casaleggio e grillo a imola

LACRIME DI COCCO-GRILLO - BEPPE TORNA SUL PALCO E SI COMMUOVE RICORDANDO CASALEGGIO (CONOSCIUTO A UNO DEI SUOI SHOW) “MI DISSE: APRI UN BLOG, COSTA 250 MILIONI. IO LÌ PER LÌ SALUTAI. PER 12 ANNI CI SIAMO SENTITI 5 VOLTE AL GIORNO. MI MANCA TANTISSIMO”

Sebastiano Messina per “la Repubblica”

 

beppe grillo a romabeppe grillo a roma

«È un momento strano per il movimento» dice Beppe Grillo salendo sul palco, ma non sta parlando dei Cinquestelle orfani di Casaleggio. Il suo spettacolo inizia come al solito, in una sala strapiena che stasera vuole solo ridere.

 

E lui li fa ridere, con la sua camicia fuori dai pantaloni, restando fedele al copione che prevede la storia dell’arca di Noè, la sua vita da saldatore, il suo diploma di ragioniere, le due famiglie «una vegana e l’altra che mangia carne, non vi dico che vita», fino al racconto della nascita del movimento.

 

In sala la star non è Alessandro Di Battista, arrivato con un giubbotto da motociclista, ma Antonello Venditti, in poltronissima centrale accanto a Gabriele Pellegrini, in arte Dado (venuto ad assistere al lavoro del collega).

 

 beppe grillo funerali di gianroberto casaleggio  6 beppe grillo funerali di gianroberto casaleggio 6

Stasera si ride. Del resto, dice, «se devo essere serio e interpretare milioni di persone non ce la faccio... io non sono mai stato iscritto a un partito. Ma com’è che mi trovo a essere il capo, il leader di un partito, di un Movimento? Io scherzavo” I romani venuti all’auditorium della Conciliazione, all’ombra di San Pietro, sono qui per vedere il primo show di Grillo del dopo-Casaleggio, per assistere alle prime mosse di un navigatore che ha perso il suo insostituibile timoniere politico.

 

GRILLO 6GRILLO 6

Da Napoli sono arrivati alcuni degli spettatori mancati di quello show che il comico annullò la mattina del 12 aprile, appena seppe della morte dell’amico. Nove giorni di silenzio, nove giorni di dolore privato, poi il sipario s’è alzato di nuovo: ancora una volta, e nessuno conosce la regola meglio di lui, the show must go on.

 

Stavolta però tornare sul palcoscenico è stato più difficile del solito. Grillo era teso, inquieto, quasi elettrico, e se ne sono accorti i cronisti che lo aspettavano davanti al suo solito albergo romano, accanto ai Fori imperiali:

 

appena la sua macchina si è fermata davanti all’hotel, lui ha aperto di scatto la portiera e invece di fare la sua solita scena muta e infastidita ha cominciato lasciato tutti a bocca aperta mettendosi a urlare e saltando di qua e di là, come un gatto a cui hanno pestato la coda, infilando svelto l’ingresso della hall.

 

GRILLOGRILLO

Casaleggio l’aveva visto, questo spettacolo che segna il ritorno del leader pentastellato al suo antico e fortunato mestiere. La sera del 2 febbraio, un martedì di freddo e di pioggia, sotto il grande tendone del Linear Ciak del Corvetto, il cofondatore del movimento si presentò alla prima milanese di “Grillo vs Grillo” con la curiosità di assistere al primo vero “passo di lato” dell’amico Beppe.

GRILLO 5GRILLO 5

 

Arrivò da solo e andò a sedersi in ventesima fila, lontano dall’astro nascente Luigi Di Maio che - accanto alla bella fidanzata si offriva volentieri ai flash dei fotografi. Non disse una parola. I lunghi capelli grigi gli spuntavano sotto il grande berretto bianco che ancora copriva le cicatrici dell’intervento alla testa, e lui se ne stava intabarrato nel suo cappotto nero, con uno sciarpone annodato attorno al collo.

 

Tutti sapevano della sua malattia, ma lui non aveva voluto mancare a quell’appuntamento.

Proprio a uno show di Grillo, del resto, loro due si erano conosciuti. Era successo dodici anni prima a Livorno, e quella sera della prima milanese il mattatore pentastellato aveva voluto ricordare l’episodio che aveva cambiato la sua vita, trascinandolo dal palcoscenico verso la politica. «Incontrai questa persona, Casaleggio. Mi disse: apri un blog, costa 250 milioni. Io lì per lì salutai».

GRILLO 7GRILLO 7

 

«A un certo punto - continua leggo un libro: Gengis Khan e la Rete, scritto da un pazzo». Il pubblico lo ricambia con un lungo applauso, lui si commuove. «E così cominciai a vedere che c’era qualcuno dall’altra parte... ». Sì, ce n’erano più di quanti lui potesse immaginare. Racconta che il primo V-day lo fecero grazie a Casini:

 

«Aveva fatto il Family day, e allora io pensai ma vaffanculo. E così nacque il Vaffa day». La profezia di Casaleggio si è avverata, almeno per lui. «Era una persona straordinaria - ricorda Grillo - mi manca tantissimo: per dodici anni ci siamo sentiti al telefono per cinque volte al giorno».

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO