L’ASILO MARIUCCIA DEL PD: CULATELLO GRAFFIA MATTEUCCIO

Giovanna Casadio per "la Repubblica"

«... «. Ma è una prudenza che Bersani a Corviale, periferia popolare romana, abbandona subito. E sputa i rospi ingoiati in questi 40 giorni dalle elezioni, e che vengono dallo stesso Pd. Il segretario democratico attacca Renzi, senza nominarlo ma esplicitamente.

«Qualcuno di noi, di noi... - ripete - mi ha detto che ci vuole dignità. Io una frase così non l'avrei accettata nemmeno da mio padre, ma per il bene del partito sto zitto». Subito aggiungendo: «L'arroganza umilia chi ce l'ha». L'arrogante è il sindaco "rottamatore" che ha spezzato da giorni gli indugi e critica la linea bersaniana, il governo di minoranza che per nascere e sopravvivere avrebbe bisogno di voti sparsi dei grillini o del centrodestra.

Renzi ha rimproverato il leader democratico: «Ti fai umiliare dai 5Stelle». Bersani ha covato l'irritazione, e infine è esploso. Indica i numeri dell'emergenza sociale, del Titanic Italia, sulla cui tolda - afferma - anche i grillini ballano: i militanti e simpatizzanti del Pd che sono qui per la manifestazione contro la povertà, lo incitano ad andare avanti sul governo del cambiamento: "Non cede' a Berlusconi", gli gridano. In prima fila un cartello invita Berlusconi: "Vattene in pensione, tu che puoi".

Bersani è a suo agio, ringrazia il "governatore" Zingaretti e anche Livia Turco, loda il candidato sindaco della Capitale, Ignazio Marino: «Chi conosce i miei gusti, sa che a me questo incontro piace perché noi vogliamo essere un grande partito popolare che ha al centro la vita della gente, e non ci portino lontano da qui».

Messaggio a Berlusconi, cioè "no" al governissimo, ma chi ha orecchie nel Pd intenda. E ancora: «Oh, ragassi ma dove siamo arrivati, io testardo? L'ho detto anche in cinese: ci siamo se serviamo alla causa. Se sono d'intralcio, mi faccio da parte». Anche questa è una risposta a Renzi, che lo aveva accusato di pensare più a se stesso che ai problemi gravi del paese.

Accusa insopportabile per Bersani che, almeno nel Pd, vuole si riconosca la possibilità di una «politica disinteressata e costituzionale... se seminiamo l'idea che ciascuno sta pensando a se stesso, allora non si va da nessuna parte». Ugualmente «indecente» trova l'invito alla politica perché faccia presto, fingendo di non sapere
che «siamo a un incrocio».

L'elezione del successore di Napolitano e il governo da fare rendono la situazione ancora più difficile, per cui «è indecente dire si faccia presto, di qualunquismo in giro ce n'è già troppo». A Corviale, nel 2008 Berlusconi lanciò Alemanno sindaco; Bersani - nel centro culturale aperto grazie a una sua legge quand'era ministro dell'Industria nel ‘97 - tira la volata a Marino. Modera però i toni da campagna elettorale: «La larga opinione del paese vuole un governo».

Nessuna marcia indietro quindi sul governo del cambiamento, ma neppure cedimenti verso il ritorno alle urne. È la strada stretta che il segretario propone a un Pd in fibrillazione e diviso. I fronti interni delle correnti si rompono e si ricompongono. Il manifesto di Fabrizio Barca, il ministro sceso nel campo democratico con una proposta in 99 pagine, attrae ma non coagula per ora consensi. «Mah, mi sembra un tentativo serio di ritorno al Pds, noi però dobbiamo guardare avanti», è la frecciata del renziano Dario Nardella.

I cattolicodemocratici hanno già messo le mani avanti: no a ritorni al partito identitario, Tra i bersaniani prevale la preoccupazione per la doppia sfida di Quirinale e governo, e si minimizzano le questioni poste da Barca. È Vendola, il leader di Sel, a rilanciarle; a sostenere fino in fondo Bersani «chance di cambiamento » e al tempo stesso a immaginare una mescolanza di Sel con il Pd. «È evidente che si sta per innescare una dinamica congressuale », osserva Francesco Verducci, uno dei "giovani turchi". Bersani intanto macina incontri e colloqui e, per niente remissivo, offre la sua ricetta.

 

RENZI E BERSANI PDRENZI E BERSANI PRANZO RENZI BERSANI A ROMAMATTEO RENZI SORRIDE IN SALA DURANTE IL COMIZIO DI BERSANI RENZI E BERSANIRENZI BERSANI BERSANI RENZIRENZI BERSANI

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