LOMBARDO CUOR E BATTICUORE - PER EVITARE LA GALERA NEL 2010 IL GOVERNATORE DELLA SICILIA (INDAGATO PER ASSOCIAZIONE MAFIOSA) SI FECE DIAGNOSTICARE UNA GRAVE PATOLOGIA CARDIACA DA UN AMICO MEDICO PER POI TORNARE MIRACOLOSAMENTE IN SALUTE POCHI MESI DOPO - IL PRIMARIO DELL’OSPEDALE DI CATANIA CHE DENUCIÒ IL FATTO È STATO SOTTOPOSTO A PROCEDURA DI LICENZIAMENTO DAL MANAGER DELL’OSPEDALE, UN CERTO FRANCESCO POLI, GUARDACASO NOMINATO PROPRIO DAL GOVERNATORE LOMBARDO…

Gian Marco Chiocci per "il Giornale"

Se i pm di Catania si fidassero ciecamente dei miracoli di Sant'Agata si risparmierebbero un'inchiesta sulla guarigione prodigiosa del governatore siciliano Raffaele Lombardo, colpito da un misterioso aneurisma all'aorta, e sul medico che gliel'ha diagnosticato, sott'inchiesta per falso. Il prodigio giudiziario-sanitario si manifesta corpo il 12 maggio 2010 quando il quotidiano la Repubblica rivela che la procura etnea potrebbe chiedere a breve l'arresto del presidente della Regione a proposito dei presunti rapporti suoi (e del fratello) con esponenti di Cosa nostra.

La notizia delle possibili manette viene smentita dalla Procura e sarà all'origine di uno scontro violentissimo all'interno degli uffici giudiziari catanesi anche perché un fascicolo per concorso esterno in associazione mafiosa a carico di Raffaele Lombardo e di suo fratello Angelo, esiste davvero, anche se dopo qualche tempo i pm che l'hanno ereditato tra durissime polemiche chiederanno l'archiviazione disponendo, invece, il giudizio immediato per il solo reato di corruzione elettorale.

Fatto sta che cinque giorni dopo la devastante e dettagliata indiscrezione del quotidiano di Largo Fochetti, e cioè il 17 maggio, il governatore entra all'ospedale Cannizzaro dove si fa visitare dal dottor Giuseppe D'Arrigo. Ne esce con una cartella clinica che parla di «aneurisma all'aorta», una patologia che salverebbe Lombardo dalla galera. La perizia è firmata dal solo D'Arrigo perché il primario del nosocomio, Alberto Lomeo, fiuta puzza di bruciato e si rifiuta di vistarla.

Quello stesso giorno, malgrado lo stress e le preoccupazioni per il suo stato di salute, Lombardo riesce a volare a Roma e partecipare alla diretta de L'Infedele di Gad Lerner, dove discetta di Nord e Sud e di Italia unita. Passa qualche me¬se e nella storia mettono il naso un agguerrito free press locale, Sud , e il sito d'informazione online LiveSicilia. Scoprono che Lomeo, il 13 luglio 2010, ha scritto ai quattro pm titolari dell'indagine su Lombardo esprimendo più di un dubbio sulla bontà della diagnosi, a suo dire non compatibile con le «effettive condizioni del paziente» considerando che una precedente cartella clinica di Lombardo, risalente al 23 gennaio 2010, attestava l'ottimo stato di salute del governatore.

In quelle calde giornate siciliane, il primario del «Cannizzaro» non scrive solo ai magistrati, ma anche al manager dell'ospedale, Francesco Poli (nominato proprio dal governo Lombardo) per informarlo della vicenda.

Poli risponde avviando nei suoi confronti una procedura di licenziamento, tuttora in corso, essendo venuto meno (sic! ) il rapporto di fiducia con la struttura ospedaliera. Intanto Lombardo reagisce rabbioso, querela il free press e invita la procura a vederci chiaro sulla fuga di notizie. Detto, fatto. Scatta una perquisizione in redazione. Parallelamente vien fuori che nell'agosto 2010, Lombardo si è nuovamente sottoposto a visita medica e, miracolo, il presunto aneurisma all'aorta è svanito.

Il presidente della Regione, nel frattempo, decide di investire del caso anche il Garante della privacy che, salomonicamente, se la cava con un verdetto che non scontenta nessuno. Si poteva pubblicare il referto medico sull'aneurisma all'aorta, perché il servizio poteva «ragionevolmente considerarsi di rilievo pubblico»,ma non si poteva divulgare il referto dell'esame ecocardio. Il «miracolato» Lombardo decide comunque di fare causa al giornale e chiedere cinque milioni di euro di danni, ma il Tribunale gli dà torto.

Arriviamo così a fine 2011, quando la Procura di Catania- che fino a poche settimane prima aveva tenuto aperto il fascicolo a carico di ignoti- decide di iscrivere nel registro degli indagati per falso ideologico del pubblico ufficiale il firmatario della presunta perizia falsa. Il medico si difende e assicura di aver agito nel rispetto dei protocolli e delle procedure, e di aver diagnosticato al paziente/politico non un aneurisma ma una semplice «ectasia aortica». Che permette al politico/paziente «di svolgere una normale attività fisica e di relazione». Il mistero dell'aneurisma perduto continua... (ha collaborato Simone Di Meo)

 

RAFFAELE LOMBARDO raffaele lombardo02 lapraffaele lombardoraffaele lombardo gov sicilia lap

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....