L’IRRESISTIBILE ASCESA DEI GIAMPAOLINO’S

Stefano Sansonetti per www.lanotiziagiornale.it

Ruoli importanti raggiunti nel corso degli anni. Detto in poche parole, è questo il percorso che ha contraddistinto i figli del presidente della Corte dei conti, Luigi Giampaolino. Rampolli che, chissà, forse sperano di avvicinarsi in qualche modo al "cursus honorum" del papà. Anche se la speranza, nel caso fosse tale, sarà difficilissima da concretizzare.

Già, perché l'elenco delle esperienze del presidente dei giudici contabili è a dir poco ponderoso. Magistrato di lunghissimo corso, Giampaolino è entrato a far parte della Corte dei conti nel 1968, dopo essere stato magistrato ordinario a Paola (Cs) dal 1964 al 1968. Nel 1999 è diventato presidente di sezione della Corte medesima, mentre dall'aprile del 2007 al primo luglio del 2010 è stato numero uno dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici.

Da quel momento in poi è approdato sul delicato scranno dal quale sottolinea insancabilmente i mali dell'Italia: dalla corruzione che costa 60 miliardi di euro l'anno all'evasione che ne sottrae 120, per finire con tutti gli sprechi della spesa pubblica (soltanto le consulenze si portano via la bellezza di 2 miliardi di euro).

Tornando alle questioni familiari, Giampaolino ha due figli.
La più giovane, classe 1972, si chiama Anna Maria Giampaolino ed è un magistrato ordinario. Fino a non molti anni fa lavorava al tribunale di Paola (in provincia di Cosenza), proprio da dove ha preso abbrivio la carriera del papà. Successivamente è approdata al tribunale di Roma. Infine, tre anni fa, è stata collocata fuori ruolo per essere destinata alla Corte costituzionale.

Dal bollettino ufficiale del ministero della giustizia del 31 dicembre del 2010, infatti, si apprende che in quell'anno è stato decretato il suo collocamento fuori ruolo dalla magistratura "per essere destinata, con il suo consenso, alla Corte costituzionale quale assistente di studio a tempo pieno del giudice costituzionale avv. prof. Giuseppe Frigo". Un impiego, quest'ultimo, che la figlia del presidente della Corte dei conti mantiene tutt'ora. Dai documenti ufficiali del ministero della giustizia, tra l'altro, si apprendono anche altre informazioni su Anna Maria Giampaolino.

Nel bollettino di via Arenula del 15 luglio 2010, per esempio, si comunica che l'allora giudice del tribunale di Paola "è stato autorizzato ad assentarsi dal lavoro dal 5 al 27 marzo 2008, con diritto a tutti gli assegni".

Dallo stesso bollettino si apprende di un'identica autorizzazione per il periodo che va dal 18 giugno al al 16 agosto del 2009, con diritto a tutti gli asssegni". Dal bollettino del 15 luglio 2011 si viene a conoscere un'altra autorizzazione "ad assentarsi dal lavoro dal 2 agosto al 21 ottobre 2010, con gli assegni interi dal 3 agosto al 15 settembre 2010".

Il figlio di Giampaolino, invece, si chiama Carlo Felice. Classe 1969, è professore di diritto commerciale nella facoltà di economia nell'ateneo romano di Tor Vergata. Come si apprende dal suo curriculum, è diventato ordinario in quella università nel 2004, e quindi all'età di 35 anni. Dallo stesso curriculum si viene a sapere che si è laureato in giurisprudenza prendendo 110 e lode con una tesi dal titolo "Le società a scopi pubblici di diritto speciale".

In più è stato dottore di ricerca in diritto pubblico dell'economia nel 1999 e visiting scholar all'università della Pennsylvania nel 2001. I suoi ambiti di ricerca vengono così elencati: "categorie di azioni, principio di maggioranza, invalidità deliberazioni assembleari, società di diritto speciale, tipi societari, responsabilità amministratori, patti parasociali, impresa assicurativa e regolazione pubblica, contratto di assicurazione". Da segnalare, tra l'altro, che qualche anno fa è entrato come partner nello studio legale Clifford Chance.

 

 

Giampaolino Luigi luigi giampaolinoGiampaolino e moglie carlo felice giampaolino

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO