matteo salvini antonio tajani giorgia meloni autonomia

L’AUTONOMIA NON SPACCA SOLO IL PAESE, MA ANCHE I PARTITI – GLI ESPONENTI DEL SUD DI FRATELLI D’ITALIA E FORZA ITALIA SONO IN SUBBUGLIO PER LA LEGGE BANDIERA DELLA LEGA, APPROVATA ALLA CAMERA: IN MOLTI TEMONO CHE SIA UN CLAMOROSO AUTOGOL CHE RENDERÀ IL PAESE ANCORA PIÙ DISEGUALE. E ANCHE DENTRO IL CARROCCIO, MONTA IL DISAGIO. IL GENERALE VANNACCI FA IL CERCHIOBOTTISTA: “NON SONO NÉ FAVOREVOLE NÉ CONTRARIO…”

1 - LE TENSIONI AL SUD DOPO IL VIA LIBERA ALL’AUTONOMIA (ANCHE ALL’INTERNO DI FDI)

Estratto dell’articolo di Adriana Logroscino per il “Corriere della Sera”

 

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

Mercoledì mattina si è chiusa con l’approvazione della legge che istituisce l’Autonomia differenziata, provvedimento bandiera della Lega, una turbolenta settimana parlamentare. Lo scontro politico invece rimane accesissimo e promette strascichi.

 

Tra maggioranza e opposizione, naturalmente, ma anche all’interno dello stesso centrodestra. In sofferenza sono — apertamente, pur con relativi distinguo — gli amministratori e gli eletti di Forza Italia al Sud: duramente critico il governatore calabrese Occhiuto, alcuni deputati hanno disertato il voto, rivendicandolo, mentre il presidente siciliano, Schifani, si smarca. Ma è dentro FdI che serpeggerebbe un malessere ancora non emerso.

 

BANDIERE DELLE REGIONI ALLA CAMERA DOPO L APPROVAZIONE DELL AUTONOMIA DIFFERENZIATA

I dirigenti buttano acqua sul fuoco: «I nostri conoscono la legge che hanno approvato e quindi sanno quanto è falsa la storia che spacchi il Paese. È tutta propaganda». Tuttavia a preoccupare i meridionali meloniani e quanti hanno curriculum più breve nel partito, sono gli effetti politici e mediatici del provvedimento: «Se passa la tesi che con l’Autonomia arriveranno meno soldi al Sud, rischiamo di pagare cara la legge della Lega».

 

Dall’altra parte il provvedimento compatta ulteriormente le opposizioni, già ritrovatesi unite contro il premierato. […] I capigruppo del M5S Stefano Patuanelli e Francesco Silvestri fanno anche un’altra mossa: scrivono al presidente della Repubblica chiedendogli di «valutare l’opportunità di esercitare la sua prerogativa costituzionale», di «non promulgare la legge» e rinviarla alle Camere.

 

luca zaia matteo salvini massimiliano fedriga attilio fontana

[…] Un giudizio critico sulla legge italiana è contenuto in un documento reso pubblico, fin da prima che arrivasse all’approvazione definitiva, da Bruxelles: «La devoluzione di ulteriori competenze alle Regioni italiane comporta rischi per coesione e finanze pubbliche» si legge nel Country report della Commissione, dedicato all’Italia. «L’Europa non ha sempre ragione», replica la Lega. […]

 

Ma la spaccatura più evidente è proprio territoriale: se i presidenti di Veneto e Lombardia sono pronti ad avviare il negoziato col governo per l’Autonomia, cinque Regioni, in maggioranza del Sud (la Campania in prima fila), preparano il ricorso alla Consulta.

 

2 - FRONDA ANTI-AUTONOMIA IN FI SCRICCHIOLA LA LEGA AL SUD

Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”

 

matteo salvini giorgia meloni. antonio tajani

«L'autonomia differenziata? Non sono né favorevole né contrario», dice Roberto Vannacci. E questa uscita del generale sospeso, campione di preferenze per il Carroccio al Centro-Sud, racconta bene quali siano gli umori dell'elettorato leghista non tradizionale, cioè quello sotto la linea del Po, invaghito dal salvinismo nazionale, non dalla versione doc nordista.

 

«Avrei votato quella legge? Non voglio fare ipotesi. Le ipotesi saltano al primo colpo di cannone, come diceva Clausewitz», risponde il neo-eurodeputato della Lega, parlando con Repubblica. Gelido, insomma, sulla legge-bandiera iper patrocinata dai colleghi lumbard e veneti.

 

roberto vannacci matteo salvini comizio a piazza santi apostoli roma

Non è solo Forza Italia, quindi, a tribolare, dopo gli attacchi all'autonomia del governatore della Calabria e vicesegretario, Roberto Occhiuto. Per i due junior partner di Meloni al governo, Antonio Tajani e Matteo Salvini, sono giornate da pompieri, per evitare che focolai sparsi per lo Stivale diventino falò di consensi.

 

[…] Dentro FdI, Meloni è riuscita a imporre il diktat: niente strappi, tutti a difesa della norma. Linea ribadita ieri dal ministro siciliano Nello Musumeci, anche se ruvidamente: «La legge non pregiudica l'unità d'Italia, il Sud deve smettere di continuare a piangere».

 

Persino l'ala Rampelli, la più romana e dunque la meno entusiasta, pare allineata, anche se ora rivendica: «Subito la riforma per i poteri di Roma Capitale». Per dare l'idea di un bilanciamento. La fronda che non ti aspetti spunta invece nella Lega, che oggi con Salvini e Zaia festeggerà l'autonomia a Montecchio Maggiore, nel Vicentino.

 

GIANMAURO DELLOLIO DEL M5S - PROTESTA CONTRO IL DDL AUTONOMIA

Con le Europee, il vicepremier è riuscito a tenere a galla il progetto di Lega nazionale. Ma ora a un pezzo della classe dirigente del Sud si attorciglia lo stomaco. Sbuffi di malumore forti dalla Calabria. Qui il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, re delle preferenze alle Europee (22mila voti, il triplo di Vannacci in zona, per dire) ha definito l'autonomia «un pasticciaccio».

 

Chiamando «servi sciocchi» i deputati del suo partito che hanno sventolato la bandiera calabrese a Montecitorio. E ammettendo che potrebbe uscire dalla Lega, visto che FI lo corteggia: «Possibile che mi caccino, ma non è il primo dei miei problemi».

 

roberto occhiuto congresso forza italia

Altri 4 consiglieri (sui 6 della Lega in Calabria) sono sulla stessa posizione. Il Carroccio sparirebbe nella Regione del Centro-Sud dove alle Europee si è piazzato meglio, tolto il Molise: 9,19%. È dovuto intervenire ieri Claudio Durigon, luogotenente di Salvini nel Meridione, per sedare le bizze. Riuscendo a far firmare un comunicato di tregua al gruppo. Ma anche in Abruzzo c'è fibrillazione. «In quel tessuto produttivo che si era avvicinato a Salvini», racconta il fondatore della Lega regionale, l'ex deputato Giuseppe Bellachioma, uscito un anno fa.

 

Pure FI si lecca le ferite. «Abbiamo fatto di tutto per migliorare la legge ma restano, nonostante questo, perplessità che si sia raggiunto un assetto di assoluta garanzia per il Sud», ammette la deputata campana Annarita Patriarca. Ieri Tajani ha telefonato ad Occhiuto, che per ora non farà ricorso alla Consulta, né aderirà ai comitati pro-referendum.

 

matteo salvini giorgia meloni. antonio tajani 2

[…]  Il presidente siciliano Renato Schifani si è sganciato dal fronte del Sud, prendendosela col collega: «Tutta questa preoccupazione di Occhiuto non la condivido». C'entrano anche le guerre di posizionamento, le antipatie: Schifani avrebbe voluto essere vicesegretario di FI, invece è stato nominato in un ruolo laterale, presidente del Consiglio nazionale. Ma la frattura è anche politica. Fra gli azzurri c'è chi ipotizza una contromossa, per placare la fronda calabrese: portare il reggino Francesco Cannizzaro al Mef, come sottosegretario con delega ai "Lep". Il cuore dell'autonomia. In questo schema, Flavio Tosi, deputato, dovrebbe rinunciare al seggio a Bruxelles per lasciarlo alla sottosegretaria attuale, Sandra Savino. […]

via libera alla camera al ddl autonomiasalvini e il generale vannacci al comizio di chiusura della campagna elettorale per le europeeLA DECIMA COSA BELLA - IL GIORNALONE - LA STAMPAPROTESTA DELLE OPPOSIZIONI CONTRO IL DDL AUTONOMIA

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”