LUCA ABBA' E' FUORI PERICOLO (É STATO SOTTOPOSTO A UN INTERVENTO DI CHIRURGIA PLASTICA MUSCOLARE AL FINE DI RIDURRE LE CONSEGUENZE DELLA SCARICA ELETTRICA) - FASSINO: “L'OPERA SI FA, DIALOGO CON CHI VUOLE FARLA MEGLIO” - CLINI: "LA POSIZIONE DEL GOVERNO È STATA ESPRESSA IN MODO CHIARO” - CANCELLIERI: “OPERA FONDAMENTALE, SIAMO A PUNTO NON RITORNO” - BONANNI: “OPERA SERVE, NO DIALOGO CON VIOLENTI”…

1- MEDICI, LUCA ABBA' E' FUORI PERICOLO
(ANSA) - E' stato dichiarato fuori pericolo Luca Abbà, il leader No Tav rimasto folgorato lunedì su un traliccio dell'alta tensione sul quale era salito per protestare contro l'ampliamento del cantiere della Tav in Val di Susa. Lo ha reso noto Maurizio Berardino, direttore della rianimazione dell'ospedale Cto di Torino dove Abbà è ricoverato.

Luca Abbà - ha riferito Berardino - é stato sottoposto a un intervento di chirurgia plastica muscolare al fine di ridurre le conseguenze della scarica elettrica. Il quadro generale - ha aggiunto - ha confermato la tendenza al miglioramento della funzione renale e respiratoria. La risonanza magnetica eseguita ha permesso di valutare l'entità del danno da folgorazione, che ha interessato soprattutto il braccio destro, danneggiato nella componente muscolare e nervosa, e la gamba destra, cha ha riportato soltanto danni muscolari.

Attualmente - ha reso noto Berardino - è in corso un intervento di fasciotomia esplorativa effettuata dai medici del gruppo di chirurgia plastica per grandi ustionati dell'ospedale, diretto da Maurizio Stella. Il problema delle tossine nel sangue, invece, è stato già risolto. Secondo quanto riferito da Berardino, vi potranno essere problemi motori almeno all'inizio e il lavoro sui nervi comincerà a partire dal secondo o terzo mese dall'incidente.

2- TAV: CLINI, GOVERNO CHIARO, RIGOROSO RISPETTO NORME
(ANSA) - "La posizione del governo è stata espressa in modo chiaro: rigoroso rispetto delle normative italiane ed Europee in materia ambientale ma anche fare le infrastrutture che servono a questo Paese". Così il ministro dell'Ambiente Clini a proposito della Tav parlando a margine di una iniziativa sui rifiuti promossa dal Cobat.

"A questo punto bisogna prendere una decisione - afferma Clini - Se rimaniamo in questa procedura infinita in cui le cose non si chiudono mai, è un po' difficile". Secondo il ministro "i valsusini che si esprimono attraverso le manifestazioni semplicemente non vogliono la Tav", nonostante "abbiano partecipato a molte fasi di discussione". Infatti, "tutte le problematiche sollevate sono state affrontate, ed il percorso è stato modificato, con gli aspetti ambientali esaminati in modo rigoroso".

3- TAV:CANCELLIERI,OPERA FONDAMENTALE,SIAMO A PUNTO NON RITORNO
(ANSA) - "Margini non ce ne sono: l'opera è di valore fondamentale per il Paese, e non solo per il Piemonte e fa parte di impegni presi con il l'Europa. Non ci sono spazi": è stato chiaro il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, parlando della Tav su Radio 1 a Radio Anch'Io. "L'opera - ha aggiunto il ministro - è stata meditata e partecipata. Ci sono stati incontri con la popolazione e fatte importanti modifiche al progetto: siamo ad un punto di non ritorno".

4- FASSINO,L'OPERA SI FA, DIALOGO CON CHI VUOLE FARLA MEGLIO
(ANSA) - Apertura al dialogo "con chi vuole fare l'opera e farla meglio, non con chi non la vuole": il sindaco di Torino, Piero Fassino, intervenendo stamattina a Radio Anch'io ha ribadito l'assoluta necessita dell'opera. Fassino ha ricordato che il progetto originario del 2004-2006 era invasivo e impattante e "per questo raccoglieva il dissenso di larga parte della popolazione locale. Ma quel progetto dal 2006, dopo che fu istituito l'Osservatorio, è stato profondamente ridisegnato. In realtà su questa vicenda la razionalità si è persa". Sul vecchio movimento contrario alla Tav si è poi innestato - secondo Fassino - movimento "diverso, antagonista, per cui la Tav è la madre di tutte le battaglie, un totem ideologico".

Fassino non ha nascosto le sue preoccupazioni sul pericolo di degenerazioni. "Non si può non vedere che i rischi di una deriva estremistica ci sono - ha affermato il sindaco di Torino - Chi ha scritto sui muri Caselli come Ramelli, che era un giovane destra ucciso negli anni Ottanta, non è un giovane, ha almeno 40-50 anni".

Fassino invita a un "atteggiamento molto netto: la tav si fa, l' apertura al dialogo è con chi vuole per farla al meglio". Ma deve cessare il "clima soprusi e intimazione che fa male non alla Tav, ma soprattutto alla democrazia". "In basse valle - ha ricordato Fassino - la Tav s'innesterà sulla ferrovia storica e non ci saranno cantieri impattanti; in alta valle la galleria sarà di 12 km, il resto è in Francia".

Fassino ha sottolineato che la l'opera in questione non è molto diversa da quelle che si realizzarono per il Gottardo, il Sempione e il Frejus, dove non sono emerse emergenze ambientali e sanitarie come di vuol fare credere in questa occasione. "Da Torino alla frontiera con la Francia - ha osservato Fassino - i sindaci sono 25, di cui 13 no Tav e 12 sì Tav e tra questi ci sono i due comuni di Susa e Chiomonte che subirebbero il maggior impatto eppure sono favorevoli".

5- FERRERO, DIALOGO INIZIA DA SE FARE O NON FARE L'OPERA
(ANSA) - "Fassino sostiene che il dialogo con il movimento no Tav può essere su come fare la linea, non se farla. Il dialogo, invece, comincia ragionando se sia necessaria": è l'opinione del segretario del Prc, Paolo Ferrero, intervenuto stamattina alla trasmissione Radio Anch'io. "La val Susa - ha detto Ferrero - è simbolo di chi avanza una proposta diversa dal governo e prova a far valere le sue ragioni. Il governo manda la polizia".

Secondo Ferrero, tutto il dibattito ruota sulla necessità di realizzare "la grande opera e nessuno si sofferma sulle motivazioni, sul perché. L'unico problema è fare opera". Opera "inutile - afferma Ferrero - perché il trasporto merci su gomma e rotaia è in decrescita pesante, non ci sono le motivazioni. La linea ferroviaria attuale viene usata al 30%. Le cose che costano poco vengono fatte marginalmente, si vogliono fare quelle che costano miliardi. Tutto è stato deciso in base a motivazioni irrazionali e nessuno si chiede se ce ne sia bisogno o no".

6- BONANNI, OPERA SERVE, NO DIALOGO CON VIOLENTI
(ANSA) - "Bisogna discutere con le realtà non violente, non bisogna discutere con le realtà violente". Lo ha detto Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, parlando della Tav e degli scontri degli ultimi giorni. "Bisogna anche fare le opere - ha aggiunto, a margine di una iniziativa a Firenze - quell'opera serve all'economia del Paese, serve all'integrazione economica in Europa, serve a non essere ridicoli rispetto a tutti gli europei".

7- NO TAV PROVOCA CARABINIERE, LO FACCIO PER VINCERE PAURA
(ANSA) - "Provoco per vincere la paura": è così che Marco Bruno spiega le provocazioni rivolte martedì scorso, in Val di Susa, durante una manifestazione No Tav, a un Carabiniere che - si vede nel video della scena - rimane impassibile ad ascoltarlo. "Sono nato in valle e cresciuto con la lotta No Tav - racconta Marco, intervistato durante la trasmissione 'Servizio Pubblico' di Michele Santoro - Mangio pane e No Tav da quando sono nato".

 

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