L'ITALIA FINISCE SOTTO LA SORVEGLIANZA DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE. DOPO QUELLA ''RAFFORZATA'' DELL'EUROPA. IL G20 DI CANNES SI CHIUDE DUNQUE CON L'ITALIA 'PROTAGONISTA' - LA PRESSIONE DI FRANCIA E GERMANIA, CON IL SUPPORTO DEGLI STATI UNITI, FORSE E' STATA PIU' CHE UNA 'MORAL SUASION' - '’IL PROBLEMA DELL'ITALIA E' LA MANCANZA DI CREDIBILITA''' PER LAGARDE - L'ATTACCO DEI MERCATI E' ''UNA MODA PASSEGGERA'' E ''L'ITALIA E' UN PAESE DOVE NON SI SENTE LA CRISI'', ASSICURA BERLUSCONI: ''I RISTORANTI SONO PIENI E LA VITA CHE SI FA E' QUELLA DI UN PAESE BENESTANTE''….

Manuela Tulli per Ansa.it

L'Italia finisce sotto la sorveglianza del Fondo Monetario Internazionale. Dopo quella ''rafforzata'' dell'Europa. Il G20 di Cannes si chiude dunque con l'Italia 'protagonista', forse suo malgrado, e nonostante il caso-Grecia. Dalle istituzioni europee fino ai leader dei grandi Paesi e' una corsa a chiarire che l'Italia non e' stata messa all'angolo, che non e' nella situazione del Paese ellenico e che il monitoraggio e' stata una richiesta dello stesso governo italiano.

Fatto sta che ogni tre mesi gli ispettori Fmi andranno a Roma per controllare il rispetto degli impegni assunti sul fronte dei conti pubblici e sulla messa in atto delle annunciate riforme strutturali. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, da Bari, lancia un appello affinche' ci sia uno scatto ''di orgoglio e la volonta' di recupero''.

Il premier Silvio Berlusconi dice invece che la situazione ''non preoccupa'' e che ''entro fine mese'' partira' l'attuazione delle riforme contenute nell'emendamento alla legge di stabilita'. Annuncia poi un disegno di legge per la crescita e altre misure, ''anche con decreti'', successivamente.

I negoziati sulla ipotesi del monitoraggio erano partiti da ieri ma ancora stamattina il governo smentiva l'ipotesi. Poi la richiesta, ''di sua iniziativa'', come annuncia per primo ufficialmente il presidente della Commissione Ue Jose' Manuel Barroso. Ma e' evidente che nelle riunioni che si sono succedute, la pressione di Francia e Germania, con il supporto degli Stati Uniti, forse e' stata piu' che una 'moral suasion'.

Berlusconi sottolinea che non comportera' ''nessuna limitazione'' e che sara' ''una certificazione esterna''. Anche il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ritiene la sorveglianza del Fondo ''utile per rendere piu' chiari gli impegni dell'Italia''. Sulla necessita' di risorse invece il governo italiano non ha dubbi. L'attacco dei mercati e' ''una moda passeggera'' e ''l'Italia e' un Paese dove non si sente la crisi'', assicura Berlusconi, che fa notare: ''I ristoranti sono pieni e la vita che si fa e' quella di un Paese benestante''.

Nessuna necessita' dunque di risorse nel dal Fondo monetario ne dall'Efsf, il fondo europeo salva-stati europeo. Giallo pero' sulla trattativa Italia-Fmi. Se il premier riferisce che ''il Fondo monetario ci aveva offerto dei fondi che noi abbiamo rifiutato'', Christine Lagarde replica che il Fondo non ha affatto offerto linee di credito all'Italia. Il vero spettro per l'Italia, visto che sui fondamentali dell'economia nessuno esprime riserve, e' la crisi di credibilita'. Il presidente Napolitano non lo nasconde: ''Parliamoci chiaro, nei confronti dell'Italia e' insorta in Europa, e non solo, una grave crisi di fiducia''.

Per Berlusconi ''la credibilita' non riguarda le persone ma l'Italia con la sua storia recente e meno recente''; anzi al G20 c'e' stato ''un grande apprezzamento'' per il Governo. I dubbi sull'affidabilita' vengono invece esplicitati dagli attori del G20 a Cannes. Barroso dice: ''Bisogna essere oggettivi: ci sono dubbi nei mercati''. ''Il problema dell'Italia e' la mancanza di credibilita''' per Lagarde.

''Rendo omaggio allo sforzo dell'Italia che ha preso le misure necessarie per riportare la fiducia'', ha commentato, chiudendo i lavori di Cannes e la presidenza del G20 che passa ora al Messico, il presidente Nicolas Sarkozy. Il presidente Usa Barack Obama lancia uno sguardo al complesso dell'Europa: ''Non e' facile ma ora deve attuare il suo piano per risolvere la crisi'', dice riferendosi al vecchio continente.

Il G20 di Cannes ha visto poi l'ultimo intervento di Mario Draghi come presidente Fsb: le regole messe a punto - sottolinea il neopresidente della Bce - sono ''un grande pacchetto'' in grado di ''ridurre le conseguenze catastrofiche in caso di fallimento''.

Arriva anche la lista delle 29 banche sistemiche. C'e' anche Unicredit che vive una giornata nera in Borsa mettendo a segno un -6,55%, con una Milano che chiude la settimana comunque in rosso (-2,66%). Infine a Cannes c'e' stato il confronto sui grandi temi: dalla volonta' di incrementare i fondi Fmi al ruolo dei Paesi emergenti con surplus, dall'allarme per la disoccupazione alla conferma della lotta ai paradisi fiscali.

OBAMA E SARKO', MOSSA ITALIA AIUTERA' FIDUCIA
di Ugo Caltagirone

L'Italia esce dal G20 di Cannes da ''vigilata speciale''. E il presidente americano, Barack Obama, si mostra soddisfatto. Aveva chiesto azioni decise per stoppare ogni rischio di propagazione e di contagio della crisi europea, e la richiesta avanzata da Roma all'Fmi va in questa direzione. Nella direzione di recuperare quella fiducia e quella credibilita' essenziali per calmare i mercati.

Dello stesso avviso il padrone di casa del summit, Nicolas Sarkozy: per lui la decisione presa e' anche un successo della presidenza francese del G20, un segnale con cui il Vecchio Continente rassicura le altre grandi economie. Del resto il messaggio ribadito da Obama e' chiaro: la situazione europea mette a rischio la gia' fragile crescita mondiale, e dunque anche quella americana.

Per questo l'Europa deve attuare subito il suo piano anticrisi: ''Non e' facile - afferma il presidente statunitense - ma non si possono fare errori''. Perche' ''la posta in gioco e' alta'', e in ballo ci sono milioni di disoccupati. Quelli che in America rischiano di negare al presidente un secondo mandato.

La conferenza stampa dell'inquilino della Casa Bianca, al termine della difficilissima due giorni di Cannes, segue di pochissimo quella del presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Poco prima quest'ultimo aveva definito il presidente americano un ''amico prezioso'' e parlato, a proposito dell'attacco ai titoli di Stato italiani, come di una ''moda passeggera''.

Obama preferisce parlare di ''crisi psicologica'': ''L'Italia - e' la sua analisi - e' un grande Paese, con una enorme base industriale, un grande benessere, grandi asset. Ma da molto tempo ha anche un grande debito, ed e' per questo che i mercati ora sono volubili''. ''E - prosegue il presidente americano - l'invito del primo ministro Berlusconi all'Fmi per certificare il piano di riforme italiano e' un esempio di quelle misure necessarie che devono essere prese per riconquistare la fiducia''.

E' la lettura che da' anche Sarkozy: ''Rendo omaggio allo sforzo dell'Italia che ha preso le misure necessarie per riportare la fiducia '', afferma il presidente francese, definendo ''lodevole'' la scelta di Roma di ''fare appello alla Commissione Ue e all'Fmi'' e spiegando come ''il nostro obiettivo non e' quello di cambiare il governo dell'Italia''.

Anche per l'amministrazione statunitense i governi sono tutto sommato l'ultimo dei problemi: anche se cambiano non cambiano i problemi che i Paesi devono risolvere, ribadiscono i consiglieri del presidente. Gli Usa chiedono pero' uno sforzo a tutta l'Europa. Obama lo ha detto chiaramente ai leader del Vecchio Continente che ha ripetutamente incontrato in questi due giorni.

Facendo pressing soprattutto sulla cancelliera tedesca, Angela Merkel, perche' metta da parte le ultime resistenze e agevoli la messa a punto di quel sistema anticrisi che dovrebbe scongiurare il temuto 'effetto a cascata'. Probabile che Obama e la Merkel - visti parlare animatamente prima dell'inizio della seconda giornata del G20 - abbiano affrontato anche il nodo della Bce, che gli Usa vorrebbero ''piu' forte'', sul modello della Fed americana.

Ora che il G20 si e' chiuso, l'attesa e' per lunedi', quando riapriranno i mercati. Allora si vedra' se le mosse decise a Cannes, quella dell'Italia compresa, saranno accolte dai mercati con quella fiducia auspicata da Obama e Sarkozy.

 

 

L'intruso di Cannes dal Fatto QuotidianoCHRISTINE LAGARDE SORRISI DA PARESI PER SARKOZY OBAMA E MERKEL jpegmerkel-obamaMERKEL-LAGARDEVAn Rompuy Dal Corriere SARKOZY BERLUSCONI OBAMA Silvio berlusconi a Bonn, Manuel Barroso, Herman Van Rompuy e Angela MerkelTREMONTI E BERLUSCONI AL G VENTI CHRISTINE LAGARDE AL G20

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...