1. L’ENNESIMO CAPOLAVORO DEL TRASFORMISMO ITALICO HA LA FACCIA SORRIDENTE DI DUE LEADER QUARANTENNI CHE SI STRINGONO LA MANO DOPO LA DEBACLE DEL VECCHIO SILVIO, MA HA IL VENTRE MOLLE E DECADENTE DI TRUPPE CAMMELLATE CON UN PASSATO IMPRESENTABILE, SE NON ALTRO PER L’EDIFICAZIONE DEL NOSTRO MOSTRUOSO DEBITO PUBBLICO 2. CON IL VENTO DEI MERCATI IN POPPA E TUTTI I POTERI MARCI DELLA NAZIONE, NESSUNO ESCLUSO, SALDAMENTE SCHIERATI DALLA PROPRIA PARTE, IL GOVERNINO DI LETTANIPOTE HA STRAVINTO LA PROVA DI FORZA CONTRO IL CAINANO DI HARDCORE ADESSO RESTA SOLO DA GUSTARSI IL MARTIRIO GIUDIZIARIO DEL BANANA E QUESTO GOVERNO COLLOSO E PARACULO CHE DARÀ VITA A DUE PARTITI MODERATI, GUIDATI DA LETTA JR E ANGELINO AL-FANO. CON LO SCUDO DI RE GIORGIO QUEI DUE POSSONO ARRIVARE LONTANO

a cura di COLIN WARD (Special Guest: Pippo il Patriota)

1 - RE GIORGIO E I SUOI NIPOTINI
Con il vento dei mercati in poppa e tutti i poteri marci della nazione, nessuno escluso, saldamente schierati dalla propria parte, il governino di Lettanipote ha stravinto la prova di forza contro il Cainano di Hardcore. Re Giorgio ha respinto i ricatti del Banana sul fronte giudiziario e ha saputo sedurre il vanitoso professor Quagliariello e chissà quanti altri (forse persino Skifani).

Scilipoti rieletto anche stavolta qui con Quagliarielloarticle

Aspenio Letta ha rassicurato con un lavoro certosino banche, cancellerie e circoli internazionali, mentre in patria risvegliava l'orgoglio degli ex giovani Diccì. Angelino Jolie ha finalmente trovato il coraggio per ammazzare Papi Silvio e non esce dalla casa del Pdl perché ora pretende addirittura che a cambiare indirizzo sia quell'altro. Lui, la Pitonessa e quel che resta del borioso Verdini.

LORENZIN E QUAGLIARIELLO

Adesso resta solo da gustarsi il martirio giudiziario del Banana e questo governo colloso e paraculo che darà vita a due partiti moderati, guidati da Letta jr e Angelino Al-fano. Con lo scudo di Re Giorgio quei due possono arrivare lontano.

2 - NANO DECADENCE
Che male farà, al brianzolo in doppiopetto di Hardcore, leggere il titolo "La resa di Berlusconi" sul venerabile Corriere delle banche? Tanto, anche perché l'editoriale affidato a padre Massimo Franco certifica che per i poteri marci che guidano la nazione lui è un uomo morto.

LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI SCHIFANI E BRUNETTA

"L'era di Silvio Berlusconi si è chiusa con un ultimo, malinconico bluff. Il suo voto a favore di un governo che voleva abbattere è l'estrema finzione di vittoria di fronte a una disfatta politica e personale: col paradosso che viene certificata col suo consenso". Poi, l'inno all'"asse fra Quirinale, Palazzo Chigi, Pd, montiani e moderati del Pdl": "A vincere è chi vuole soddisfare la fame di stabilità dell'opinione pubblica, e la richiesta di certezze che l'Europa e i mercati finanziari giustamente pretendono". Perché sempre lì andiamo a parare. In direzione dell'annullamento completo della nostra sovranità nazionale sull'altare del pareggio di bilancio.

Silvio Berlusconi con Alfano e SchifaniQATIPM x

Anche il Messaggero adopera il termine "resa" e seppellisce il Banana con un editoriale di Virman Cusenza. Per il direttore del giornale di Calta-papà, ieri è andato in scena "un capolavoro autolesionistico che si spiega solo con una lettura della realtà offuscata dal momento personale del Cavaliere". E poi, ecco la copertura totale al viaggio di Angelino: "Sarà difficile per l'ex premier oggi bollare come eretico e parricida il suo ex delfino dopo averlo scelto e indicato per due volte come segretario del partito".

E il Sole 24 Ore, altro covo di noti fiancheggiatori delle procure rosse, che parole sceglie per la piroetta del Cainano? "Resa di Berlusconi, fiducia larga a Letta". Poi intervista il nuovo capatàz di Intesa, Carlo Messina, che predica subito così: "Il voto di fiducia al governo Letta è il segnale di scampato pericolo per il Paese: ora priorità alla ripresa" (p. 1).

Carlo-Messina-Intesa-Sanpaolo

Sulla Stampa, Mattia Feltri racconta "La grande occasione dei due quarantenni gemelli di VeDrò. Il premier e Alfano suo vice che si smarca da Silvio dicendo a Ghedini: ‘Non posso fare questo a Enrico'. Un legame nato tra le ragazzate comuni organizzate a Drò. Nel Pdl si ironizzava su una friabilità del segretario. Ma lui li ha spiazzati" (p. 4). Wow! Ed è subito giubilo anche al Lingotto.

Quanto alla libertà personale del Sultanino di Hardcore, ecco l'ultimo aggiornamento della jena Milella su Repubblica: "Ultima seduta sulla decadenza. Per Silvio il giorno del giudizio. Domani il voto, nessuno slittamento in caso di nuovi gruppi. Dopo toccherà all'aula dove incombe il voto segreto. Indiscrezioni sui 5Stelle che potrebbero salvare Berlusconi" (p. 14). I grillini ovviamente smentiscono indignati, ma a Rep se ne fregano e sbattono il sospetto di una manovra "anti-pd" nella titolazione.

alfano e letta duo extra

3- ULTIME DAL VENTENNIO A COLORI
Sul Giornale di Sallustioni sono cominciati gli ultimi rastrellamenti. Prima pagina dettata direttamente da Salò: "Il tradimento ha pagato. Caccia ai Berlusconiani. Per salvare il Pdl, Berlusconi fa votare a tutti la fiducia a Letta. Ma il Pd e il Quirinale non ci stanno: vogliono solo Alfano & C. Scissionisti già divisi sulla creazione di un nuovo partito".

Veramente comico il titolo "L'arrocco del Cavaliere mette in crisi la sinistra". Bello, invece, il racconto del capogruppo Schifani che all'ultimo momento si sarebbe tirato indietro con queste parole: "No Silvio, non me la sento, tu sai bene che la mia posizione è un'altra, è meglio che la legga tu" (p. 5). Che uomo.

LO SCONTRO TRA SALLUSTI E CICCHITTO A BALLARO

4 - IL NUOVO CHE E' AVANZATO
L'ennesimo capolavoro del trasformismo italico ha la faccia sorridente di due leader quarantenni che si stringono la mano dopo la debacle del vecchio Silvio, ma ha il ventre molle e decadente di truppe cammellate con un passato impresentabile, se non altro per l'edificazione del nostro mostruoso debito pubblico. Sul Corriere, "La riscossa di ex dc e socialisti. Ecco chi ci ha messo la firma. La squadra dei dissidenti pdl. ‘Ora siamo più europei'. Colucci, classe 1932, già socialista, dieci legislature alle spalle, in Aula si mette a piangere" (p. 10).

LO SCONTRO TRA SALLUSTI E CICCHITTO A BALLARO

Il Messaggero racconta "La tela della Chiesa per puntellare Letta, le mosse di Ruini. Spunta una generazione di nuovi leader di riferimento" (p. 5). Poi, il retroscena sul patto dei nipoti di re Giorgio: "Nuovi gruppi e proporzionale. Il piano del premier e di Alfano. Per Enrico è essenziale certificare la nascita di una maggioranza diversa. Al segretario del Pdl serve una legge elettorale che favorisca il nuovo soggetto" (p. 7). Perché alla fine, per gente come Forminchioni o Giovanardi, il vero problema è sempre lo stesso: come trovare qualcuno che li ricandidi e li riporti in Parlamento.

LO SCONTRO TRA SALLUSTI E CICCHITTO A BALLARO jpeg

Sul Cetriolo della ditta Padella&Travaglio, spiattellano gli "1,3 miliardi di motivi per cui il partito ciellino abbraccia l'esecutivo. Da Formigoni a Lupi, fino al ministro Mauro: tutti legati a Comunione e Liberazione. Tifano per il governo anche perché c'è la grande torta dell'Expo 2015" (p. 7).

5 - MA FACCE RIDE!
L'ex ministro Saccon Sacconi, frondista Pdl: "Voglio concludere il mio percorso politico in pace con me stesso" (Stampa, p. 6).

ALFANO BERLUSCONI GIOVANARDI

6 - SPOSTANDO RENZI SEMPRE PIU' IN LA'
Giornata storica per il Piddimenoelle, lanciato verso l'operazione Grande Centro? Sulla Stampa, "Pd, il congresso comincia oggi. E i renziani non faranno sconti. Gentiloni: ‘Matteo si farà custode degli impegni presi da Enrico" (p. 8). Eh già. Per il Corriere, "Ora Renzi si concentra sulla segreteria. ‘Ma dico no a operazioni neocentriste'. Il sindaco vuole diventare l'azionista di riferimento di questo governo" (p. 13). Forse è un po' tardi.

Maurizio Sacconi

7 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
Non abbiamo bisogno che venga giù la Troika. Ce la nominiamo da soli senza problemi. "L'esecutivo ricomincia dalle tasse sul lavoro. Un commissario alla spesa. Carlo Cottarelli dal Fmi alla spending review. Per 25 anni al Fondo monetario, da Washington arriva l''americano' esperto di tagli e conti pubblici" (Corriere, p. 16). Il Messaggero ci ricorda che dobbiamo morire (di tasse): "L'aumento dell'Iva non rientrerà. Imu, torna in ballo la seconda rata. Il primo provvedimento sarà il decreto sul disavanzo e sulle spese inderogabili da finanziare per fine anno. Legge di stabilità entro il 15 ottobre" (p. 10).

Matteo Renzi

8 - SE IL VATICANO LAVA PIU' BIANCO
Si confessa molto a verbale monsignor Scarano, passato in poche settimane dalla bella vita alla via crucis giudiziaria. "Tante banche corteggiavano il Vaticano'. L'ex contabile dell'Apsa Scarano ai magistrati: ‘Regali e vacanze per lavorare con noi'. Un filone d'indagine riguarda gli appalti della ditta che ristrutturò gratuitamente casa Tremonti. Il prelato arrestato parla anche dei rapporti del broker Carenzio con Mastella e Di Pietro" (Stampa, p. 17). Sul Cetriolo, taglio diverso: "Così la banca romana Finnat faceva aggiotaggio'. Nunzio Scarano racconta come la banca dei potenti Nattino utilizzava conti Apsa e i segreti sui lavori a Proietti" (p. 14).

carlo cottarelli

9 - CRICCA ANEMONE-BALDUCCI: L'UNICO CHE PARLA VIENE MINACCIATO
Anche il silenzio è d'oro sugli appalti del G8 e dei Grandi Eventi gestiti dalla Presidenza del Consiglio ai tempi di Gianni Letta e Guido Bertolaso. Repubblica oggi affronta un po' la questione raccontando le disavventure dell'unico costruttore che sta collaborando con la giustizia. "Io, tangentista pentito minacciato da mesi per tacere nei processi'. Piscicelli: attentati alla vigilia di ogni udienza. ‘Martedì sera sono entrati nella mia villa, poi hanno sparato un colpo. Pochi giorni prima mi hanno fatto trovare un pacco con dentro polvere bianca che sembrava cocaina. Nell'inchiesta sulla Protezione civile sono l'unico teste. E' evidente che ho dato fastidio a qualcuno che può permettersi l'uso di professionisti del ricatto" (p. 21).

monsignor scarano

Del resto fin da subito, quando scoppiò lo scandalo del G8, entrarono in campo avvocati specializzati nel silenziare gli indagati. E tra gli appalti gonfiati dalla gestione Balducci-Anemone c'erano anche quelli per caserme di polizia e basi dei servizi. Sapevatelo!

LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI GIANNI LETTA

10 - IL PAPELLO DI NEGO NAGEL
Bello scoop di Walter Galbiati sulla famosa "Trattiva" Mediobanca-Ligrestos. "Ecco l'accordo segreto Ligresti-Mediobanca. Il ‘papello' di Jonella, firmato da Salvatore e Nagel: garantiti soldi, uffici e vacanze. Assicurati 45 milioni per il 30% di Premafin. Ai quattro Ligresti 700 mila euro a testa per 5 anni. Per l'Ingegnere contratto Hines. Uffici, autisti e segreterie attuali. Uso foresteria a Roma e Milano, cinque anni di affitto al Tanka Village" (p. 26).

SILVIO BERLUSCONI E GUIDO BERTOLASO FOTO LAPRESSE

Il tutto in barba alla Consob e ai piccoli azionisti. La firma dell'ad di Medio-sbanca vergata a sua insaputa? All'attacco anche il Cetriolo: "Fonsai-Unipol. I numeri misteriosi della maxi-fusione. La Consob ignora le richieste della Procura di Milano che vuole chiarezza sui bilanci. Otto anni dopo l'estate dei furbetti sta tornando la bicamerale degli affari" (p. 11).

MARCO TRONCHETTI PROVERA E ALBERTO NAGEL FOTO BARILLARI

11 - TELECOM-MEDIA
Mica facile rimpiazzare uno pesante come Franchino Bernabebè. I soci di Telco sembrano in leggera difficoltà, come racconta il Sole: "Telecom Italia, stallo sulla presidenza. La candidatura di Sarmi resta sospesa. Minucci disponibile alla supplenza ma non fino ad aprile. Nessuna indicazione unitaria dal comitato nomine per la sostituzione del consigliere Catania. Telco indica Provasoli, mentre Assogestioni Cornelli. Alla presidenza pro tempore, fino alla scadenza del board, potrebbe essere chiamato il secondo consigliere più anziano, Fitoussi" (p. 1 di Finanza & Mercati).

ligresti

Sul Corriere trovano il coraggio di pubblicare l'analisi impietosa di Salvatore Bragantini (ex Consob ed economista indipendente): "L'accordo fra Mediobanca, Intesa, Generali e Telefonica lascia immutati i debiti e ridurrà molto la presenza sudamericana; bel colpo, non entra un euro in cassa e si disperdono i frutti di un lungo lavoro all'estero (...) Il cda dovrebbe ergersi a difesa di quel 78% di soci Telecom per cui quest'operazione è una vera pugnalata alle spalle" (p. 35).

MASSIMO SARMI

12 - RCS E LA DIFESA DEL QUARTIERINO
Palazzo sì, palazzo no? Oggi il Messaggero si diverte a indagare un po' su quel che accade dalle parti del giornale diretto da don Flebuccio de Bortoli. "Rcs, Jovane scongela la vendita di El Mundo. Frenata alla vendita della sede di via Solferino al fondo Blackstone. Ai piani alti, invece, avanza l'ipotesi del mani libere tra i soci forti, indisponibili a rifare un patto di sindacato" (p. 19). E Yacht Elkann, con quel 20% in mano alla Fiat, rischia di non poter contare su assetti stabili per comandare sul Corrierone.

FRANCO BERNABE CESAR ALIERTA GABRIELE GALATERI DI GENOLA

13 - MA QUANTO PERDONO I TRENINI DI MONTEZUMA
Non bastano gli spot con Re Giorgio a bordo per ripagare anche solo una minima parte degli investimenti sostenuti in Ntv. Tra i pochi giornali che possono permettersi pezzi critici, la Repubblica: "Ntv in difficoltà, prima vittima Sciarrone. Rivisto il piano industriale. L'ad: ‘Fatto tanto, ma liberalizzazione incompleta'. Ferrovie chiede un miliardo di crediti a Stato e Regioni: a rischio i nuovi cantieri" (p. 25).

ASSEMBLEA GENERALI DI BANCA DITALIA FRANCO BERNABE FOTO LA PRESSE

Più duro il Cetriolo Quotidiano, che di pubblicità di Italo ne vede pochina: "Montezemolo disperato cambia il macchinista. Il treno Italo non ce la fa contro i Frecciarossa. Fa fuori Sciarrone e si affida a Perricone, reduce da Rcs. E adesso sarà ridimensionato tutto. Addio all'obiettivo dei 6 milioni di passeggeri annui, le perdite del 2013 rischiano di azzerare il capitale" (p. 14).

LAPO ELKANN

14 - FREE MARCHETT
"Severino: certezza del diritto per rilanciare il paese". Il Messaggero dedica un imperdibile articolo all'avvocata di Calta-riccone che alla Luiss inaugura una borsa di studio intitolata a Loris D'Ambrosio. Si ride già dalle prime righe: "Una giornata particolare, nata sotto una buona stella, positiva e felice" (p. 15).

colinward@autistici.org

 

Paola Severino Montezemolo Peluso e Cancellieri

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