L’ARIA È CAMBIATA AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA: GIGGINO ALLA SBARRA - LUIGI DE MAGISTRIS RINVIATO A AGIUDIZIO INSIEME A GIOACCHINO GENCHI DAL GUP DI ROMA BARBARA CALLARI - ACCUSA: ABUSO D’UFFICIO. IL SINDACO ARANCIONE AVREBBE ACQUISITO SENZA ALCUNA AUTORIZZAZIONE TABULATI TELEFONICI DI OTTO PARLAMENTARI (TRA I QUALI PRODI, PISANU, MASTELLA E RUTELLI) NELL’AMBITO DELL’INCHIESTA “WHY NOT”, CHE FECE CROLLARE IL GOVERNO PRODINO DOPO LE DIMISSIONI DI MASTELLA - PRIMA UDIENZA FISSATA PER IL PROSSIMO 17 APRILE…
Carlo Tarallo per Dagospia
Dovrà presentarsi in aula in qualità di imputato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Insieme al superconsulente informatico Gioacchino Genchi, Giggino âa Manetta è stato infatti rinviato a giudizio dal Gup del Tribunale di Roma Barbara Callari. L'ipotesi di accusa del Procuratore Aggiunto Alberto Caperna è abuso d'ufficio. Prima udienza fissata per il prossimo 17 aprile, davanti alla II sezione del Tribunale capitolino.
Ma di cosa è accusato il sindaco di Napoli? Di aver acquisito durante l'inchiesta "Why Not" tabulati telefonici di parlamentari senza aver prima richiesto l'autorizzazione delle camere di appartenenza. Tra i parlamentari i cui tabulati telefonici nel 2006 sarebbero finiti, senza le necessarie autorizzazioni, nel mirino di Genchi e De Magistris, c'è anche l'ex Presidente del Consiglio Romano Prodi, insieme a Clemente Mastella, Francesco Rutelli, Giuseppe Pisanu.
Sotto i colpi (soprattutto mediatici) di Why Not si sgretolò il Governo Prodi. L'archivio, sequestrato nel marzo 2009, è finito al centro dell'inchiesta ma anche di un ping pong di accuse tra l'ex pm sulla responsabilità dei fatti.
In sostanza, De Magistris sostiene di non avere direttamente chiesto l'acquisizione di quei tabulati, alcuni dei quali oltretutto riferibili, sempre secondo Giggino, a politici non coinvolti in Why Not. Genchi ribalta il quadro, affermando di avere sempre agito su input dell'ex Pm. Respinte dal Gup le eccezioni di incompetenza territoriale sollevate dai difensori, basata sul presupposto che il primo episodio oggetto di accusa sarebbe avvenuto a Palermo.
"Il gip - commenta l'avvocato Nicola Madia, difensore di Mastella - ha ritenuto solido l'impianto accusatorio ed idoneo ad essere portato in giudizio. Credo che il rinvio a giudizio rappresenti un primo, seppur parziale e ancora sottoposto al vaglio del tribunale, risarcimento quantomeno morale per Clemente Mastella".
2- L'INCHIESTA WHY NOT E LA CADUTA DEL GOVERNO PRODI.(ARTICOLO CHIOCCI)
http://www.ilgiornale.it/interni/linchiesta_why_not_un_fiasco_9_milioni_firmato_de_magistris/20-10-2010/articolo-id=481276-page=0-comments=1
3- WHY NOT, DE MAGISTRIS: AMAREGGIATO PER DECISIONE GUP
"Sono amareggiato per la decisione del Gup del Tribunale di Roma rispetto ad un procedimento in cui mi appare chiara l'incompetenza dell'autorità giudiziaria di Roma, così come è ancora più evidente l'infondatezza dei fatti.
Non mi aspettavo questo rinvio a giudizio, perché l'accusa rivoltami è quella di aver acquisito tabulati di parlamentari senza necessaria autorizzazione del Parlamento stesso: mai un pm potrebbe essere così ingenuo.
Ritenevo e ritengo un dover costituzionale indagare nei confronti di tutti e anche nei confronti dei parlamentari e dei potenti. Mi auguro che la magistratura giudicante, nella sua autonomia e indipendenza, riconosca la correttezza del mio operato e l'infondatezza degli addebiti formulati dalla Procura di Roma.
L'unica nota positiva di questa giornata amara è che in un pubblico dibattimento tutti si potranno rendere conto della incredibile storia da cui ancora oggi sono costretto a difendermi". Lo afferma in una nota sindaco di Napoli Luigi de Magistris.




