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OCCHIO PER OCSE - L’ORGANIZZAZIONE PER LO SVILUPPO TAGLIA LE STIME SULL'ITALIA E SCENDE IN CAMPO A DIFESA DELLA LEGGE FORNERO: “E’ IMPORTANTE NON TOCCARE I VINCOLI UE E NON NON DISFARE LA RIFORMA. ABBASSANDO L’ETA’ PENSIONABILE NON SI CREANO POSTI DI LAVORO PER I GIOVANI” - DI MAIO AZZANNA: “NON DEVONO INTROMETTERSI NELLE SCELTE DI UN PAESE SOVRANO. IL SUPERAMENTO DELLA LEGGE FORNERO VERRÀ REALIZZATO”

Da www.corriere.it

 

Laurence Boone

L’Ocse ha suonato il campanello d’allarme: la Brexit e l’Italia sono tra i principali rischi che potrebbero impedire all’Europa di prosperare. E al governo italiano la nuova capoeconomista dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, Laurence Boone manda una serie di avvertimenti. Rispettare le regole Ue sui conti pubblici, innanzitutto. E non toccare la legge Fornero sulle pensioni.

 

«È importante non tornare indietro su quello che è stato fatto in termini di età pensionabile. Sappiamo che abbassandola non si creano posti di lavoro per i giovani, si perde esperienza e si rompe la solidarietà intergenerazionale. È un peso che si scarica sui giovani», per l’effetto che le pensioni hanno sulle finanze pubbliche. E «non si è neppure sicuri che la riforma aumenterà i consumi».

luigi di maio 3

 

«NON SI INTROMETTA»

Immediata la risposta del vicepremier, Luigi Di Maio, che su Facebook scrive: «L’Ocse non deve intromettersi nelle scelte di un Paese sovrano che il governo democraticamente legittimato sta portando avanti. Il superamento della legge Fornero è nel contratto e verrà realizzato. Quasi due terzi degli italiani sono con noi. I burocrati se ne facciano una ragione. Siamo stati eletti anche per questo e manterremo l’impegno preso».

 

RISCHI POLITICI

elsa fornero

Nel giorno della presentazione dell’Interim Economic Outlook a Parigi, alla domanda sui rischi politici che pesano sul Continente, Boone ha risposto: «Il primo è la Brexit. È molto importante arrivare ad un accordo che consenta di mantenere le relazioni più strette possibili tra Gran Bretagna e il resto dell’Ue. Poi - ha aggiunto - c’è quello che sta accadendo in Italia, dove la crescita è debole e il debito elevato. Bisogna assolutamente continuare le riforme lanciate dal governo precedente. E la spesa pubblica non deve servire a sostenere artificialmente la crescita con i consumi, ma puntare agli investimenti produttivi».

 

NON DISFARE LA FORNERO

MATTEO SALVINI LEGGE FORNERO

«Il nostro messaggio all’Italia è semplice: sono state fatte molte riforme dal precedente Governo, come il piano Industria 4.0 che ha rilanciato gli investimenti. È vitale che le riforme continuino perché la crescita deve rafforzarsi». Ma per quanto riguarda la riforma delle pensioni, l’economista ha affermato: «penso che sia importante non disfare la riforma Fornero». Quanto all’idea del «reddito universale», nei Paesi avanzati deve mirare a ridurre la povertà e spingere le persone a ritornare al lavoro. «Tuttavia se si vuole assicurare lo stesso livello di benefici a tutti, probabilmente si deve pagare molto di più ed è anche più difficile indirizzare quel tipo di reddito a specifici settori della popolazione». Quello che è importante oggi è «raggiungere i settori della popolazione che sono stati più colpiti dalla crisi, i più marginalizzati, quelli che hanno bisogno di tornare sul mercato del lavoro.

 

LE LACRIME DI ELSA FORNERO

CONCENTRARSI SUGLI INVESTIMENTI PUBBLICI

Interpellata sul «dibattito» tra il ministro dell’Economia Giovanni Tria, che vuole rispettare i vincoli Ue e i partiti della coalizione governative che vogliono più spazio alla spesa pubblica, Boone ha risposto che «è difficile dire qualsiasi cosa su un budget che non è stato ancora reso pubblico» e ha ribadito la necessità di «mantenere il livello di fiducia nei mercati e nelle aziende».

 

Sulla questione del debito pubblico, la sottolineatura è che va proseguito «lo sforzo stringente nel mantenere un avanzo primario». L’altro messaggio per l’Italia - ha insistito Boone - «è di concentrarsi sugli investimenti pubblici rispetto a una spesa che si concentra sui consumi immediati. La spesa deve andare a settori produttivi, come la scuola, l’ambito digitale, le infrastrutture». Non sono completamente sicura di quello che il Governo italiano farà, ma questo è il nostro suggerimento», ha concluso Boone.

GIOVANNI TRIA

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