ARIDATECE SADDAM! - MOSUL, LA SECONDA CITTÀ DELL’IRAQ, CADUTA NELLE MANI DEI TERRORISTI SUNNITI, CHE OGGI METTONO LE MANI ANCHE NELLA PROVINCIA DI BAIJI, RICCA DI POZZI PETROLIFERI

1. IRAQ, MOSUL NELLE MANI DEI MILIZIANI ISLAMICI

Da www.rainews.it

 

Attacco dei qaedisti, che controllano buona parte della città. Secondo alcune fonti i rappresentanti governativi sono fuggiti con le famiglie

 

SADDAM HUSSEINSADDAM HUSSEIN

Mosul, la seconda città dell’Iraq, è caduta in buona parte sotto il controllo del gruppo Stato islamico in Iraq e Siria (Isis). A riferirlo sono varie fonti, anche governative. I miliziani hanno già nelle loro mani Falluja e la settimana scorsa si sono impadroniti per diverse ore di alcuni quartieri di Samarra, sacra agli sciiti.

 

MOLTI QUARTIERI SOTTO CONTROLLO DEI MILIZIANI

SADDAM HUSSEIN ALLA CONSOLLESADDAM HUSSEIN ALLA CONSOLLE

In diverse aree sarebbero in corso degli scontri. Gli uomini dell'Isis avrebbero già preso il controllo di metà della città, del palazzo del governatorato di Ninive, della stazione di polizia e dell'aeroporto di Mosul. Una fonte della sicurezza ha riferito all’agenzia "Nova" che alcune emittenti televisive locali hanno interrotto le trasmissioni. Altre fonti, inoltre, hanno confermato che "i rappresentanti governativi dell'area sono fuggiti, accompagnati dalle famiglie, nonostante sia in atto un coprifuoco in altri quartieri'.

 

OCCUPATO ANCHE IL CARCERE

Una fonte del ministero dell'Interno ha riferito all'agenzia France Presse che la città "è fuori dal controllo dello Stato ed è alla mercé dei miliziani". I guerriglieri controllano anche il carcere e hanno dato alle fiamme alcune pompe di benzina.

 

LA SITUAZIONE A BAGHDAD

iracheni in fuga da mosuliracheni in fuga da mosul

Il portavoce delle forze speciali irachene, Saad Maan, non ha escluso che possano finire sotto attacco anche le sedi governative nella capitale. Parlando con "Nova", il funzionario della sicurezza irachena ha assicurato che "al momento le ambasciate straniere a Baghdad sono completamente al sicuro protette dalle forze di polizia". Anche la zona dell'aeroporto di Baghdad sembra essere sicura e non è stato al momento istituito alcun coprifuoco.

 

2. IRAQ: GLI ESTREMISTI ISLAMICI CONQUISTANO ANCHE BAIJI

Da www.corriere.it

 

dopo gli scontri tra l esercito iracheno e i terroristidopo gli scontri tra l esercito iracheno e i terroristi

Si aggrava la situazione in Iraq dove si estende l’influenza sul territorio degli estremisti islamici. I miliziani qaedisti dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isis) controllano ormai anche la provincia di Baiji, ricca di pozzi petroliferi tra Baghdad e Mosul. A Baiji c’è la più grande raffineria del Paese, che rifornisce di prodotti petroliferi la maggior parte delle province irachene. Secondo fonti della sicurezza, le 250 guardie alla raffineria hanno accettato di ritirarsi quando i qaedisti, martedì sera, hanno inviato una delegazione di capi tribali locali per convincerli a cedere il passo.

 

Fonti locali hanno riferito che i miliziani avevano anche avvertito polizia e soldati di non opporsi e di ritirarsi entro la serata di martedì per evitare un bagno di sangue. Poche ore dopo i miliziani sono entrati in città a bordo di 60 veicoli e hanno rimesso in libertà decine di detenuti. I miliziani jihadisti hanno successivamente rivendicato in una nota di aver preso la città di Ninive, capoluogo dell’omonima provincia nella quale hanno già conquistato Mosul, e annunciano nuovi attacchi.

 

Martedì, l’Isis aveva infatti conquistato Mosul, la seconda città del Paese. Proprio questo evento ha provocato la fuga da Mosul di oltre mezzo milione di civili. Lo rende noto l’Oim, l’organizzazione internazionale per le migrazioni, in un comunicato.

iraq siria e gli scontri con i terroristi sunnitiiraq siria e gli scontri con i terroristi sunniti

 

CHI SONO

Dalla Siria, dove sono impegnati contro il regime di Bashar al-Assad e i ribelli moderati dell’Esercito libero siriano, all’Iraq, dove da cinque mesi controllano Falluja, nella provincia occidentale di al-Anbar, prima di conquistare anche Mosul e Baiji. Si allarga dunque la minaccia posta alla regione dai jihadisti dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isis), impegnato sia contro il regime di Damasco, sia contro quello di Baghdad.

 

Noti per l’uso di tattiche spiegate e attentatori kamikaze, i miliziani dell’Isis sono guidati da Abu Bakr al-Baghdadi e possono contare su migliaia di jihadisti in Siria come in Iraq, molti dei quali anche occidentali. Gli Stati Uniti hanno gia’ parlato di situazione «estremamente seria» e avvertito che i gruppi sunniti jihadisti rappresentano «una minaccia per l’intera regione». Il timore dei governi occidentali è quello che il gruppo, che tenta di emulare Al-Qaeda, possa superare la rete fondata da Osama bin Laden per livello di violenza.

 

posti di blocco a bagdadposti di blocco a bagdad

Altra preoccupazione e’ rappresentata dal ritorno in patria di miliziani occidentali che hanno combattuto tra le fila dell’Isis e che possono rappresentare una minaccia interna. Da New York, il Soufan Group, che fornisce servizi di intelligence a governi e multinazionali, stima che siano 12mila i combattenti stranieri impegnati in Siria, tra cui tremila occidentali.

dopo gli scontri tra l esercito iracheno e i terroristidopo gli scontri tra l esercito iracheno e i terroristiabu bakr al baghdadiabu bakr al baghdadiiraq di nuovo in guerrairaq di nuovo in guerra

 

 

 

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…