L'EDUCAZIONE DI UN TESORIERE - VITA, OPERE E OMISSIONI DI UGO SPOSETTI, L'UOMO DEI CONTI DELLA SINISTRA ITALIANA

Anticipazione di Ferruccio Pinotti e Stefano Santachiara per il "Fatto Quotidiano"

Ugo Sposetti, il tesoriere dei Ds, sotto il baffetto ironico è una sfinge impenetrabile, come le mura etrusche che proteggono il borgo viterbese in cui nasce politicamente. Originario di Tolentino, dov'è nato nel 1947, Sposetti si trasferisce presto con la famiglia a Bassano in Teverina, 1.200 abitanti, in campagna, a 20 chilometri dal capoluogo.

Il padre lavora come ruspista nei cantieri stradali, i fratelli terminano gli studi all'università, Ugo, evidentemente destinato alla politica, si ferma al diploma di perito tecnico industriale. Nel 1969 vince il concorso delle Fs e per sette anni lavora nella stazione di Orte. Ben presto però la vera passione avrà il sopravvento.

Per chi sente i valori comunisti la zona è l'ideale: nella frazione Frattocchie del Comune di Marino, immersa nel verde dei Castelli Romani, c'è la scuola del partito. In una villa liberty con piscina e parco si formano dagli Anni 50 i futuri dirigenti del Pci grazie a professori quali Renzo de Felice, Alberto Caracciolo, Giuseppe Chiarante, Enrico Berlinguer. In qualità di tesoriere dei Ds sarà proprio Sposetti, alla vigilia della fusione con la Margherita e 16 anni dopo la chiusura della scuola nel 1991, a mettere in vendita il complesso immobiliare per ridurre i debiti del partito.

Nel 1971 il Partito comunista affida a Sposetti e alla futura moglie Angela Giovagnoli, poco piu che ventenni, le redini della federazione di Viterbo. La città è da sempre autonomista e conservatrice, con una presenza significativa di postfascisti e punte di nostalgia monarchica tra le famiglie eredi di nobili e latifondisti. Risulta forte anche l'influenza della Chiesa, che qui ospitò i papi dal 1261 al 1281 prima della fuga ad Avignone. (...) A casa Sposetti è la consorte, Angela Giovagnoli, a candidarsi per prima in Parlamento nel 1976, anno che vede l'elezione del marito a segretario della federazione di Viterbo.

La deputata Giovagnoli si occupa di vari settori, dalla scuola alla sanità, dagli asili alla lotta antinuclearista che blocca la centrale atomica a Montalto. Dall'addio parlamentare, nel 1987, percepisce un assegno vitalizio netto di 4.277 euro e moltiplica l'impegno nel volontariato, nel consiglio direttivo dell'associazione viterbese per la cremazione.

Nel frattempo il marito scala le vette della Provincia, diventando nel 1978 presidente della giunta rossa che due anni prima, con l'avvocato Marcello Polacchi, era subentrata al presidente democristiano Claudio Bevignani. È il periodo di costante ascesa del Pci, eccetto lo stop alle Amministrative del 14 maggio, sei giorni dopo il ritrovamento del cadavere del presidente Dc Aldo Moro, ucciso dalle BR. Alla Provincia di Viterbo il centrosinistra si conferma nel 1983 col nuovo presidente Antonio Delle Monache.

Sposetti si accomoda nella posizione di vice e alla guida del Centro Merci Spa, una delle prime società italiane a capitale misto (56% pubblico, 44 privato) sorta per realizzare l'Interporto di Orte, snodo per trasporto su gomma e rotaia.

Il progetto, finanziato da ministero delle Infrastrutture e Regione, intende favorire lo scambio delle merci tra Perugia, Terni e Roma, anche in considerazione del progetto della Ferrovia dei due mari tra Civitavecchia e Civitanova. Entrambi i progetti abortiscono. Assegnati gli appalti solo nel 2004, i lavori dell'Interporto proseguono a singhiozzo: i capannoni per le merci, il raddoppio del ponte con strada a fianco della ferrovia e gli uffici non sono ancora terminati.

Sposetti non sarà mai coinvolto in inchieste della magistratura, nemmeno negli scandali che travolgono la Provincia di Viterbo. Nel novembre del 1991, prima che a Milano divampi Tangentopoli, una soffiata anonima alla Procura laziale segnala il pagamento di mazzette pari al 10% degli incassi della discarica di Tarquinia per i rifiuti viterbesi.

L'inchiesta decapita i maggiorenti del Psi locale, che governa col Pentapartito. Nel 1991 vengono a galla altre vicende senza rilievo penale su sprechi delle amministrazioni provinciali che portano la Corte dei conti a condannare i presidenti Sposetti e Delle Monache per l'appalto dei lavori per la costruzione delle piscine di Capranica e Valentano, affidato alla azienda Cogiva di Caprarola nel dicembre del 1980.

La ditta aveva incamerato il denaro senza terminare i lavori ed era in seguito fallita, ma il ritardo della delibera di recessione dal contratto aveva impedito alla Provincia di inserirsi nella procedura di fallimento. Il "baffetto viterbese" nel frattempo ha assunto un ruolo fondamentale in Parlamento dopo la prima elezione al Senato nel 1987, anno che segna una sorta di staffetta familiare con il pensionamento della moglie deputata.

Sposetti è un punto di riferimento per i compagni della segreteria e in aula come membro delle Commissioni bilancio e vigilanza sul debito pubblico, che cresce a dismisura con Dc e Psi. Nel 1995 ripiega in provincia, dopo essere stato eletto e poi riconfermato sindaco di Bassano in Teverina.

Contemporaneamente Sposetti "studia" presso un professore d'eccezione, il ministro delle Finanze Vincenzo Visco, che lo inserisce dal 1996 al 2001 nella segreteria tecnica. Finito il rodaggio, il neosegretario dei Ds Piero Fassino nomina il sindaco di Bassano responsabile della tesoreria del partito.

Nella sua nuova veste Sposetti si impegna subito per l'approvazione, arrivata nel 2002, del-l'aumento del rimborso elettorale ai partiti, per contrastare lo strapotere di Berlusconi: "Forza Italia spendeva l'iradiddio, comprava tutti gli spazi, non c'era più partita. Eravamo una democrazia sudamericana, non europea. Ho convinto i tesorieri di Forza Italia e Lega (...). Dall'approvazione di quella legge in poi abbiamo vinto sempre fino al 2008. (...) Ha cambiato la partita. Ha sottratto il potere ai miliardari e ai poteri forti".

 

Ugo Sposetti Ugo SposettiUgo Sposetti ACHILLE OCCHETTO ENRICO BERLINGUER jpegENRICO BERLINGUER COLTO DA MALORE jpegVincenzo Visco VINCENZO VISCO piero fassino silvio berlusconi piero fassino

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…