e i docenti siano in classe dal primo giorno del nuovo anno scolastico, avrebbe aggiunto Draghi, oggi impegnato in colloqui lampo, più veloci rispetto a quelli dei giorni scorsi, con i partiti minori e domani chiuderà gli incontri con le formazioni di maggior peso: Pd, Iv, Leu, Fdi, Fi e Lega. Mentre mercoledì vedrà i rappresentanti delle parti sociali.

 

MARIO DRAGHI BY CARLI

Dal Carroccio, invece, arriva una nuova apertura, inaspettata, da parte del leader Matteo Salvini che si è detto disponibile ad appoggiare il governo Draghi anche sul tema migranti e sull'europeismo. Una svolta che ha dell'incredibile se non fosse dettata da ragioni di opportunità. Nel corso di  un punto stampa a Milano, il leader della Lega infatti ha detto che "sul tema immigrazione noi proporremo l'adozione della legislazione europea.

 

A noi va bene che l'immigrazione in Italia sia trattata com'è trattata in Francia e in Germania. Con le stesse regole". E rispondendo a una domanda sullo sbarco della nave Ocean Viking ha aggiunto: "Bisogna coinvolgere l'Europa in quello che non è un problema solo italiano". Ma non basta.

 

SALVINI DRAGHI

Il senatore Salvini ha anche detto che domani, nel corso del secondo giro di consultazioni con Draghi, porterà come priorità la salute: "C'è un modello lombardo che è il più avanzato dal punto di vista della messa in sicurezza della popolazione e delle vaccinazioni. Proporremo a Draghi il modello Bertolaso" sui vaccini. Attirandosi le critiche del Pd, che per bocca del vicepresidente dei deputati Michele Bordo avverte su Twitter: "Non si può davvero sentire che #Salvini proponga come priorità, per vaccinare tutti gli italiani, il modello lombardo di Bertolaso. Altro che governo per gestire e superare le emergenze. Così le emergenze rischiamo di aggravarle".

 

Ma Salvini non è stato l'unico leghista a sorprendere per la svolta europeista. Marco Zanni, parlamentare del Carroccio a Bruxelles, ha infatti difeso Draghi dalle critiche del leader dell'ultradestra Jörg Meuthen "Questo - dice Zanni- non è il momento delle polemiche, ma di lavorare per il bene dell'Italia e degli italiani. Se qualcuno all'estero critica il professor Draghi per aver difeso l'economia, il lavoro e la pace sociale europea - quindi anche italiana - e non solo gli interessi tedeschi, questa per noi non sarebbe un'accusa, ma un titolo di merito".

Mario Draghi

 

Secondo giro di consultazioni per Draghi

Il presidente presidente incaricato Mario Draghi ha dato oggi il via all'ultimo giro di consultazioni che si chiuderanno domani. Poi dovrà riferire al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e sciogliere la riserva.

 

Dopo aver incassato nel primo turno dei colloqui il favore della Lega e di Forza Italia, oltre che degli attuali partiti della maggioranza e dei centristi, ora l'ex presidente della Bce con i partiti affronta il nodo del programma di governo. Oggi Draghi ha incontrato le formazioni politiche minori: Misto, Autonomie, Più Europa e Noi con l'Italia. Consultaizoni lampo che proseguiranno nella giornata domani, dopodiché Draghi dovrà trovare la sintesi entro venerdì.

lucia azzolina

 

Il presidente incaricato dovrà decidere se dare vita a un esecutivo sul modello Ursula, tecnico, o tecnico-politico. Decisione che potrebbe prendere dopo aver incassato il sostegno della Lega. Nel centrodestra, infatti, l'unico partito ad essere ancora apertamente schierato contro il governo Draghi è Fratelli d'Italia, con Giorgia Meloni che continua a invocare il voto.

DRAGHI SALVINI 1

 

Draghi ai partiti, rivedere il calendario scolastico

Gli studenti purtroppo hanno perso molto tempo per la pandemia. Bisognerà rivedere il calendario e assumere più docenti. Nel programma esplicitato dal premier incaricato Mario Draghi, nel secondo giro di consultazioni alla Camera dei deputati, la scuola è una priorità. Bisognerà rimediare - il ragionamento del premier incaricato ai partiti -, è necessario che gli studenti possano recuperare il tempo perduto.

 

GIUSEPPE CONTE – MEME

L'ex numero uno della Bce non ha spiegato come intenderebbe agire ma ha fatto capire che è possibile un prolungamento delle lezioni scolastiche oltre i termini previsti. Non è entrato nel dettaglio delle proposte sulla scuola, ma secondo quanto riferito da alcune fonti parlamentari al termine dei colloqui, avrebbe ricordato che a inizio anno scolastico c'erano 10mila cattedre vacanti, una situazione cui va trovata una soluzione al più presto, avrebbe aggiunto l'ex numero uno della Bce.

 

Mario Draghi

Lupi-Romani, abbiamo chiesto attenzione su governance Recovery

"Abbiamo posto un problema sulla governance del Recovery plan e su questo abbiamo lasciato anche un documento", ha fatto sapere Maurizio Lupi (NcI) al termine dell'incontro con il presidente incaricato, Mario Draghi, a Montecitorio con la delegazione di NcI-Usei-Cambiamo-Adc-Idea che ha confermato l'appoggio a quello che hanno definito un "governo di salvezza nazionale" che, ha detto ancora Gaetano Quagliariello (Cambiamo), in quanto tale "deve avere pochi punti" nel programma.

LUCIA AZZOLINA

 

 Quagliariello ha sottolineato inoltre che la richiesta del suo gruppo è che venga "rappresentata tutta la classe politica" cioè "le categorie intese come corpi intermedi, il terzo settore, che hanno bisogno di vedersi rappresentate direttamente in un governo di questo tipo". Paolo Romani (Cambiamo) si è associato alla richiesta sulla governance del Recovery e ha riferito inoltre che 'Draghi si è concentrato molto sulla transizione ambientale e ha ricordato che su 21 città più inquinate ben 14 sono nell'area tra Milano e Verona, nella pianura padana. C'è un problema ambientale nel nostro Paese molto importante, visto che almeno il 37% del Recovery deve essere indirizzato a questo, le due cose si coniugano: "una impostazione che abbiamo ampiamente condiviso". Infine, i parlamentari hanno riferito che non si è parlato della questione dello stop ai licenziamenti che scade a fine marzo.

 

Bonino: "Da Draghi convinto europeismo e atlantismo"

MARIA SERENELLA CAPPELLO E MARIO DRAGHI

"Senza bisogno di chiederlo, è stata la prima posizione che il presidente incaricato Draghi ci ha detto: una scelta convinta per il processo europeo e una scelta convinta di schieramento atlantico, al di là degli sbandamenti degli ultimi anni. È stato il primo punto del programma di governo che ci ha manifestato".

 

Lo ha spiegato Emma Bonino senatrice di +Europa, dopo le consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi, rispondendo a chi le domandava se avesse chiesto discontinuità in politica estera. "Il nostro appoggio continuerà anche in tempi difficili che evidentemente non mancheranno - ha detto ancora Bonino - Il presidente incaricato ha fatto riferimento a tre riforme di fondo che ci chiede la commissione europea: fisco, brocrazia e giustizia. Abbiamo aggiunto, non solo quella amministrativa e civile ma anche quella penale, con l'addentellato drammatico della situazione delle carceri italiane".

 

Gruppo Misto: "Per Draghi no contributi a fondo perduto"

MARIO DRAGHI

"Il presidente Draghi ci ha detto che bisogna investire e con i ristori evitare contributi a fondo perduto ma finanziare le imprese per riprendere". Lo afferma Manfred Schullian, presidente del gruppo Misto, dopo l'incontro con il premier incaricato Mario Draghi. "Draghi ci ha illustrato brevemente i pilastri della sua azione. Tra le priorità che intende seguire con il suo governo - ha aggiunto - ci sono la sanità, la campagna vaccinale che va non solo portata a termine ma iniziata davvero. Ha parlato tanto dell'ambiente, di lavoro e imprese".

 

Conte: "Io sindaco di Roma? No grazie"

GIUSEPPE CONTE ROCCO CASALINO E IL TAVOLINO MEME

Intanto Giuseppe Conte, intercettato per le strade del centro dal Tg3, risponde di non volersi candidare a sindaco di Roma: "No grazie", afferma. E giustifica le perplessità di quanti nel M5S mostrano dei dubbi sull'appoggio a Draghi: "Non è un passo facilissimo per alcuni di loro". Dunque, osserva ancora Conte, "è comprensibile che ci siano delle perplessità". Ma  "la compattezza è un valore in sè".

 

Grillo rilancia il reddito universale

Beppe Grillo, invece,  dopo l'arringa motivazionale di 45 minuti ai big cinquestelle e il colloquio con Draghi, ritorna sul tema del reddito universale in un post su Facebook, senza riferimenti diretti al momento politico ma per marcare comunque una battaglia storica personale e del Movimento: "GoodDollar - spiega - è una moneta e un wallet digitale che consente di ricevere un reddito di base direttamente sul proprio telefono. Ne avevamo parlato più di un anno fa sul Blog. Ora il progetto non è più in fase sperimentale, migliaia di utenti stanno ricevendo giornalmente i propri GoodDollar", aggiunge il Garante M5S.

GIUSEPPE CONTE – MEME

 

 

L'assemblea notturna del M5S e il voto su Rousseau

Intanto, sul fronte 5 Stelle ieri si è tenuta una lunga assemblea nella notte. A sorpresa ha partecipato anche l'ex premier Giuseppe Conte che, come il capo politico reggente Vito Crimi e gli ex ministri Di Maio e Patuanelli, ha sottolineato la necessità, per il Movimento, di far parte della maggioranza dell'esecutivo Draghi. "Siamo stati decisivi nel Conte I e nel Conte 2, lo saremo ancora", scrive oggi Luigi Di Maio su Facebook.

PAOLO ROMANI LUIGI DI MAIO

 

Nel pomeriggio di oggi il Movimento ha annunciato che sull'appoggio a Draghi "dalle ore 13 di mercoledì 10 febbraio  alle ore 13 di giovedì 11" gli iscritti dovranno esprimersi votando sulla piattaforma Rousseau. 

 

E in attesa del voto, è tornare a farsi sentire Alessandro Di Battista, che non cambia idea riguarda al governo Draghi. "Se io fossi in Parlamento assolutamente non voterei la fiducia" perché "in un Paese democratico l'opposizione serve" mentre "ora invece nessuno la farà. Neanche Meloni, che infatti resta in alleanza con la Lega e Berlusconi".

LE DIMISSIONI DI GIUSEPPE CONTE - MEME

 

Ragione per cui il M5s "sbaglia assolutamente e totalmente" a sostenere il nuovo governo Draghi perché "è un errore grave infilarsi in una roba del genere", sostiene Di Battista in una intervista che sarà trasmessa integralmente domani sera nel corso di "Cartabianca" su Rai3. Insomma, "a Beppe Grillo io sarò sempre riconoscente ma questo non vuole dire essere sempre d'accordo. Io non parlo a nome del Movimento Cinque stelle - sottolinea più volte Di Battista- parlo solo a nome mio. Né guido correnti. I parlamentari sono i rappresentanti del popolo e hanno le loro responsabilità. Decideranno loro quel che faranno. Io sono solo un libero cittadino che esprime le sue idee personali".

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....